Patriota (Cavallino, Lecce, 1811 - ivi 1895); partecipò alla rivoluzionedel1848, e, dopo i fatti di Napoli del 15 maggio, fu uno dei segretarî del circolo patriottico salentino. Arrestato sotto la reazione [...] fu condannato (1850) a trent'anni di galera (scrisse: Carceri e galere politiche. Memorie, 2 voll., 1895). Nel 1859 ne fu disposta la deportazione in America, ma il C., insieme con gli altri compagni d'esilio, ...
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Storico (Palermo 1823 - ivi 1879); funzionario durante la rivoluzionedel1848, nel 1860 divenne capodivisione del ripartimento finanze del dicastero luogotenenziale, passando poi (1864) alla direzione [...] degli archivî siciliani. Iniziò assai presto l'attività letteraria e storiografica (I Luna e i Perollo, 1844), che riprese intensamente dopo il 1859, pubblicando una serie di monografie su quasi tutte ...
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Poeta ungherese (Pest 1827 - Budapest 1897); combatté nella rivoluzionedel1848-49. La sua poesia (V. J. összes költeményei "Tutte le poesie di J. V.", 1881), insieme a quella di J. Komjáthy e G. Reviczky, [...] segna la transizione dalla lirica popolare-nazionale di S. Petőfi e J. Arany alla lirica soggettiva moderna. S. Kozocsa ne ha curato l'Opera omnia (1940) ...
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Filosofo ed economista tedesco (Treviri 5 maggio 1818 - Londra 14 marzo 1883). Proveniente da una famiglia borghese di origine ebraica, studiò a Bonn e poi a Berlino, dove entrò in contatto con la sinistra [...] , in tre volumi tra il 1905 e il 1910). La lunga stasi nelle lotte sociali in Europa, sopravvenuta al fallimento della rivoluzionedel1848, consentì a M. di dedicare la parte maggiore della sua vita allo studio e alla ricerca scientifica più che all ...
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Giurista e uomo politico (Palermo 1810 - ivi 1870). Prof. (dal 1841) di diritto penale all'univ. di Palermo, scrisse anche di economia professando idee liberiste. Arrestato dalla polizia borbonica alla [...] vigilia della rivoluzionedel1848, dopo la vittoria popolare fu deputato al parlamento siciliano. Esule, dopo il ritorno dei Borboni, dapprima a Genova (dove ricoprì la cattedra di diritto costituzionale) e quindi a Firenze, tornò nel 1860 a Palermo ...
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Patriota e uomo politico italiano (Secondigliano, Napoli, 1822 - Roma 1901); partecipò alla rivoluzionedel1848 a Napoli e quindi alla difesa di Roma e di Venezia (1849). Nel 1860 fu dei Mille, e nel [...] 1866 partecipò alla campagna del Trentino. Dal 1865 al 1880 fu deputato della sinistra. ...
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Uomo politico francese (Digione 1788 - Saint Louis, Missouri, 1857); avvocato, dal 1818 per breve tempo amministratore del Journal de jurisprudence, aderì, nelle vendite carbonare, alla corrente del La [...] R. Owen, passò a bandire il nuovo verbo (Voyage en Icarie, 1840) e, alla vigilia della rivoluzionedel1848, salpò con numerosi seguaci "Icariani" alla volta del Texas per fondarvi una colonia modello, basata sull'assoluta comunione dei beni e ...
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Uomo politico (Parigi 1805 - ivi 1881). Diplomatico, eletto deputato nel 1842 si schierò all'opposizione. Dopo la rivoluzionedel1848 fu membro della Costituente; ministro degli Esteri nel primo gabinetto [...] al genn. 1851, ministro degli Esteri per pochi giorni nel genn. 1851, senatore dopo il colpo di stato del 2 dic., diresse la politica estera del Secondo Impero in due riprese (luglio 1852 - apr. 1855; ott. 1862 - sett. 1866): la prima volta, nella ...
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Poeta francese (Saint-Paul, La Réunion, 1818 - Voisins, Louveciennes, 1894). Lasciata l'isola della Riunione nel 1845, si stabilì a Parigi, dove fu tra i seguaci del fourierismo. Dopo il fallimento della [...] rivoluzionedel1848, abbandonò la politica. I Poèmes antiques (1853) e i Poèmes barbares (1862) lo posero a capo della scuola poetica che fu poi denominata parnassiana. Seguirono i Poèmes tragiques (1884), e versioni in francese dei poemi omerici, ...
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primavera dei popoli
loc. s.le f. 1. Denominazione, nata in ambienti mazziniani, dell’insieme dei moti rivoluzionari scoppiati in Europa tra il gennaio del 1848 e la primavera del 1849. 2. Per estensione, ogni moto di ribellione popolare contro...
Biedermeier
‹bìidërmaiër› s. neutro, ted. [dal nome di un personaggio fittizio inventato dai poeti A. Kussmaul e L. Eichrodt tra il 1815 e il 1848, per indicare un bravo Tizio qualsiasi (bieder significa infatti «onesto, dabbene», ma anche...