Nell’uso scientifico, per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il relativo moto.
Nell’uso figurato, mutamento radicale di un ordine statuale e sociale, nei [...] fu quella che portò i Paesi Bassi a ottenere l’indipendenza dalla Spagna (1566-81). A essa seguirono le due rivoluzioniinglesi del 17° sec. (1628-60 e 1688-89) che segnarono la fine dell’assolutismo monarchico in Inghilterra. Di grande significato ...
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Per I. si intende sia l’età della storia d’Europa compresa tra la conclusione delle guerre di religione del 17° sec. o la rivoluzioneinglese del 1688 da un lato e la Rivoluzione francese del 1789 dall’altro, [...] di eterodossi, dissenzienti e increduli. All’indomani della rivoluzione del 1688, si richiamarono a J. Locke i vivace movimento di opinione a favore di un trapianto delle libertà inglesi, che non avrebbe cessato di diffondersi in Europa in tutto ...
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Assemblea rappresentativa del Regno d'Inghilterra, nata dall'evoluzione del Consiglio del re e delle corti feudali. Fu convocato per la prima volta nel 1264, dopo che la Magna charta (1215) aveva sancito [...] trasformazioni nel 17° sec., quando dal conflitto tra le due entità politiche scaturì un nuovo assetto di poteri (cd. rivoluzioneinglese, o rivoluzione puritana, 1642-49). Le tensioni scoppiarono sotto Carlo I (1625-49) che convocò il P.i. per l ...
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Religione
Seguaci della Chiesa monofisita di Siria fondata da Giacobbe Baradeo (siriaco Ya‛qōb Būrde‛ānā; m. 578), vescovo d’Edessa; la denominazione da loro adottata è Siri ortodossi. Seguono il monofisismo [...] consistenza e sopravvivono ancora in gruppi isolati (il patriarca risiede a Damasco).
Storia
Nome con cui furono indicati, dopo la rivoluzioneinglese del 1688-89 e l’ascesa al trono di Guglielmo III d’Orange, i sostenitori del re deposto Giacomo II ...
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Ammiraglio e generale inglese (Praga 1619 - Londra 1682), figlio terzogenito di Federico V di Boemia elettore palatino e di Elisabetta Stuart. Trascorse la giovinezza in Olanda, dove la famiglia era stata [...] prigioniero dagli Imperiali (1638) e liberato nel 1641. Tornato nello stesso anno in Inghilterra allo scoppio della rivoluzioneinglese e ricevuto da Carlo I il comando della cavalleria, riportò una serie di brillanti successi: prese Bristol (1643 ...
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Fautori del movimento politico-religioso attivo in Inghilterra durante la prima rivoluzioneinglese. I l. («livellatori»), sorti nell’esercito parlamentare ribelle a re Carlo I (1645-46), ebbero la loro [...] base sociale tra i soldati comuni (contadini e piccola borghesia), contrapposti ai loro ufficiali originari della media borghesia. Nel 1647 la guida del movimento fu assunta dagli agitators, rappresentanti ...
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Ammiraglio inglese (n. 1647 - m. 1716). Dal 1680 al 1683 ebbe un comando nel Mediterraneo. Venuto in urto con Giacomo II, passò a Guglielmo d'Orange. Dopo la seconda rivoluzioneinglese (1688), fu nominato [...] primo lord dell'Ammiragliato e comandante in capo della flotta della Manica e del Mare del Nord. Nel 1689 fu creato conte e l'anno dopo, nella Manica, al comando di una squadra di 56 unità, dovette far ...
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livellatóri (ingl. levellers) Membri del movimento politico-religioso di orientamento repubblicano nato (1646-47) durante la rivoluzioneinglese nelle file dell'esercito parlamentare (➔ levellers). ...
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(XI, p. 29; App. II, I, p. 667; IV, I, p. 507)
Dopo la conferenza di Berlino di 29 partiti comunisti europei del giugno 1976 divennero sempre più evidenti le difficoltà che incontrava a farsi strada la [...] Mao'' va segnalato che i Partiti comunisti spagnolo, francese, inglese e italiano avevano ripreso in quel periodo le relazioni col guardava ancora ai mutamenti in corso come a una ''rivoluzione democratica'' diretta non già a colpire, ma a difendere ...
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rivoluzione
rivoluzióne s. f. [dal lat. tardo revolutio -onis «rivolgimento, ritorno», der. di revolvĕre: v. rivolgere]. – 1. Nell’uso scient., per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il relativo...
Englog
s. m. inv. L’inglese modificato e semplificato dal contatto con la lingua tagalog, molto diffusa nella Repubblica delle Filippine. ◆ Chi apprende a parlare in inglese non assorbe passivamente la lingua, ma la trasforma. Nuove forme...