GIACOMINI, Amedeo
Giulio Maltese
Nato a Cuneo il 5 marzo 1905 da Amedeo Cesare e Anna Riccardi, si laureò con la lode nel 1929 in fisica presso la Scuola normale superiore di Pisa. Nel 1929-30 fu assistente [...] s.; I triodi a riscaldamento indiretto quali generatori di microonde, in Alta Frequenza, I [1932], pp. 500-508; Sulla rivelazione delle microonde, in Rendiconti del R. Istituto lombardo di scienze e lettere, s. 2, LXVI [1933], p. 831), orientandosi ...
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Filosofo francese di origine tedesca (Edesheim, Palatinato, 1723 - Parigi 1789). Dopo aver frequentato l’univ. di Leida, importante centro di studi scientifici, nel 1749 si stabilì a Parigi (dove viveva [...] e tradusse dal tedesco diverse opere di chimica e di mineralogia. Si impegnò in una intensa attività letteraria contro la religione (la rivelazione, i miracoli, i dogmi e i riti cristiani non sono per lui altro che imposture), e contro l’alleanza fra ...
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Fisico italiano (n. Firenze 1927); prof. universitario (1958-2003), prima a Parma e Firenze, poi a Genova. Ha ricoperto diversi incarichi direttivi in organismi scientifici nazionali e internazionali: [...] ; ha inoltre condotto una lunga serie di ricerche sperimentali con un metodo nuovo (levitazione magnetica) per la rivelazione, nella materia ordinaria, di quark liberi, cioè non confinati all'interno di adroni. Tra le pubblicazioni: Quarks ...
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poesia
Margherita Zizi
La musica del linguaggio
Nata prima dell’invenzione della scrittura e presente in tutte le culture di tutte le latitudini, la poesia è una forma di espressione che si fonda sulle [...] a esigenze profonde dell’uomo, mescolando in modo indissolubile scrittura, senso del ritmo, musicalità della parola e rivelazione di particolari significati
Le origini della poesia
La poesia, osservava Aristotele, nasce dalla tendenza naturale dell ...
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ARCHEOLOGIA
R. Bianchi Bandinelli
M. Pallottino
E. Coche de la Ferté
Il termine (dal gr. ἀρχαιολογία) ha significato generico di studio delle antichità (per es. a. orientale, a. biblica); ma quando [...] delle metope dei templi C, E, F, portò gli studiosi ad un primo contatto diretto con la grecità di Sicilia.
La rivelazione della Grecia e dell'Oriente. - L'orientamento degli studî archeologici e del gusto europeo verso l'arte e la civiltà greche ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Giusnaturalismo
Roberto Lambertini
Secondo Guido Fassò (Giusnaturalismo, in Dizionario di politica, diretto da N. Bobbio, N. Matteucci, G. Pasquino, 1983, ad vocem),
il giusnaturalismo è la dottrina [...] e quelle inaccettabili. Ci si è appellati a principi attingibili dalla ragione umana a prescindere da qualsiasi forma di rivelazione, e quindi comuni agli esseri umani in grado di esercitare la propria facoltà razionale.
I più recenti studi sui ...
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Sigieri (Sighieri) di Brabante
Cesare Vasoli
Filosofo del XIII secolo, ricordato da D. nel passo di Pd X 136, nel gruppo degli spiriti sapienti.
I dati della sua giovinezza sono molto oscuri; e, in [...] " non debbono essere nascoste da coloro che hanno il compito di esporre i loro libri " anche quando appaiano difformi dalla rivelazione. Se non è concesso ai filosofi di tentare un'interpretazione razionale dei misteri sacri e, men che mai, di negare ...
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processione mistica
Andrea Ciotti
- Al centro della foresta del Paradiso terrestre (v.) al quale D. è stato introdotto dalla persuasiva e armoniosa mediazione soccorritrice di Matelda, si svolge la [...] la cuna del carro, ma viene messa in fuga da Beatrice, così come l'eresia ariana è stata combattuta e vinta dalla scienza rivelata (vv. 118-123). Subito dopo l'aquila scende di nuovo sul carro e vi lascia le sue penne, mentre una voce proveniente dal ...
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Umanista, filosofo e pedagogista (Valencia 1492 - Bruges 1540), prof. alle univ. di Lovanio e di Oxford (1523); caduto in disgrazia presso la corte inglese, passò a Bruges (1529). Tra i maggiori rappresentanti [...] le anticipazioni della verità: fine del sapere è una sapienza in cui la filosofia si unisce alla teologia e alla rivelazione. Connesso all'orientamento antiaristotelico fu l'interesse di V. per i problemi educativi, volto a promuovere un sapere non ...
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Filosofo italiano (Pozzuolo, Perugia, 1912 - Tuoro sul Trasimeno 1995); prof. univ. dal 1953, insegnò filosofia teoretica nell'univ. di Bologna. Il suo pensiero, sotto l'influsso dell'ontologismo di P. [...] ); L'ora della filosofia (1968); Amore, morte, eternità (1974); La fede sapiente e il Cristo storico (1981); La rivelazione filosofica (1982); Breviloquio della sera (1987). È in corso di pubblicazione la sua Opera omnia, comprendente anche scritti ...
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rivelazione
rivelazióne s. f. [dal lat. revelatio -onis, der. di revelare «rivelare»]. – 1. L’azione o l’atto di rivelare, il fatto di rivelarsi o di venire rivelato: r. di un segreto, di una notizia riservata; fare una r., importanti r.;...