EINAUDI, Luigi
Riccardo Faucci
Nacque a Carrù (Cuneo) il 24 marzo 1874, da Lorenzo, ricevitore delle imposte di quel Comune, e da Placida Fracchia. Nel 1888, morto prematuramente Lorenzo, la vedova [...] storia economica, con Earl J. Hamilton sul significato della "rivoluzione dei prezzi" nel XVI sec., e vi affrontò la della Camera.
In effetti anche l'E., come molti liberali prefascisti, era favorevole a un premio di maggioranza che assicurasse ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Piero Sraffa
Alessandro Roncaglia
Piero Sraffa non è solo uno dei maggiori economisti del 20° sec., ma è anche un importante protagonista della cultura filosofica e politica. I suoi contributi teorici [...] 11, pp. 694-95 (rist. in Id., Saggi, a cura di P. Garegnani, Bologna 1986, pp. 239-44).
Opinioni, «La rivoluzioneliberale», 16 ottobre 1923, 31, p. 128.
Obituary. Maffeo Pantaleoni, «Economic journal», 1924, 34, pp. 648-53.
Sulle relazioni fra costo ...
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ALBERTINI, Luigi
Gaspare De Caro
Nacque ad Ancona il 19 ott. 1871 da Augusta Monchi e da Leonardo, ricco e influente banchiere, costruttore e armatore. Tra il 1881 e il 1889 compì gli studi ginnasiali [...] in Nuova Antologia, LXXXI (1946), pp. 395-407. Importanti giudizi di A. Gramsci in Borghesia ed emigrazione, in Antologia della Rivoluzioneliberale, a cura di N. Valeri, Torino 1948, pp. 453-456 (discorso parlamentare del 18/5/1925), Il Risorgimento ...
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LUZZATTO, Gino
Paola Lanaro
Nacque il 9 genn. 1878 a Padova, ultimo dei cinque figli di Giuseppe, goriziano, e di Amalia Salom, veneziana.
Manifestò un precoce interesse per la storia trascorrendo parte [...] in molti altri giornali e riviste (Critica sociale, Il Resto del carlino, La Critica politica, Il Secolo, La Rivoluzioneliberale), il L. riprese a trattare di economia e in particolare riprendendo la sua campagna antiprotezionista e denunciando come ...
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CARANO DONVITO, Giovanni
Francesco Di Battista
Nacque a Gioia del Colle (Bari) il 30 giugno 1873 dal notaio Francesco Carano, discreto proprietario terriero di Palagiano, presso Taranto, e da Carmela [...] sull'economia meridionale (Riflessioni sullamoneta, in La Riforma soc., XXXV [1924], pp. 262-69; Banche e "banchismo", in La Rivoluzioneliberale, IV [1925], p. 38; L'inflazione e il Mezzogiorno, in Giornale degli economisti, LXVI [1926], pp. 216-27 ...
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Rivoluzione industriale
Pat Hudson
di Pat Hudson
Rivoluzione industriale
Le prime interpretazioni
L'espressione 'rivoluzione industriale', introdotta per la prima volta a quanto sembra da alcuni commentatori [...] corrente del ruolo dello Stato nella rivoluzione industriale inglese, un intervento ridotto al minimo e la politica del laissez-faire crearono le condizioni favorevoli per il mutamento economico. La tradizione liberale britannica ha sempre messo in ...
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In senso ampio, sistema imperniato sulla libertà del mercato, in cui lo Stato si limita a garantire con norme giuridiche la libertà economica e a provvedere soltanto ai bisogni della collettività che non [...] importazioni di derrate alimentari da paesi lontani e la rivoluzione dei mezzi di trasporto ebbero mostrato l’utilità di senza confronti.
Dal l. al neoliberismo
Fondamentalmente liberale rimase in complesso il sistema economico fino alla vigilia ...
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Dottrina politico-sociale che realizza il principio della collaborazione tra le classi e le categorie sociali. Si distinguono due concezioni del c.: quello cattolico (R.-C-H. La Tour du Pin ed E. Villeneuve [...] fonte di ispirazione per movimenti di estrema destra.
Il c. cattolico, nato in opposizione alla società liberale scaturita dalla rivoluzione industriale, fu alla base della dottrina sociale cattolica della seconda metà dell’Ottocento che trovò la ...
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Industriale, scrittore e uomo politico tedesco (Berlino 1867 - ivi 1922), figlio di Emil. Di famiglia ebraica, dal 1915 fu presidente della società AEG. Intellettuale d'ispirazione liberale, pur contrario [...] . Su queste premesse si fonda Die neue Wirtschaft (1918), in cui R. propose una interpretazione della guerra come rivoluzione sociale, formulò l'idea di un'economia regolata, al di là del capitalismo e del socialismo tradizionali (organizzazione dell ...
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STATI UNITI
Costantino Caldo
Giorgio Gomel
Tiziano Bonazzi
Hermann W. Haller
Biancamaria Tedeschini Lalli-Valerio Massimo De Angelis
Marcia E. Vetrocq
Franca Bossalino
Nicola Balata
Gian Luigi [...] cui fin dal New Deal si erano retti la politica liberal e il welfare state.
Questa serie di trasformazioni rese norme che regolavano importanti settori industriali. Significativo in questa rivoluzione diretta a rafforzare il mercato contro lo stato fu ...
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socialismo
s. m. [der. di sociale, sul modello dell’ingl. socialism e del fr. socialisme]. – 1. a. In senso generale, concezione della società che propugna la soppressione di ogni privilegio e mira a instaurare la piena uguaglianza dei suoi...
intelligencija
〈int’il’iġi̯ènziië〉 s. f., russo [dal lat. intelligentia «intelligenza»]. – Categoria politico-sociale, tipica della Russia dai primi del sec. 19° sino alla rivoluzione d’ottobre (1917), formata da elementi colti, da letterati...