(X, p. 7; App. II, i, p. 569; III, i, p. 359; IV, i, p. 414; V, i, p. 578)
Chiesa cattolica
di Giuseppe Alberigo
Con Giovanni Paolo ii la C. cattolica si dava, dopo oltre quattro secoli, un papa non italiano, [...] diretto, e inevitabilmente più sprovveduto, con il centro romano e con i movimenti ecclesiali che tendono a Los Angeles, ai primi del 20° secolo, nel corso di un rito presieduto da un afroasiatico figlio di uno schiavo liberato. Il Dio pentecostale, ...
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ALESSANDRO II, papa
Cinzio Violante
Secondo il più attendibile catalogo dei pontefici di questo periodo, Anselmo, futuro A. II, era figlio di un Arderico. La sua famiglia, di Baggio, aveva il capitanato [...] il cardinale Ugo Candido tornava come legato pontificio in Spagna e, oltre a combattere la simonia, reintroduceva il ritoromano in Aragona, abolendo la particolare liturgia mozarabica. Mentre le Chiese catalana e aragonese venivano ormai a dipendere ...
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Prelato e diplomatico (Darmstadt 1616 - Breslavia 1682), figlio di Ludovico V e di Maddalena di Brandeburgo. Convertitosi (1637) in Roma al cattolicesimo, ed entrato nell'ordine di Malta, fu ammiraglio [...] priore (1648). Fu poi cardinale diacono (1652), protettore (1666) di Aragona, Germania e Savoia, ambasciatore imperiale a Roma (1667), infine principe-vescovo di Breslavia (1671); come tale si adoperò a introdurre nella sua diocesi il ritoromano. ...
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Storia della messa in Italia
Manlio Sodi
Sommario: Premessa ▭ Dal 1861 al 4 dicembre 1963. Dall’Unità d’Italia al pontificato di Pio X (1861-1914) - Il sorgere e lo sviluppo del movimento liturgico [...] cantu (nn. 1494-1529); segue il Canon missae: la sola preghiera eucaristica che dal secolo IV ha caratterizzato la liturgia di ritoromano (nn. 1530-1562); in stretta continuità seguono i testi per i riti di comunione (nn. 1563-1588) e per quelli di ...
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Denominazione con cui si indica solitamente l’Impero Romano d’Oriente, da Bisanzio antico nome della capitale Costantinopoli.
Storia
L’antagonismo fra Occidente latino e Oriente ellenistico prese corpo [...] si erano diffusi in tutti gli ambienti greco-ortodossi di rito bizantino.
Nulla di certo si può affermare circa le origini Sergio da Costantinopoli, Anastasio monaco del Sinai e soprattutto Romano il Melode che unì influssi siriaci e semitici. La ...
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Nome che si dà comunemente alle rocce compatte, specialmente a quelle usate come materiale da costruzione.
Accompagnato da determinazioni riferentisi ad alcune caratteristiche esteriori, all’uso, al luogo [...] essa e perciò la rappresenta; spruzzarla d’acqua sarà quindi un rito propiziatore della pioggia (per es. il lapis manalis a Roma . di confine presso vari popoli (come nel caso del dio romano Terminus). La p. inoltre può avere le funzioni del palo ...
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Distretto amministrativo negli Stati dell’Asia ellenistica e in età romana nell’Asia Minore e in Africa. Nella riforma di Diocleziano si chiamarono d. le 12 regioni in cui fu ripartito l’Impero (Oriens, [...] d. si sono modellate sull’ordinamento amministrativo dello Stato romano. In rarissimi casi sono immediatamente soggette alla S. abitante, quella che segue un certo rito o appartiene a una certa nazionalità (d. di rito bizantino, d. armene ecc.). L’ ...
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I Chazari nella storia del giudaismo. - Il popolo dei Chazari (ebraico kazārīm, kūzārīm, e anche qāzār; arabo khazar) ha una notevole importanza storico-religiosa per l'adesione delle cerchie dirigenti [...] leggi e dei costumi ebraici, ma conservandosi però fedeli al rito della circoncisione, e, alcuni almeno, all'osservanza del sabato che fuggivano dal loro paese per le misure di Romano Lecapeno trovassero accoglienza presso i Chazari. Di un'altra ...
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CLEMENTE VIII, papa
Agostino Borromeo
Ippolito Aldobrandini nacque a Fano (provincia di Pesaro e Urbino) il 24febbraio del 1536 da Silvestro e Lisa Deti. Il padre, noto giureconsulto fiorentino costretto [...] riforma. La convinzione del papa che la situazione del clero regolare romano fosse sintomatica di una crisi più generale e che i rimedi dei cattolici di rito greco dell'Italia meridionale: aumentò la dotazione del loro collegio romano e creò, nel ...
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CLEMENTE VII, antipapa
Mark Dykmans
Roberto di Ginevra, di illustre famiglia feudale che faceva risalire la sua affermazione politica all'epoca carolingia, nacque nel castello di Annecy nell'anno 1342, [...] durante la prima messa di Urbano VI. Al termine del rito Roberto si affrettò a prosternarsi ai piedi di quel papa, , I Comuni della Campagna e Marittima nel Medio Evo, in Arch. della Soc. rom. di storia patria, XLVIII (1925), pp. 5-94; XLIX (1926), pp ...
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romano1
romano1 agg. e s. m. (f. -a) [lat. Romanus]. – 1. a. Di Roma, come città e stato del mondo antico: la storia r.; la repubblica r., l’impero r.; il popolo r., la popolazione r. (v. anche S.P.Q.R.); la civiltà, l’arte r.; la letteratura...
rituale
ritüale agg. e s. m. [dal lat. ritualis, der. di ritus -us «rito»]. – 1. agg. a. Che appartiene al rito, è conforme o si svolge secondo il rito religioso: preghiere, formule r.; linguaggio r.; purificazione r., ecc. Libri r., i libri...