Il complesso delle Scritture sacre dell’ebraismo e del cristianesimo (dal lat. tardo Biblia, gr. τὰ βιβλία «i libri»).
Religione
Nelle comunioni e confessioni religiose che riconoscono il carattere sacro [...] diversamente intesi. Ma, come non in tutte le confessioni che accolgono la B. essa è considerata unica fonte di conoscenza della rivelazione, così non tutti i libri che la compongono sono da tutte ritenuti ispirati e inclusi nel canone. La prima, e ...
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drusi
Setta religiosa sorta in ambito ismailita in Egitto nell’11° sec., oggi insediata in Libano, in Siria e in Israele, formando comunità separate. Così chiamati da al-Darazi, primo propagandista della [...] , i d. si definiscono invece al-muwahhidun, «i monoteisti», e non si riconoscono interamente nell’islam, considerato una rivelazione imperfetta. Centrale nel loro culto è la figura del califfo fatimide al-Hakim, visto come un’incarnazione divina, cui ...
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tedesco-cattolici Membri della Deutschkatholische Kirche, movimento scismatico iniziato nel cattolicesimo tedesco verso il 1845 dai sacerdoti J. Ronge e J. Czerski, a cui si unirono altri gruppi cattolici, [...] e della dogmatica cattolica. Dopo un concilio tenuto a Lipsia nel 1845 i t., che consideravano come unica fonte della rivelazione la Bibbia e negavano il primato pontificio, il celibato del clero, il culto dei santi, accostandosi così alle posizioni ...
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Teologo riformato (Brugg 1708 - Diessbach 1775). Allievo di C. Wolff a Marburgo, nei suoi scritti (tra cui Institutio theologiae polemicae universae, 5 voll., 1743; Grundlegung zur wahren christlichen [...] Religion, 12 voll., 1746-53), molto apprezzati negli ambienti accademici, intese evidenziare, nello spirito della filosofia wolffiana, il carattere razionale della fede rivelata, pur senza negare la necessità della Rivelazione. ...
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Mistica (Manchester 1736 - Watervliet, Albany, N. Y., 1784); predicò, in Inghilterra prima e in America poi (1774), una forma di cristianesimo pervaso di spirito millenaristico; presto si formò intorno [...] cose spirituali" o - come si autodefiniva - "sposa dell'Agnello" attraverso la quale si sarebbe compiuta la rivelazione del Verbo. Nacque (1776) dalla sua predicazione il movimento degli shakers, caratterizzato da un forte entusiasmo escatologico. ...
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Filosofo e teologo (Parigi 1796 - ivi 1867). sacerdote, insegnò teologia morale alla Sorbona (1853-63). Nei suoi scritti accentua motivi fideistici che risentono dell'influenza così del tradizionalismo [...] , della fede contro un'apologetica filosofica; anche per conoscere le fondamentali verità "naturali" B. ritiene necessaria la rivelazione. Tra i suoi scritti: Propositions générales sur la vie (1826), Philosophie du christianisme (2 voll., 1835 ...
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Viśvakarman Termine sanscrito che significa «il fattore di ogni cosa, il creatore universale»; dapprima compare nella mitologia indiana come un epiteto di talune fra le più potenti divinità, mentre più [...] figurazione concreta e concepita di per sé: l’architetto dell’universo e inventore di ogni arte manuale e meccanica. Come tale gli è attribuita la rivelazione fatta agli uomini di un Veda sussidiario, lo Sthāpatyaveda («Scienza delle costruzioni»). ...
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Kimpa Vita
(o Doña Beatriz) Profetessa, iniziatrice di un movimento messianico del regno del Congo (n. ca. 1682-m. 1706). Di nobili origini, nel 1704 sostenne di essere posseduta dallo spirito di sant’Antonio: [...] come gli antoniani. Rigettò il controllo missionario sul cattolicesimo congolese e predicò una versione africanizzante della Rivelazione cristiana, esortando il Congo, dilaniato da una lunga guerra civile, a riunificarsi e restaurare la passata ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La struttura del sapere
Alfonso Maierù
La struttura del sapere
La classificazione delle conoscenze
Gli elementi fondamentali adottati [...] della filosofia, così questa è schiava della sapienza" (ibidem, 79). La sapienza, in ultima analisi, era per Filone la rivelazione mosaica. Del resto, per lui, come per altri Giudei, i filosofi e i legislatori antichi dipendevano dall'insegnamento di ...
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YAJURVEDA
Luigi Suali
. Testo religioso dell'India. Letteralmente, il vocabolo significa "Veda degli yajus", con il quale termine si indicano le preghiere e le formule sacrificali in prosa che, insieme [...] , o prete officiante, nei sacrifici e nelle cerimonie di culto più solenni, che si riconnettono direttamente con la śruti (rivelazione). Il testo ci è pervenuto in diverse redazioni, che si sogliono classificare in due gruppi, Yajurveda bianco e ...
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rivelazione
rivelazióne s. f. [dal lat. revelatio -onis, der. di revelare «rivelare»]. – 1. L’azione o l’atto di rivelare, il fatto di rivelarsi o di venire rivelato: r. di un segreto, di una notizia riservata; fare una r., importanti r.;...