Denominazione generica dei costituenti ultimi della materia e della radiazione.
Definizione
Adottando l’atteggiamento pragmatico inaugurato da A.-L. Lavoisier nei confronti degli elementi chimici, si [...] cosmica in alta quota le prime particelle ‘strane’, i mesoni o kaoni, la Λ ecc. Nel 1956 C. Cowan e F. Reines rivelano per la prima volta un neutrino osservando la reazione νe+p→n+e+.
Negli anni 1950, con l’avvento delle grandi macchine acceleratrici ...
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ultrasuono Vibrazione elastica in un mezzo materiale con frequenza superiore a quella limite di udibilità, convenzionalmente fissata a 20 kHz. Per frequenze maggiori di 1 GHz si usa talvolta il termine [...] e a fischio) che operano solo fino a 30 kHz, la generazione di u. (e il reciproco processo di rivelazione) ha luogo per mezzo di trasduttori elettroacustici, che trasformano l’energia elettromagnetica, fornita da un generatore elettrico, in energia ...
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Sigla di positron emission tomography, metodica della medicina nucleare che permette di ottenere immagini di distribuzione tridimensionale della radioattività all’interno di una sezione corporea, recuperando [...] masse delle due particelle si convertono in energia, generando due radiazioni gamma. La rivelazione di questi due fotoni da parte di una coppia di rivelatori posti in coincidenza temporale permette di identificare la linea che congiunge i centri dei ...
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Filosofo e storico della filosofia italiano (Ovada 1930 - Roma 2000), prof. di storia della filosofia (dal 1970), poi di filosofia morale (dal 1974), quindi di filosofia teoretica (dal 1979) presso l'Università [...] , F. Brentano, il pragmatismo e l'esistenzialismo. Opere principali: L'etica di John Dewey (1960); Metafisica e rivelazione nella filosofia positiva di Schelling (1965); Etica e politica nel pensiero di Benedetto Croce (1966); Conoscenza e moralità ...
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PLATONE (Πλάτων, Plato)
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Bruno NARDI
La vita. - Secondo la datazione più attendibile, che è quella di Apollodoro, P. nacque ad Atene nel primo anno dell'Olimpiade 88ª, [...] di P.; la perfetta dialogicità dei dialoghi socratici si attenua nei capolavori dell'età matura, quando v'irrompe la rivelazione dell'idea e soprattutto vi parla colui che sa scorgerla; mentre riprende, in forma faticosa e problematica, negli scritti ...
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SABII (dall'arabo ṣābi'; al plur. ṣābi'ūn o ṣābi'ah)
Carlo Alfonso Nallino
Sono i seguaci di alcune sette religiose non bene precisabili, delle quali è cenno nei libri arabi e nel diritto musulmano. [...] ' come una comunità religiosa distinta dagli ebrei e dai cristiani, ma al par di loro monoteista e avente ricevuto una rivelazione celeste; donde la norma di diritto musulmano che i ṣābi'facciano parte della "gente della Scrittura", e che quindi a ...
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MARCHIONNI
Alberto Manzi
. Famiglia di comici, che s'inizia da Angelo, nato a Firenze verso la metà del Settecento, morto nel 1802. Cominciò con gli Accademici fiorentini e passò poi per varie compagnie [...] di Verona, improvvisava scenette e le recitava tra le statue della chiesa del convento; tornata con i genitori, fu subito una rivelazione. ll capocomico Lorenzo Pani le affidò le parti di "amorosa"; e nel 1811 la promosse a "prima donna".
Non bella ...
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REIMARUS, Hermann Samuel
Filosofo e teologo luterano, nato ad Amburgo il 22 dicembre 1694, morto ivi il i° marzo 1768. Dopo alcuni anni passati nell'insegnamento a Wittenberg e nel pastorato a Wismar, [...] ; Die Vernunftlehre, als eine Anweisung zum richtigen Gebrauche der Vernunft in der Erkenntniss der Wahrheit, 1756; 5ª ed., 1790), le religioni rivelate. Ma, dopo la sua morte, tra il 1774 e il 1778, G. E. Lessing pubblicò, quali "Frammenti di uno ...
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Settarî russi il cui nome significa "lottatori dello spirito". Si fa risalire la loro origine a un prigioniero tedesco luterano, di cui si ha traccia nell'Ucraina verso il 1740. Un russo, certo Kolesnikov, [...] (stato di Saskatchewan). I duchoborcy dànno maggiore importanza alla tradizione che alla S. Scrittura, e ammettono una rivelazione interna per ogni cristiano. Così interpretano a modo loro e simbolicamente quasi tutti i dogmi della fede ortodossa ...
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TINDAL, Matthew
Deista inglese, nato a Beer Ferrers (Devonshire) probabilmente nel 1653; morto a Oxford nel 1733. Studiò giurisprudenza a Oxford, e nel 1678 vi divenne fellow dell'All souls College. [...] as the Creation, or the Gospel a republication of the Religion of Nature (1730), che fu considerata come la Bibbia del deismo inglese. La rivelazione cristiana positiva, ridotta alla sua purezza, non aggiunge nulla alla religione naturale, che Dio ha ...
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rivelazione
rivelazióne s. f. [dal lat. revelatio -onis, der. di revelare «rivelare»]. – 1. L’azione o l’atto di rivelare, il fatto di rivelarsi o di venire rivelato: r. di un segreto, di una notizia riservata; fare una r., importanti r.;...