LA VIA, Vincenzo
Piergiorgio Donatelli
Nacque a Nicosia, in Sicilia, il 28 genn. 1895 da Mariano e Maria Pantano. Studiò filosofia all'Università di Roma con B. Varisco, G. Barzellotti e G. Gentile. [...] dal soggetto puramente pensante ma anche presentandolo sensibilmente. Anche la sfera religiosa è vista come una forma di rivelazione della realtà assoluta al soggetto. Tuttavia, il quadro realista del L. gli consente di afferrare i vari contenuti ...
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MANNUCCI, Edgardo
Tommaso Casini
Nacque a Fabriano il 10 giugno 1904 da Giuseppe Maria e da Giovanna Battista Perfetti. Già negli anni della scuola elementare iniziò ad apprendere i rudimenti dell'arte [...] del ciclo Opera presentati alla Quadriennale romana si verificò - secondo il giudizio della critica - la vera definitiva rivelazione della sua personalità. La Biennale veneziana del 1956 presentò ventuno medaglie del Mannucci. Nel 1957 il M. espose ...
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BOLOGNARI, Arturo
Maria Pia Albanese
Nacque a Copenaghen il 25 genn. 1917 da Antonio e da Sofia Riis. Frequentò l'università di Catania dove si laureò in scienze naturali con lode il 19 giugno 1940. [...] dell'ovogenesi di Aplysia depilans L., in Boll. di zool., XXI (1954), pp. 185-198; L'impiego del cloruro di platino per la rivelazione del nucleolonema, in Atti della Soc. peloritana di scienze fis. mat. e nat., III (1956-57), pp. 113-115; Le lamine ...
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DI GIOVANNI, Vincenzo
Luca Lo Bianco
Nato a Salaparuta (Trapani) il 19 ott. 1832 da Calogero e da Caterina Bruscia, in seno a una famiglia agiata, fu educato nei primi anni dallo zio paterno, il canonico [...] luglio 1903.
Oltre agli scritti già citati si segnalano: Sulla riforma cattolica della Chiesa e sulla filosofia della rivelazione di V. Gioberti, Palermo 1858; Dell'ontologismo e della scienza ideale: prolusione, ibid. 1862; Della filosofia straniera ...
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FAUSTO, santo
Francesca Laganà Luzzati
Secondo l'antichissima tradizione, che risale al sec. IX, F., agiografo e santo connesso con le origini del monachesimo benedettino, si sarebbe segnalato come [...] e messo a parte dei suoi reconditi disegni. F. era a conoscenza che Benedetto aveva avuto dal cielo la rivelazione della futura distruzione del cenobio. Si trattava per lui di una prova specialmente dolorosa che tuttavia non sarebbe venuta se ...
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Uno dei dodici Apostoli. Secondo il Vangelo di Matteo (16, 17-19; cfr. Giovanni, 1, 42) il suo nome originario, reso in italiano come Simeone o, per lo più, come Simone (gr. Σίμων), figlio di Giona, fu [...] Dio vivente", in Matteo seguono le famose parole di Cristo: "Beato te, Simone figlio di Giona, perché non carne e sangue te l'ha rivelato, ma il Padre mio ch'è nei cieli. Ora anch'io ti dico: tu sei P., e su questa pietra io edificherò la mia Chiesa ...
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Fisico e chimico (Como 1745 - ivi 1827). Sesto dei sette figli del patrizio Filippo e di Maria Maddalena dei conti Inzaghi, rimasto orfano di padre, la sua educazione fu curata dallo zio paterno, canonico [...] capi dell'arco si applicano rispettivamente alla bocca e al bulbo di un occhio. V. aggiungeva così altri due mezzi di rivelazione ai suoi sensibili strumenti. Sorse così una lunga polemica tra V. e Galvani, tra voltiani e galvaniani, tra la scuola di ...
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Compositore tedesco (Eisenach 1685 - Lipsia 1750). Universalmente considerato come uno dei più grandi musicisti di tutti i tempi, le sue composizioni furono ritenute dai contemporanei 'all'antica' per [...] dalla prima esecuzione, la Passione secondo Matteo, diretta da F. Mendelssohn al Gewandhaus di Lipsia, portò alla definitiva rivelazione.
Dell'opera musicale di Bach si ricordano qui: 2 Passioni (secondo Giovanni; secondo Matteo; una Passione secondo ...
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Filosofo (Leonberg, Württemberg, 1775 - Ragaz, Svizzera, 1854); studiò nel seminario teologico protestante di Tubinga, dove strinse amicizia con Hegel e Hölderlin e dove conseguì il titolo di magister [...] " che S. andò elaborando negli ultimi anni e che ha come tema principale la filosofia della mitologia e della rivelazione. Nel filone del rinnovato interesse romantico per la mitologia, di cui viene rivendicata la specificità rispetto a ogni sua ...
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Filosofo e teologo (sec. 9º) di origine irlandese (donde i soprannomi Scotus e Eriugena che sono sinonimi). Già noto alla corte di Carlo il Calvo, nell'850-51 fu sollecitato a intervenire nella controversia [...] per philosophiam): una ratio e un intellectus, però, radicati nella luce del Verbo e pertanto non eterogenei alla rivelazione, e una philosophia identificata, come già nei Padri, con la religio. Ricerca e contemplazione della verità, nella misura ...
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rivelazione
rivelazióne s. f. [dal lat. revelatio -onis, der. di revelare «rivelare»]. – 1. L’azione o l’atto di rivelare, il fatto di rivelarsi o di venire rivelato: r. di un segreto, di una notizia riservata; fare una r., importanti r.;...