COSSELLI, Domenico
Alessandra Cruciani
Nacque a Parma il 27 maggio 1801 da Alessandro e da Fiorita Borelli. Giovinetto, studiò canto e dopo una parentesi di studi ecclesiastici e di lavoro come sellaio [...] tutti i teatri italiani ed europei, condivisi con Marianna Barbieri Nini, meravigliosa protagonista. In questa occasione il C. si rivelò tra l'altro eccezionale basso cantante tanto che Donizetti ebbe a dirgli "ti proclamerei il primo basso del mondo ...
Leggi Tutto
BOGHEN, Felice
Liliana Pannella
Nato a Venezia da Guglielmo e da Ernesta Pierani, il 23 genn. 1869, conseguì il diploma di pianoforte e di composizione all'Istituto musicale di Bologna. Dopo il perfezionamento [...] fu mai eseguita, nonostante gli elogi ricevuti da personalità del mondo artistico che, come Sgambati, la consideravano una "rivelazione". La sua attività più meritevole è tuttavia quella di revisore intelligente e scrupoloso di musiche del passato ...
Leggi Tutto
BARTOLI, Romeo
**
Nacque a Trieste il 10 genn. 1875. Iniziati gli studi al politecnico della sua città, li abbandonò per dedicarsi esclusivamente alla musica, divenendo in breve, per la vasta dottrina [...] . L'attività del B. si orientò subito verso la musica corale, tipica espressione della musicalità triestina, ed egli si rivelò ben presto "ideale istruttore"di cori al Teatro comunale-Ai Trieste (dal 1901 al 1913), dove le sue interpretazioni di ...
Leggi Tutto
IMPERATORE, Francesco
Salvatore Fodale
Nacque probabilmente a Palermo, città da cui proveniva la sua famiglia. La più antica notizia che lo riguarda risale al 7 maggio 1517, quando la Municipalità di [...] trascinata per alcuni anni coinvolgendo nuovi personaggi, fu dovuta del resto al cardinale Giulio de' Medici che con la sua rivelazione aveva rotto l'isolamento in Curia e pochi mesi dopo fu eletto papa con il nome di Clemente VII. Sul versante ...
Leggi Tutto
CANZONERI (Cansuneri), Antonino
Mario Condorelli
Nacque a Ciminna (Palermo) il 26 apr. 1673 da Pietro e da una Giuseppa. Poche notizie abbiamo della sua famiglia e dell'ambiente sociale e culturale [...] , dell'unità e trinità di Dio, dei santi, degli angeli; ma negazione anche della divinità di Cristo e della rivelazione cristiana nel suo complesso. Si tratta, com'è evidente, di una elencazione, se non contraddittoria, quanto meno superflua, dettata ...
Leggi Tutto
BRICARELLI, Carlo
Lorenzo Bedeschi
Nato a Torino l'11 ott. 1857 da Luigi e da Giuseppina Pepino, rimase ben presto orfano e fu allevato da uno zio paterno molto austero. Compiuti gli studi medi, dopo [...] trattato da giudici civili) e per i testimoni (due cardinali, vari prelati e molti preti).
L'ex sacerdote Gustavo Verdesi aveva rivelato, in un'intervista e in una successiva lettera (Il Secolo, 12 aprile e Il Messaggero, 15 apr. 1911), d'aver ...
Leggi Tutto
CIUSA, Francesco
Maria Elvira Ciusa
Figlio di Giacomo e di Giovanna Guidacciolu, nacque a Nuoro il 2 luglio 1883. Scultore e disegnatore, fu considerato dai contemporanei l'aedo della sua gente; come [...] alla Biennale di Venezia del 1907 e giudicata da U. Ojetti (in Corriere della sera, 27 apr. 1907) la più importante rivelazione di quell'anno, offre una sconcertante analogia con il bronzetto dell'epoca nuragica detto La madre, che il C. ignorava ...
Leggi Tutto
GIUNTI (Giuntalochi, Giuntalodi), Domenico
Nicola Soldini
Nacque a Prato il 25 febbr. del 1505 da Giovanni, di professione ceraiuolo, e da Chiara Miniati. S'indirizzò presto alla pittura quale aiuto [...] "a una fine quasi sempre faticosa e dispiacevole" (Vasari, p. 22). Raffigurato dallo stesso Soggi tra gli spettatori della Rivelazione della Sibilla tiburtina ad Augusto nell'Annunziata di Arezzo (1527-28), il G. decise attorno al 1530 di lasciare il ...
Leggi Tutto
FOPPA, Vincenzo
**
Figlio di Giovanni da Bagnolo, nacque a Brescia, città dove il padre svolgeva il mestiere di sarto, tra il 1427 e il 1430. Non si hanno notizie certe sul suo apprendistato artistico, [...] , che si conserva all'Accademia Carrara di Bergamo. Si tratta della prima opera firmata e datata, definita "la più audace rivelazione della libertà con cui la pittura del Nord Italia interpretò il Rinascimento" (Wittgens, 1956, p. 752).
II dipinto ...
Leggi Tutto
GRASSO, Giovanni
Franco Ruffini
Nacque a Catania il 19 dic. 1873 da Angelo, puparo, e da Ciccia (Francesca) Tudisco, sua seconda moglie, anche lei pupara, secondogenito di quattro figli (Marietta, Domenico [...] aprile 1903, D'Annunzio, dopo aver assistito a La zolfara, aveva scritto a Martoglio che la recitazione del G. gli aveva "rivelato" l'idea di "tragedia agreste"; e fu lui a chiedere a Borgese la traduzione in siciliano del suo dramma allestito con il ...
Leggi Tutto
rivelazione
rivelazióne s. f. [dal lat. revelatio -onis, der. di revelare «rivelare»]. – 1. L’azione o l’atto di rivelare, il fatto di rivelarsi o di venire rivelato: r. di un segreto, di una notizia riservata; fare una r., importanti r.;...