Litografo, pittore e scultore, nato a Marsiglia il 26 febbraio 1808, morto a Valmondois, Seine-et-Oise, l'11 febbraio 1879. Frequentò per poco lo studio del Boudin, ma soprattutto si formò da sé, al Louvre [...] . Le sue opere, vendute dalla vedova, finirono incognite presso varî collezionisti. Venti anni dopo la sua morte, l'esposizione del 1900 lo rivelò al gran pubblico, e forse oggi l'influenza del D. è, insieme con quella di Cézanne, la più forte che si ...
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PALIZZI
Carlo Siviero
. Famiglia di pittori napoletani.
Filippo, il più importante, nacque a Vasto il 16 giugno 1818 e morì a Napoli l'11 settembre 1899.
Con un "gruppo di vacche e d'altri animali", [...] David.
Più tardi, nel 1845, due studî a olio del P., esposti alla mostra del museo borbonico, apparivano al Morelli "rivelazione di una pittura diversa dalle altre per una verità genuina che non era di nessuna scuola"; ma non bisogna dimenticare che ...
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REMIZOV, Aleksej Michajlovič
Ettore Lo Gatto
Scrittore russo, nato a Mosca nel 1877. Attualmente emigrato a Parigi. Una delle più caratteristiche figure della letteratura russa contemporanea, ibridi [...] piuttosto al racconto-favola (skaz) che fu caro a N.S. Leskov, ci appare perciò come la più idonea alla rivelazione del mondo remizoviano, primitivo e complicato nello stesso tempo. Tra le opere più caratteristiche sono: la raccolta Possolon (Il ...
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Esegeta luterano e storico delle origini cristiane, nato a Strasburgo il 25 febbraio 1902. Prof. a Strasburgo (1930-38 e 1945-48), a Basilea (dal 1938) e contemporaneamente (dal 1949) all'École des Hautes-Études [...] nel tempo e costituiscono la storia della salvezza il cui centro è Gesù Cristo, perché in lui si manifesta l'azione rivelatrice di Dio. Questo avvenimento è il senso ultimo e fornisce il criterio di valutazione di tutta la storia che lo precede ...
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VESTDIJK, Simon
Adriano H. Luijdjens
Scrittore, nato a Harlingen il 17 ottobre 1898. È uno degli scrittori più difficilmente classificabili dei nostri tempi, per i molti e diversi aspetti della sua [...] , che gironzola per una cittadina e prende dimora nell'anima meschina di un piccolo borghese pensionato. Seguono, quasi una rivelazione, due romanzi di tutt'altro genere: Iiet v jfde zegel (Il quinto sigillo, 1937) magistrale descrizione della Spagna ...
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SPENCER, John
Teologo anglicano, nato a Bocton presso Bleane (Kent) nel 1630, morto a Cambridge il 27 maggio 1693. Studiò nel Corpus Christi College di Cambridge; fellow del collegio circa il 1655, dottore [...] Ebrei e quelli di altri popoli semitici. Con ciò, egli affermava che la religione mosaica non era tutta fondata sulla rivelazione; e col dire che suo scopo era "to clear the Deity from arbitrary and fantastic humour", dimostra chiaramente di muoversi ...
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Maimonide (ebr. Mosheh ben Maimon, detto Rambam)
Maimonide
(ebr. Mōsheh ben Maimōn, detto Rambam, sigla di Rabbī Mōsheh ben Maimōn; ar. Abū ‛Imrān Mūsa ben Maymūn ben ‛Abd Allāh, noto ai latini come [...] Mōrēh nĕbūkīm). Divisa in tre parti (la prima su Dio e i suoi attributi, la seconda sul mondo, la creazione e la rivelazione, la terza sull’uomo, la conoscenza e l’etica), La guida si presenta al contempo come una summa di teologia filosofica e un ...
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Il Rinascimento. Immagini e teorie del mondo
Alfonso Ingegno
Christoph Lüthy
Immagini e teorie del mondo
Cosmologie
di Alfonso Ingegno
Niccolò Cusano
La vicenda scientifica qui descritta è tradizionalmente [...] la sapienza e la probità che ne discende si capovolgono così nel loro contrario, poiché la base organica che ci costituisce si rivela insufficiente allo scopo. In quanto l'uomo è il più caldo e umido tra gli animali, è superiore a ogni altro essere ...
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rota (ruota)
Domenico Consoli
Il vocabolo, che porta spesso con sé l'idea del ‛ ruotare ', ha senso proprio nella similitudine di Pg VIII 87 là dove le stelle son più tarde, / sì come rota più presso [...] il placato ritmo del suo mondo interiore (disio e velle) al termine dell'esperienza mistica, subito dopo la folgorante rivelazione dell'ultimo mistero.
L'espressione dantesca richiama secondo i più il concetto generale di un moto uniforme: " cioè ...
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Verra, Valerio
Storico italiano della filosofia (Cuneo 1928 - Roma 2001). Fu prof. di storia della filosofia nelle univv. di Trieste, di Roma La Sapienza e dal 1992 nella Terza univ. di Roma. Allievo [...] sono: Dopo Kant. Il criticismo nell’età preromantica (1957); F. H. Jacobi. Dall’Illuminismo all’idealismo (1963); Mito, rivelazione e filosofia in J. G. Herder e nel suo tempo (1966); La dialettica nel pensiero contemporaneo (1976); La filosofia ...
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rivelazione
rivelazióne s. f. [dal lat. revelatio -onis, der. di revelare «rivelare»]. – 1. L’azione o l’atto di rivelare, il fatto di rivelarsi o di venire rivelato: r. di un segreto, di una notizia riservata; fare una r., importanti r.;...