Filosofo e storico della filosofia italiano (Ovada 1930 - Roma 2000), prof. di storia della filosofia (dal 1970), poi di filosofia morale (dal 1974), quindi di filosofia teoretica (dal 1979) presso l'Università [...] , F. Brentano, il pragmatismo e l'esistenzialismo. Opere principali: L'etica di John Dewey (1960); Metafisica e rivelazione nella filosofia positiva di Schelling (1965); Etica e politica nel pensiero di Benedetto Croce (1966); Conoscenza e moralità ...
Leggi Tutto
Arte, tecnica e attività di interpretare il senso di testi antichi, leggi, documenti storici e simili.
Filosofia
Le origini dell’e. risalgono al mondo classico, dove sorse per stabilire l’esatto senso [...] e si affermò il principio della sola Scriptura, ossia di attenersi scrupolosamente al testo sacro quale documento unico della rivelazione, prese sempre più spazio nell’e. la ricerca storico-linguistica e l’esigenza di una analisi anche comparativa ...
Leggi Tutto
Teologo protestante (Vallon, Ardèche, 1839 - Parigi 1901); prof. di dogmatica nell'univ. di Strasburgo (1868), fu poi tra i fondatori, a Parigi, dell'École libre des sciences religieuses, che diventò poi [...] del divino che si manifesta nella preghiera, atto di rapporto con Dio; altro aspetto di questo rapporto è la rivelazione, intesa come soggettiva e progressiva coscienza della presenza di Dio nell'uomo. Tutto ciò che è culto, dogma, riflessione ...
Leggi Tutto
Storico della filosofia italiano (Cuneo 1928 - Roma 2001), prof. nelle univ. di Trieste e Roma "La Sapienza", dal 1992 docente nella Terza univ. di Roma. Membro del comitato direttivo dell'Internationale [...] . Opere principali: Dopo Kant. Il criticismo nell'età preromantica (1957); F. H. Jacobi. Dall'illuminismo all'idealismo (1963); Mito, rivelazione e filosofia in J. G. Herder e nel suo tempo (1966); La dialettica nel pensiero contemporaneo (1976); La ...
Leggi Tutto
Teologo e filosofo (Besigheim, Württemberg, 1860 - Degerloch 1944). Uscito dalla Chiesa evangelica nazionale dopo averne inutilmente tentato una riforma (a tale scopo era rivolto il suo periodico Die Wahrheit), [...] maturazione, il filosofo S. sbocca nella confessione di fede infine chiarita: Vom öffentlichen Geheimnis des Lebens (1920), la rivelazione del mistero dell'esistenza. Nel Diesseits und Jenseits von Gut und Böse (1921) S. combatte con Nietzsche; dal ...
Leggi Tutto
CASOTTI, Mario
Franco Cambi
Nato a Roma il 10 giugno 1896 da Enrico e da.Virginia Sciello, dal 1913 studiò filosofia a Pisa, dove seguì le lezioni di Giovanni Amendola prima, di Giovanni Gentile poi. [...] da parte del maestro, attraverso l'opera del linguaggio, anche se poi questo ruolo deve essere integrato da quello della rivelazione e della Chiesa.Nel 1933 il C. iniziò la pubblicazione di un Supplemento pedagogico a Scuola italiana moderna, che dal ...
Leggi Tutto
(arabo ‛Arab) In senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia, comunemente tutti gli individui di lingua araba, cioè gli abitanti dell’Arabia, della Siria, del Libano, della Giordania e dell’Iraq. [...] neoplatonico. Il problema maggiore che si pose alla speculazione filosofica musulmana fu quello di conciliare l’eredità greca con la rivelazione dell’islam.
La prima personalità di filosofo a noi nota di cultura islamica è quella di al-Kindī (m. dopo ...
Leggi Tutto
STORICISMO
Carlo Antoni
. È la considerazione della storia come realtà oggettiva per sé stante, svolgentesi secondo proprie leggi. Nei riguardi dell'individuo esso si configura come determinismo, che [...] " è dovuta a questa esasperazione dell'irrazionale nella storia.
D'altra parte già da tempo il senso storico si era rivelato la grande eresia moderna, la più grave minaccia recata alla fede nelle verità e negli istituti trascendenti, che essa appunto ...
Leggi Tutto
PADOVANI, Umberto Antonio
Filosofo neoscolastico, nato ad Ancona il 27 novembre 1894, professore (dal 1924) di filosofia della religione e in seguito di filosofia morale all'Università cattolica di Milano, [...] consapevole dei suoi limiti, non riuscendo a dare una spiegazione razionale del male, e cede quindi il luogo alla religione rivelata, che spiega il male come effetto del peccato originale e il riscatto dal male col dogma della redenzione. Con ciò ...
Leggi Tutto
Filosofia, teologia e potere in Eusebio di Cesarea
Marco Rizzi
I tre elementi indicati nel titolo costituiscono i termini entro cui è stata pronunciata la più celebre ed efficace sentenza di condanna [...] colloca esattamente nel punto di incrocio tra metafisica e storia costituito dall’ultima teofania del Logos, l’incarnazione. Essa ha rivelato in modo incontrovertibile la struttura del cosmo e la funzione esercitata dal Logos in esso, da un lato, e ...
Leggi Tutto
rivelazione
rivelazióne s. f. [dal lat. revelatio -onis, der. di revelare «rivelare»]. – 1. L’azione o l’atto di rivelare, il fatto di rivelarsi o di venire rivelato: r. di un segreto, di una notizia riservata; fare una r., importanti r.;...