GUTTUSO, Renato
Raffaele De Grada
Nacque a Bagheria, allora un grosso borgo agricolo nei dintorni di Palermo, il 26 dic. 1911, da Gioacchino agrimensore e da Giuseppina D'Amico. All'anagrafe venne dichiarato [...] la contraddizione tra modernismo e verismo, distinse l'opera del G. oltre gli anni Cinquanta e perdurò negli anni Sessanta. Si rivelò quindi una tendenza, di Testori e altri, di staccare l'interpretazione del G. dal realismo sociale per isolare lui e ...
Leggi Tutto
RICCI, Matteo
Ronnie Po-chia Hsia
RICCI, Matteo. – Nacque a Macerata il 6 ottobre 1552 da Giovanni Battista, speziale, e da Giovanna Angiolelli. Primogenito di numerosi figli, studiò con i padri della [...] e della matematica; manifestava il suo interesse per la cultura cinese, chiedendo copie delle poesie scritte dai visitatori e rivelando i suoi studi del canone confuciano, i Quattro libri e i Cinque classici, che tutti insieme costituivano la base ...
Leggi Tutto
MASSARI, Giuseppe
Giuseppe Monsagrati
– Nacque a Taranto l’11 ag. 1821 da Marino, barese, e dalla tarantina Maria Saveria Fedele.
Aveva solo sette anni quando il padre, ingegnere civile e ispettore [...] a sua cura e con l’indicazione Torino-Paris, i saggi giobertiani Della riforma cattolica della Chiesa (1856), Della filosofia della rivelazione (1856) e i due volumi Della protologia (1857). Tra il 1860 e il 1862 il M. avrebbe anche curato per l ...
Leggi Tutto
DE SORIA, Giovanni Gualberto
Ugo Baldini
Nacque a Pisa il 10 apr. 1707 da Enrico e da Maria Elisabetta delle Sedie; l'affermazione delle Novelle letterarie (1767, col. 676) ripresa poi da A. Fabroni, [...] e materialisti, sono di tono marcatamente deistico per il ricorso esclusivo a strumenti logici, che elimina il valore dimostrativo della rivelazione cristiana o del consensus gentium, ed il Dio che vi compare è un ente che, nella sua pura definizione ...
Leggi Tutto
CAIROLI, Benedetto
Marziano Brignoli
Nacque a Pavia il 28 genn. 1825 da Carlo e da Adelaide Bono. Il padre, professore della facoltà medica e poi rettore dell'università di Pavia, proveniva da una famiglia [...] G. Avezzana, presidente dell'Associazione pro Italia irredenta (dicembre 1879), M. R. Imbriani pubblicò un opuscolo in cui rivelava come il Depretis, ministro dell'Interno, in un colloquio con lui e Menotti Garibaldi avesse dichiarato che i ministri ...
Leggi Tutto
EXIMENO PUJADES, Antonio
Roberto De Caro
Nato a Valencia il 26 sett. 1729 da Vicente Eximeno e Maria Francisca Pujades, dopo i primi studi compiuti nel seminario de nobles di Valencia. il 15 ott. 1745 [...] disciolta Compagnia - l'E. affronta i due temi essenziali dell'interpretazione corrente: la lettura del Principe come indiretta rivelazione della perfidia dei tiranni e della sua esortazione finale come astuto impulso ad un'impresa rovinosa per casa ...
Leggi Tutto
FERRARI, Giuseppe
Franco Della Peruta
Nato a Milano il 7 marzo 1811 da Giovanni, di professione medico, e da Rosalinda, fece i suoi studi nel ginnasio-liceo "S. Alessandro" (ora "Cesare Beccaria") dal [...] al suo scetticismo gnoseologico, superato però in una sorta di positivismo fideistico, che si appagava della "rivelazione della natura", delle apparenze fenomeniche come veritiere e non ingannevoli.
Nella Filosofia la critica della proprietà e ...
Leggi Tutto
BRANCATI, Vitaliano
Nino Borsellino
Nacque a Pachino (Siracusa) il 24 luglio 1907eintraprese gli studi a Modica proseguendoli a Catania dove, nel 1929, si laureò in lettere discutendo con N. Busetto [...] a un'esperienza matrimoniale in cui tenta di realizzare la concordia tra sensi e ragione. Ma l'esperienza si rivela catastrofica. Abbandonato dalla moglie, va ancora in cerca delle più impensate uscite di sicurezza per liberarsi dalle sue ossessioni ...
Leggi Tutto
ABBADO, Claudio
Maurizio Giani
Direttore d’orchestra, nacque a Milano il 26 giugno 1933, terzo di quattro figli, da una famiglia di musicisti. Il padre Michelangelo, violinista, fu dal 1925 al 1970 [...] di Giuseppe Barigazzi, 2014, p. 408), che idealmente chiudeva il circolo apertosi quarantacinque anni prima con la rivelazione della partitura debussiana e il sogno di poterla un giorno dirigere. Indubbiamente i contrasti con la direzione del ...
Leggi Tutto
CORRIDI, Filippo
Simonetta Soldani
Nato a Livorno il 12 giugno 1806 da Giuseppe e Giovanna Bianconi, primo di quattro figli, frequentò le scuole barnabite di S. Sebastiano, ove allora si concentravano [...] . Né l'insofferenza di alcuni sottoposti può essere sufficiente a spiegare una scelta tanto drastica e destinata a rivelarsi definitiva, nonostante il C. continuasse a lungo a sperare il contrario, dedicandosi con una puntigliosità quasi ossessiva a ...
Leggi Tutto
rivelazione
rivelazióne s. f. [dal lat. revelatio -onis, der. di revelare «rivelare»]. – 1. L’azione o l’atto di rivelare, il fatto di rivelarsi o di venire rivelato: r. di un segreto, di una notizia riservata; fare una r., importanti r.;...