LIBERTÀ (lat. libertas; fr. liberté; sp. libertad; ted. Freiheit; ingl. freedom o liberty)
Gioele SOLARI
Giulio PAOLI
Spartaco RUFFO MANGINI
Augusto GUZZO
Emilio CROSA
Federico CELENTANO
Giovan [...] politica. L'individuo cerca ormai in sé, nella sua natura spirituale, il fondamento del diritto e questo gli si rivela essenzialmente come libertà e precisamente come facoltà di svolgere, senza ostacoli e senza freni non necessarî, la sua personalità ...
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SCHLEIERMACHER, Friedrich Daniel Ernst
Cecilia Motzo Dentice di Accadia
Filosofo e teologo protestante, nato a Breslavia il 21 novembre 1768. Educato al pietismo nella famiglia e nei collegi che successivamente [...] spirito a cui altre si giustappongano o oppongano, ma è il principio unificatore della vita dello spirito, e insieme la rivelazione, immanente, del trascendente. È un immediato, ma non un innato, in quanto non nega il processo, ma lo presuppone. È ...
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È il decimo, secondo il canone, fra i libri del Nuovo Testamento, la quinta tra le lettere di San Paolo.
Contenuto. - La lettera si può considerare composta di due parti; nella prima, dopo il saluto iniziale [...] estesa ai gentili essendo ormai annullata ogni distinzione tra Giudei e pagani, circoncisi e incirconcisi. Paolo, che ebbe la rivelazione di questo mistero, è stato eletto dispensatore di questo beneficio, e ora perciò è in catene. Ma i destinatarî ...
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JACOBSEN, Jens Peter
Giuseppe Gabetti
Poeta e romanziere danese, nato il 7 aprile 1847 a Thisted, ove morì il 30 aprile 1885. Era il quinto dei figli, e il padre, Christen Jacobsen, poco si curò della [...] parole una così sorprendente sicurezza di tono, che si comprende come abbia prodotto l'effetto di una vera e propria rivelazione. Georg Brandes, il quale, tornando di Francia dove era stato alla scuola del Taine, iniziava in quel medesimo anno le ...
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. È uno dei vocaboli di più vasto significato nella cultura dell'India. Il senso fondamentale si suole indicare così: "ciò che sta fermo, che è fisso e stabilito"; meglio forse sarebbe: "ciò che regge [...] peccati e modo di purificarsene (prāyaścitta).
Secondo i trattatisti indiani, le fonti del dharma sono di tre specie: la rivelazione, ossia il Veda (śruti), la tradizione (smṛti), l'insegnamento e l'esempio degli uomini di buona condotta. Per quanto ...
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MĪMĀṂSĀ ("investigazione, indagine, dichiarazione")
Ambrogio Ballini
Ā Uno dei sei sistemi filosofici dell'India (propriamente tre, giacché ciascuno di essi ha il suo complemento in un altro). È con [...] , la sua origine da sé stesso - e infallibile e noto ai veggenti patriarchi, ṛṣi, che l'hanno trasmesso agli uomini, per rivelazione); 2. il dubbio sull'esattezza e verità della proposizione (saṃcaya; es.: dubbî sulle qualità del Veda); 3. la tesi ...
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Scrittrice e drammaturga di lingua francese, nata a Orano (Algeria) il 5 giugno 1937 da genitori ebrei. Ha studiato ad Algeri e quindi si è trasferita in Francia, a Sceaux. Insegna letteratura inglese [...] di donne del MLF (Mouvement de Libération des Femmes). Importante, nel percorso autobiografico di C., è stata, inoltre, la rivelazione dell'opera della scrittrice brasiliana C. Lispector (1925-1977). Da questo incontro sono nati alcuni testi (Vivre l ...
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FORTUNATO, Giustino
Maurizio Griffo
Nacque il 4 sett. 1848 a Rionero in Vulture (Potenza) da Pasquale e Antonia Rapolla, terzo di otto figli e primo maschio, in una famiglia molto unita.
Il clima in [...] e scevra da mire espansionistiche. A questo si aggiunse la riflessione sui moti del 1898 in Puglia, che avevano rivelato la difficile situazione economica delle province meridionali e la crisi dell'agricoltura.
Il Sud, argomentava il F., era la ...
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Maschera
Enrico Comba
Introduzione
L'impiego di maschere e travestimenti è un fenomeno frequente, riscontrabile pressoché in tutte le culture umane. Tuttavia la maschera sembra rinviare soprattutto [...] altro' volto, qualcosa di diverso e inusuale, a volte una rappresentazione mostruosa e inquietante. Oppure, la maschera può rivelare quello che è distinto e separabile dall'essenza fisica dell'uomo (lo status sociale, la condizione, l'interpretazione ...
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Paolo di Tarso, san
Raffaele Savigni
L’apostolo delle genti
Cittadino romano di nome Saulo, di famiglia ebraica, perseguitò duramente i cristiani fino a quando, dopo aver avuto una visione, si convertì [...] , diventando un convinto e deciso propagatore del messaggio di Cristo.
Nella Lettera ai Galati Paolo dichiara di avere ricevuto la rivelazione del Vangelo da Cristo stesso, e di essere quindi a pieno titolo un apostolo, con gli stessi compiti degli ...
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rivelazione
rivelazióne s. f. [dal lat. revelatio -onis, der. di revelare «rivelare»]. – 1. L’azione o l’atto di rivelare, il fatto di rivelarsi o di venire rivelato: r. di un segreto, di una notizia riservata; fare una r., importanti r.;...