tempo
Cesare Vasoli
D. usa questo termine in molte occorrenze e diversi sensi, alcuni dei quali propri del linguaggio comune e privi d'intenzioni filosofiche e dottrinali. Ma propone anche una definizione [...] , di concezioni molto correnti nella cultura filosofica scolastica dell'età di D., legate alla precisa ‛ radici '), quando enumera le conseguenze di un'ipotetica soppressione della sua rivoluzione diurna. Com'è detto in Cv II XIV 17, in questo caso ...
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Croce e Adolfo Omodeo: l’altro autore della «Critica»
Marcello Mustè
Dal 1928, quando apparve una sua recensione («La Critica», 26, pp. 355-60) al libro di Luigi Russo, uscito lo stesso anno, su Francesco [...] 279) per la confusione che andava delineandosi tra la riforma scolastica e la retorica del regime, e continuò a segnare una , che aveva accompagnato la storia europea fin dalla grande rivoluzione del 1789: insistevano, insomma, sul nodo del rapporto ...
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Gentile, il modernismo e la religione
Fulvio De Giorgi
Gentile teologo politico
In una sola occasione Gentile ci ha lasciato due redazioni di un suo scritto ed è il caso della conferenza La mia religione, [...] cristiano (e, a modo suo, cattolico).
Una fede, una scolastica, una Chiesa
In realtà, proprio perché si poneva come filosofia religiosa che non distingue la teoria dalla pratica; rivoluzione come movimento spirituale che si fa Stato (Politica e ...
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GASPARRI, Pietro
Carlo Fantappiè
Romeo Astorri
Nacque il 5 maggio 1852 da Bernardino e da Giovanna Silj, ambedue possidenti, a Capovallazza, allora comune di Visso, oggi di Ussita, in provincia di [...] a un ordine logico che, sul modello della teologia scolastica, gli permetteva sia di presentare la complessa e una valutazione non completamente negativa delle conseguenze della rivoluzione del febbraio 1917. La valutazione riguardava anche la ...
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Gentile e l’Istituto della Enciclopedia Italiana
Cecilia Castellani
Gentile organizzatore di cultura del fascismo
Dei molti istituti ideati, presieduti, riformati da Giovanni Gentile a partire dal [...] Legò il suo nome alla realizzazione di due opere: la riforma scolastica e la prima grande Enciclopedia Italiana, la cui esigenza e gestazione 1, pp. 79-95.
A. Cavaterra, La rivoluzione culturale di Giovanni Gentile. La nascita della Enciclopedia ...
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La formula di Heer dell’era costantiniana (1949-1953)
Il cristianesimo in mezzo al tempo e all’eternità
Gianmaria Zamagni
Nella primavera del 1953 lo storico delle idee austriaco Friedrich Heer pubblica [...] compreso come sviluppo interno del cristianesimo, e a partire non dalla Riforma, dalla Rivoluzione francese o dall’Ottocento, ma proprio dalla Scolastica. Tale movimento chiama in causa quattro fattori: la disgregazione del monachesimo; la formazione ...
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Gentile, Heidegger, la tecnica
Gennaro Imbriano
Le filosofie di Giovanni Gentile e di Martin Heidegger riposano, apparentemente, su presupposti persino incomparabili. Laddove Gentile recupera l’istanza [...] se si usa la prudenza di non ridurla a una scolastica opposizione tra presunte filosofie della storia. Il pensiero di filosofia italiana, Bologna 1959, 19672.
A. Del Noce, Il suicidio della rivoluzione, Milano 1978, pp. 5-17, 121-98.
C. Alunni, ...
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Gentile e Mussolini
Alessandra Tarquini
Gentile ministro della Pubblica Istruzione
Gentile giurò fedeltà al re Vittorio Emanuele III, come ministro della Pubblica Istruzione, il 31 ottobre 1922. Fino [...] e l’esame di Stato al termine di ciascun ciclo scolastico.
In realtà, la riforma Gentile modificò tutti i gradi e degli italiani, il partito, che custodiva il mito della rivoluzione fascista e rivendicava il proprio ruolo di artefice della conquista ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Giusto prezzo
Oreste Bazzichi
In queste pagine verrà individuato il substrato etico-economico a cui i pensatori medioevali e tardomedioevali hanno attinto per formulare, con una certa organicità, le [...] trad. it. 1° vol, 1959, p. 103). Nell’evoluzione del pensiero scolastico sull’economia, egli distingue tre periodi: il primo, che va dal 9° un mercato all’altro: sono tutti segni di una ‘rivoluzione’ socioculturale, di nuove concezioni di vita e di ...
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ANTONINO Pierozzi, santo
Arnaldo D'Addario
Figlio di ser Niccolò e della seconda moglie di lui Tommasa di Cenni di Nuccio, nacque a Firenze, nel 1389. Il Morçay (S. Antonin..., Paris 1914, p. 13, n. [...] Statuti così come erano stati giurati, condannava di fatto la rivoluzione politica che si voleva operare. Né disarmò dinanzi alle minacce stessa.
Rispetto alla tradizionale e copiosissima letteratura scolastica sull'argomento, la posizione di A. non ...
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classe
s. f. [dal lat. classis, di origine incerta]. – 1. Ciascuna delle cinque categorie in cui fu divisa, in base al patrimonio fondiario, la cittadinanza di Roma, nell’ordinamento timocratico introdottovi, secondo la tradizione, da Servio...
fascio
fàscio s. m. [lat. fascis]. – 1. a. Quantità più o meno grande di oggetti della stessa natura, per lo più di forma allungata (come legna, spighe, erbe, ecc.), riuniti e spesso legati insieme, di peso tale da poter essere portati a braccia...