rivoluzionepermanente
Il predicato «permanente» applicato alla rivoluzione si trova già in scritti di K. Marx del 1844 (Zur Judenfrage), di P.-J. Proudhon del 1848 (Toast à la Révolution), di F.J. Stahl [...] di r.p. (in Bilanci e prospettive; poi approfondito nelle Lezioni dell’ottobre, del 1924, e ne La rivoluzionepermanente, del 1930), facendone la bandiera del movimento operaio internazionalista, lo riveste di significati alquanto diversi, che furono ...
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Nell’uso scientifico, per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il relativo moto.
Nell’uso figurato, mutamento radicale di un ordine statuale e sociale, nei [...]
La storia degli ultimi 5 secoli è stata costellata da molteplici rivoluzioni. La prima fu quella che portò i Paesi Bassi a ottenere ma di incarnare esso stesso un principio di r. permanente, basato su un flusso continuo di mobilitazione sociale e ...
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Pseudonimo del rivoluzionario e uomo politico russo Lejba Bronštein (Janovka, Cherson, 1879 - Coyoacán, Città di Messico, 1940). Durante la rivoluzione del 1905 presiedette il soviet di San Pietroburgo [...] in urto con Stalin, assertore della strategia del 'socialismo in un solo paese', cui T. oppose quella della 'rivoluzionepermanente'. Espulso dal partito (1927) e costretto a lasciare l'URSS, fu aspro critico dello stalinismo e tentò di organizzare ...
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STATI UNITI (XXXII, p. 523; App. I, p. 1019; II, 11, p. 889; III, 11, p. 821)
Pasquale Coppola
Rainer S. Masera
Enzo Tagliacozzo
Biancamaria Tedeschini Lalli
Mario Manieri Elia
Rosalba Zuccaro
L'ordinamento [...] dei propri petali. E attraverso la metafora, appunto, la poesia diviene anche correlativo della democrazia in rivoluzionepermanente.
Tuttavia l'indicare delle tendenze non esime, come si vedrà, da ulteriori distinzioni. L'eccezionalità, drammaticità ...
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KARDELJ, Edvard
Domenico Caccamo
Uomo politico iugoslavo, nato a Lubiana il 27 gennaio 1910 da famiglia operaia. Entrato nel Partito comunista iugoslavo (1928), imprigionato per la sua attività politica, [...] del XX congresso del PCUS, ha identificato la posizione dei teorici cinesi con quella dei trockisti, fautori della rivoluzionepermanente mondiale; ha difeso la coesistenza pacifica e la dottrina del socialismo in un solo paese, affermando che la ...
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totalitarismo Sistema politico autoritario, in cui tutti i poteri sono concentrati in un partito unico, nel suo capo o in un ristretto gruppo dirigente, che tende a dominare l’intera società grazie al [...] prevede la preminenza del partito unico sullo Stato; un radicale antipluralismo politico e sociale; l’ideologia della «rivoluzionepermanente» e del «nemico oggettivo» per tenere alta la mobilitazione del consenso di massa; l’impiego massiccio delle ...
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Denominazione abbreviata di organizzazioni politiche, costituitesi a partire dalla seconda metà del 19° sec., formate da movimenti e partiti operai, socialisti, comunisti, associati sul piano internazionale.
Prima [...] I., giudicata asservita alla politica estera dell’URSS staliniana, intese riproporre un programma comunista e rivoluzionario ispirato ai principi internazionalisti della ‘rivoluzionepermanente’. Lacerata da dissidi interni, subì poi molte scissioni. ...
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L'interpretazione del marxismo-leninismo propria di Stalin, che, in contrapposizione alla teoria della rivoluzionepermanente, affermò il principio dell'autosufficienza della rivoluzione russa, e la corrispondente [...] prassi politica, adottata dallo stesso Stalin a partire dalla fine degli anni Venti, con lo scopo di promuovere l'industrializzazione del paese e la modernizzazione del suo sistema produttivo, ritenute ...
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URSS Sigla dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (russo SSSR, Sojuz Sovetskich Socialističeskich Respublik), Stato federale esteso in territori di solito attribuiti in parte all’Europa orientale [...] URSS entrò nella Società delle Nazioni come membro permanente del Consiglio. Nel 1935 la Terza Internazionale promosse da presidente dell’URSS.
Letteratura
La letteratura della rivoluzione
La rivoluzione del 1917 segna un momento di rottura radicale ...
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(XI, p. 29; App. II, I, p. 667; IV, I, p. 507)
Dopo la conferenza di Berlino di 29 partiti comunisti europei del giugno 1976 divennero sempre più evidenti le difficoltà che incontrava a farsi strada la [...] al movimento comunista internazionale come a un dato reale e permanente, si prendeva però atto del fatto che le diversità Mosca si guardava ancora ai mutamenti in corso come a una ''rivoluzione democratica'' diretta non già a colpire, ma a difendere e ...
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rivoluzione
rivoluzióne s. f. [dal lat. tardo revolutio -onis «rivolgimento, ritorno», der. di revolvĕre: v. rivolgere]. – 1. Nell’uso scient., per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il relativo...
stalinismo
s. m. – 1. L’interpretazione del marxismo-leninismo propria di Stalin (v. la voce prec.), che, in contrapp. alla teoria della rivoluzione permanente, affermò il principio dell’autosufficienza della rivoluzione russa, e la corrispondente...