SILVANO (Silvanus)
C. Saletti
Dio del bosco e dei pastori, che non appare nel culto ufficiale romano. S. è infatti l'interpretazione privata del pubblico Faunus (v.). Al pari di questo si presenta (August., [...] di "incubo" (v.), ed è collegato ad un rito domestico tendente ad allontanarlo dalla casa delle puerpere (August 1; Roma, Arco di Costantino: A. Frova, L'arte di Roma e del mondo romano, Torino 1961, p. 259; Roma, Museo dei Conservatori: H. S. Jones, ...
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DJEBEL OUST
M. Fendri
Sul fianco NE del massiccio di D. O., che domina la pianura dell'oued Miliane, a 35 km da Tunisi, si stendono i resti di un piccolo agglomerato romano ancora anonimo, il cui impianto [...] servì in seguito ai cristiani che trasformarono l'ambiente centrale in battistero. Le ali laterali inutilizzabili per il nuovo rito cultuale furono abbandonate, mentre si costruì ad O della piazza una basilica a tre navate con abside sopraelevata ...
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Vedi PERACHORA dell'anno: 1965 - 1973 - 1996
PERACHORA (v. vol. vi, pp. 31 s.)
L. Beschi
In periodo geometrico (dall'850 a. C. circa), P. doveva essere dominio di Megara, come i centri vicini di Aegosthena [...] che gravita attorno a Corinto. E che esso fosse il nucleo del rito è suggerito da una scalea che, come thèatron religioso, si affacciava ma qui forse con funzionalità religiosa. Nel periodo romano i documenti scarseggiano, non al punto tuttavia da ...
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ACROPOLI (᾿Ακρόπολις)
¿ A. Della Seta
È la sommità o, ancor meglio, la parte alta della città. Di questo valore rimane traccia, anche in età greca tarda, nell'uso dei due vocaboli separati ἄκρα πόλις.
La [...] voci Atene, Pergamo, ecc.).
La pace assicurata dal dominio romano tolse importanza a queste cinte fortificate e a queste acropoli. specie di arce, collegata nella sua costituzione ad un rito religioso. A loro volta i castellieri dell'Istria, anche ...
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MOGADOR
A. Jodin
Nella geografia del Marocco l'isola di M., posta di fronte alla penisola e alla città omonima, occupa un posto privilegiato, essendo unica lungo un litorale che si estende per più di [...] luogo e di portare alla luce uno stanziamento romano e soprattutto di confermare le antichissime relazioni tra allora portate alla luce una ventina di tombe. Il rito dell'inumazione come la scarsezza delle suppellettili indicano un insediamento ...
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Vedi AUGUSTA VINDELICUM dell'anno: 1958 - 1973
AUGUSTA VINDELICUM (v. vol. i, p. 916)
F. Parise Badoni
Studî riassuntivi, tendenti a raccogliere tutte le notizie relative al materiale sinora rinvenuto, [...] di tombe è pure in località Augsburg-Kriegshaber. Il materiale romano, soprattutto ceramica databile al II sec. è commisto con sui resti di un villaggio celtico.
Il passaggio dal rito dell'incinerazione a quello dell'inumazione è databile in Augsburg ...
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NESAZIO (Nesatium; Νέσακτον)
B. Forlati Tamaro
Municipio romano presso il moderno villaggio di Altura sulla strada che da Pola (v.) va nella Liburnia (Jugoslavia). Perdute le più antiche fonti, quali [...] nel castelliere, ma si valsero di un altro rito funebre, l'incinerazione. Di grande interesse è stata addirittura inesistenti, sono invece le tracce di influenze galliche.
Nel periodo romano N. fu sede di un municipium trasformato a partire dal III ...
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COLOMBARIO (columbarium da columba, "colomba")
F. Grana
G. Matthiae
Stanza sepolcrale nelle cui pareti erano i loculi o nicchie per riporvi le urne cinerarie; così chiamata anche modernamente dalla [...] Naz. Romano): le rito cristiano, a ricevere cadaveri inumati, e in alcune tombe del cimitero scavato sotto la basilica di S. Pietro a Roma.
Bibl.: Samter, in Pauly-Wissowa, IV, 1901, cc. 593-603, s. v. Columbarium; Koch-Mercklin-Weickert, in Röm ...
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CIBORIO (ciborium, κιβώριον; in testi tardi anche tegurium, tiburium)
C. Cecchelli
G. Matthiae
Nelle chiese cristiane è una costruzione costituita da quattro sostegni, in genere colonne, raccordati [...] fronti) che si chiudevano nel momento più delicato del rito.
Il più antico tegurio di cui abbiamo notizia è della basilica lateranense che, a detta del Liber Pontificalis romano, sarebbe stato eretto per munificenza dell'imperatore Costantino ...
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Angilberto II
M. Delle Rose
Arcivescovo di Milano dall'824 all'859, A. è da considerarsi uno dei protagonisti della vita politica e religiosa milanese in età carolingia. Probabilmente di origine franca, [...] con tale gesto, se fu implicita la sua sottomissione al pontefice romano, egli ribadì il proprio legame di fedeltà con il potere franco sua riorganizzazione, così come la revisione del rito ambrosiano, che comportò l'introduzione di caratteri ...
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romano1
romano1 agg. e s. m. (f. -a) [lat. Romanus]. – 1. a. Di Roma, come città e stato del mondo antico: la storia r.; la repubblica r., l’impero r.; il popolo r., la popolazione r. (v. anche S.P.Q.R.); la civiltà, l’arte r.; la letteratura...
rituale
ritüale agg. e s. m. [dal lat. ritualis, der. di ritus -us «rito»]. – 1. agg. a. Che appartiene al rito, è conforme o si svolge secondo il rito religioso: preghiere, formule r.; linguaggio r.; purificazione r., ecc. Libri r., i libri...