VIERI, Francesco de', detto Verino secondo
Laura Carotti
VIERI, Francesco de’, detto Verino secondo. – Nacque a Firenze nel 1524 da Giambattista, figlio di Francesco, Verino primo (v. la voce in questo [...] XXXIV.17) –, opera in cui Verino mostrò come il primato di Platone consistesse nella conformità della sua dottrina alla rivelazione cristiana, mentre quello di Aristotele nella capacità di organizzare i contenuti del sapere in un sistema coerente e ...
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CHIARAMONTI, Giambattista
Paolo Preto
Nato a Brescia il 2 marzo 1731, ricevette un'ottima educazione classica nell'ambiente familiare e poi passò a studiare filosofia e giurisprudenza nell'università [...] del "savio e cristiano filosofo" l'indagine della verità e l'ammaestramento degli idioti sotto la guida primaria della rivelazione e, quando la materia lo consente, anche della ragione "potendosi con questa ridurre a dimostrazione alcune verità della ...
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CAVALLERI (Cavaleri, Cavalleris), Paolo Agostino
Francesco Raco
Nato a Borgomanero (Novara) nel 1742, entrò giovanissimo nella Congregazione dei chierici regolari di S. Paolo, emettendo la professione [...] accolta dal filosofo siciliano, il C. gli rimprovera di aver provato l'esistenza dei diritti naturali prescindendo dalla religione rivelata. Il C. nega, in particolare, che il diritto di proprietà possa essere giustificato alla luce della ragione. Se ...
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BINI, Vincenzo
Ubaldo Tintori
Di famiglia patrizia assisiate, nacque a Lucca il 28 ag. 1775 da Pietro, allora giudice della Rota in quella Repubblica, e da Geltrude Cima. Entrato nell'Ordine benedettino [...] al sentire) e conclude l'opera con la dimostrazione dell'immortalità dell'anima, della esistenza di Dio e della necessità della rivelazione. Dopo la pubblicazione poi del Traité de la volonté del de Tracy egli scrisse sull'Amico d'Italia (I [1822 ...
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Dottore della Chiesa, filosofo e teologo, vescovo d'Ippona e santo (Tagaste in Numidia, od. Sūq-Ahras in Algeria, 13 nov. 354 - Ippona, od. Bona, 28 ag. 430); fu uno dei quattro grandi Dottori della Chiesa [...] della ragione sulla fede, a quella dell'utilità e ragionevolezza dell'affidarsi all'auctoritas fondata sulla rivelazione e universalmente riconosciuta, della Chiesa; ed elaborare insieme la sua caratteristica dottrina della conoscenza. La felicità ...
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Scrittore tedesco (Heidelberg 1895 - Wilflingen 1998). Figura tra le più complesse e discusse della cultura tedesca del 20° sec., in provocatorio disprezzo della politicizzazione delle lettere si pose [...] (Das abenteuerliche Herz, 1929; Totale Mobilmachung, 1931; Der Arbeiter. Herrschaft und Gestalt, 1932). Fra il nichilismo e la rivelazione visionaria si situano Blätter und Steine (1934) e Auf den Marmorklippen (1939), quest'ultimo larvata critica al ...
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RATZINGER, Joseph
Marco M. Olivetti
Teologo cattolico, nato a Marktl, Baviera, il 16 aprile 1927; compì studi di filosofia e teologia nelle università di Frisinga e di Monaco; ordinato sacerdote nel [...] allo spirituale si fonda tanto la visione di storia del dogma, quanto quella ecclesiologica di R.: è vero che la rivelazione si conclude in Cristo, ma il Nuovo Testamento non esaurisce la sua persona, che è presente nella storia e la modella ...
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Fondazionalismo e antifondazionalismo
Aldo Giorgio Gargani
Lungo linee direttrici che attraversano tanto la filosofia analitica e postanalitica, quanto quella di ispirazione ermeneutica (o filosofia [...] la nozione di verità non più in termini denotativi e referenziali, ma in quelli ermeneutici di alétheia, ossia di un rivelarsi della verità che è al tempo stesso un velarsi nuovamente da parte della verità, che si situa pertanto in una regione ...
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LOGISTICA (XXI, p. 402)
Mario TORSIELLO
Mentre le accresciute esigenze della lotta (guerra integrale, fronti estese, scacchieri di operazione molto ampî, nuova struttura delle forze armate) esigono l'adeguamento [...] l'autonomia, ripianamento delle perdite, protezione e difesa degli obiettivi logistici, organizzazione di servizî di rivelazione e controllo delle radiazioni assorbite, di soccorso, ripristino, bonifica, decontaminazione, antincendî; unicità di ...
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Naturalista e scrittore, celebre per la raccolta che curò, insieme con Jœrgen Moe, delle fiabe e leggende popolari norvegesi. Nacque a Cristiania il 15 gennaio 1812 da famiglia operaia di origine contadinesca. [...] e schietta dello stile in cui A. e il suo collaboratore le esposero, le leggende parvero all'anima nazionale una rivelazione. E anche fuori di Norvegia, in Germania, in Inghilterra giunsero rapidamente a larga diffusione. L'A. ne trasse incitamento ...
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rivelazione
rivelazióne s. f. [dal lat. revelatio -onis, der. di revelare «rivelare»]. – 1. L’azione o l’atto di rivelare, il fatto di rivelarsi o di venire rivelato: r. di un segreto, di una notizia riservata; fare una r., importanti r.;...