BARLAAM Calabro
Salvatore Impellizzeri
Nacque a Seminara (Reggio di Calabria) sul finire del sec. XIII, probabilmente verso il 1290. Il nome Barlaam par che sia quello assunto in religione, ma non è [...] in questioni di questo genere non potevano rifarsi che ai Padri della Chiesa, la cui fonte di scienza è la rivelazione e l'illuminazione divina. Ma poiché i Padri non sono sufficientemente espliciti riguardo alla processione dello Spirito Santo, non ...
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ISIDORO da Chiari (Clario Isidoro, Chiari Isidoro)
Silvano Giordano
Taddeo Cucchi nacque a Chiari, presso Brescia, verso il 1495, probabilmente da una famiglia di modesta condizione. Il 24 giugno 1517 [...] solo voto.
Nel febbraio del 1546 ebbe inizio la discussione circa il canone della Bibbia e le fonti della rivelazione. I tre abati si opposero a considerare la tradizione alla pari della Scrittura, ma accettarono la formulazione finale. Approvarono ...
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LUZZATTO, Simone (Simchah Ben Itzaq)
Lisa Saracco
Nacque da Itzaq, presumibilmente intorno al 1580, a Venezia, dove visse per tutta la vita. Il nome Luzzatto, o Luzzatti, deriva dal toponimico "Lausitz" [...] il valore di un testamento, una biografia culturale dell'autore e una testimonianza del proprio percorso intellettuale che, se rivelato apertamente, avrebbe portato a frizioni e contrasti all'interno dell'ambiente in cui egli viveva e a problemi con ...
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FAUSTO, santo
Francesca Laganà Luzzati
Secondo l'antichissima tradizione, che risale al sec. IX, F., agiografo e santo connesso con le origini del monachesimo benedettino, si sarebbe segnalato come [...] e messo a parte dei suoi reconditi disegni. F. era a conoscenza che Benedetto aveva avuto dal cielo la rivelazione della futura distruzione del cenobio. Si trattava per lui di una prova specialmente dolorosa che tuttavia non sarebbe venuta se ...
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GRIMANI, Giovanni
Gino Benzoni
Luca Bortolotti
Nasce a Venezia l'8 luglio 1506, concordano, forse ripetitivamente, i genealogisti, laddove, per Paschini, vede la luce attorno al 1500. È figlio di Girolamo [...] malanimo va cestinata. Che poi in quella abbia insinuato che il G. "pensa di esser cardinale" non è una gran rivelazione. Lo sa tutta Venezia. D'altronde non c'è patrizio di famiglia di spicco destinato alla carriera ecclesiastica che alla porpora ...
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LONGOBARDO, Niccolò (Long Huamin, Jinghua)
Elisabetta Corsi
Nacque a Caltagirone il 10 sett. 1565 da Francesco, di famiglia patrizia, e da una tale Pernuzza. Nel settembre del 1581 entrò nel collegio [...] confronti delle religioni dell'età classica e al contempo rivelava un costrutto epistemologico di chiara matrice umanistica. Si principî della teologia fondamentale e faceva appello alla rivelazione naturale e all'apologetica più che alla dogmatica, ...
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GIOVANNI da Vicenza
Luigi Canetti
Nacque a Vicenza, verosimilmente intorno all'anno 1200, figlio del causidicus Manelino, già tesoriere dell'amministrazione cittadina. La famiglia, contrariamente a [...] testimoni oculari, uno dei temi più efficaci e clamorosi della predicazione di G. fu l'annuncio al popolo, per divina rivelazione, della vita, conversatio e santità di frate Domenico, la cui memoria sino ad allora era stata largamente obliterata dai ...
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AMADUZZI, Giovanni Cristofano
Angelo Fabi
Nato a Savignano di Romagna il 18 ag. 1740, appartiene a quella generazione di eruditi romagnoli che fiorì tra la seconda metà del sec. XVIII e la prima del [...] alleata della religione, che la nuova filosofia porta "necessariamente a scoprire, e a confermare gli stessi principi della rivelazione" (difendeva anche esplicitamente il Locke e il "genio di Bordeos, l'immortale Montesquieu",per le applicazioni ed ...
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INCONTRI, Francesco Gaetano
Benedetta Costanza Tesi
Nacque a Volterra il 19 marzo 1704 dal patrizio Paolo Cosimo, cavaliere di S. Stefano e preposto dei Priori, e dalla nobile dama pisana Maria Corintia [...] del '700 e i primi decenni del secolo successivo. Oltre a negare l'esistenza d'una legge di natura scissa dalla rivelazione cristiana, con un rinvio al rigorismo di D. Concina, l'I. attaccò il probabilismo, che aveva "infettato" la morale cattolica ...
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CADONICI, Giovanni
Giuseppe Pignatelli
Nato a Venezia nel 1705 da modesta famiglia, compì gli studi nel seminario patriarcale di Venezia, "del quale era uno dei più distinti allievi" (Memorie dell'I. [...] del Lami, il quale - nell'affermare: "stimerò sempre inutile il disputare di quello, che né colla ragione naturale… né colla rivelazione… non si può mai giungere a Veramente sapere" (Novelle…, XXI[1760], col. 551) - confessava che l'amico parlava con ...
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rivelazione
rivelazióne s. f. [dal lat. revelatio -onis, der. di revelare «rivelare»]. – 1. L’azione o l’atto di rivelare, il fatto di rivelarsi o di venire rivelato: r. di un segreto, di una notizia riservata; fare una r., importanti r.;...