Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] Stati Uniti d’America.
L’alleanza franco-spagnola si spezzò con la Rivoluzione francese; dopo un primo periodo di aperte ostilità, chiuse dalla pace di dinanzi al nuovo teologismo d’ispirazione scolastica, con propaggini fino alla produzione teatrale ...
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Stato dell’Africa nord-orientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai). Il nome deriva da quello dell’antica città di Menfi, [...] forma di profezie pronunciate da un savio alla corte del re Snefru, la rivoluzione e la quiete che le succederà per merito di un re in cui tutta una ricca fioritura di letteratura più strettamente scolastica. Molto in voga sono i modelli di perfetto ...
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L’atto e l’effetto del muoversi, cioè dello spostarsi di un corpo da una posizione o configurazione a un’altra; si contrappone a quiete ed è sinonimo di movimento, a cui in genere è preferito nel linguaggio [...] vari pianeti a percorrere le rispettive orbite (periodi di rivoluzione) sono proporzionali ai cubi dei semiassi maggiori delle orbite la realtà tende. Tale concezione passò poi nella teologia Scolastica.
Fisica
Lo studio, cinematico o dinamico, di un ...
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LA PENNA, Antonio
Leopoldo Gamberale
Filologo classico, nato a Bisaccia (Avellino) il 9 gennaio 1925. Dopo gli studi universitari alla Scuola Normale Superiore di Pisa (1941-45), è stato borsista a [...] in questo senso gli studi su Sallustio (Sallustio e la rivoluzione romana, 1968), Orazio (Orazio e l'ideologia del iv, 1989 e ii, 3, 1992. Da ricordare un suo commento scolastico a Orazio (antologico), più volte ristampato.
Bibl.: Un'ampia selezione ...
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Semantica
Tullio De Mauro
*La voce enciclopedica Semantica è stata ripubblicata da Treccani Libri con il titolo Il valore delle parole, arricchita e aggiornata da un contributo di Stefano Gensini.
sommario: [...] intellettuale, di là di particolari specializzazioni, e proponibili in vocabolari scolastici o a uso, appunto, delle persone colte. Anzi, per in fine, i fatti dell'età bizantina o della Rivoluzione d'ottobre ‛furono quelli che furono'. C'è in ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] ha argomentato che, a causa della precarietà delle strutture scolastiche dell’epoca, «un reale contatto con la lingua comune ) testimoniano un’evoluzione ancora lontana dalla vera e propria rivoluzione che si consumerà con Otello e Falstaff e con l ...
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SCRITTURA
Guglielmo Cavallo e Jack R. Goody
Storia della scrittura
di Guglielmo Cavallo
Introduzione
La scrittura può essere definita un sistema organizzato di simboli figurati o astratti (pittogrammi, [...] quale può desumersi indirettamente anche da forme di istruzione scolastica. In particolare nella polis, che nella sua esemplarità dal tardo XV secolo e fino alla Rivoluzione francese e all'alba della rivoluzione industriale, è segnata all'inizio non ...
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Raffaele Simone
Lingue
E glòssama e’ fonì, fonì manechò (in griko, «La nostra lingua è voce, voce soltanto»)
Lingue minacciate
di Raffaele Simone
20 febbraio
Alla vigilia della giornata internazionale [...] la nobiltà e l’alta borghesia russa parlarono francese fino alla Rivoluzione, allo scopo di distinguersi dai ceti di cultura modesta. Quest e il cui apprendimento rientrano nella formazione scolastica o nella prassi di ceti professionali ed ...
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Si assumono come riferimenti cronologici simbolici di questa voce il 1211, anno del primo documento fiorentino conservato, e il 1375, anno della morte di Boccaccio.
Il Duecento è il secolo nel quale il [...] dei mercanti che il volgare ha una prima collocazione scolastica (➔ mercanti e lingua): mentre nell’insegnamento tradizionale si di una nuova poesia Guido Guinizelli, la vera rivoluzione linguistica è quella di Cavalcanti, subito affiancato da ...
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La norma linguistica può essere definita «come un insieme di regole, che riguardano tutti i livelli della lingua (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, testualità), accettato da una comunità di parlanti [...] onda del ➔ purismo. Dopo l’Unità, l’insegnamento scolastico, pur se sensibile, almeno inizialmente, alle idee di Manzoni 1a ed. 1963).
Eisenstein, Elisabeth L. (1986), La rivoluzione inavvertita. La stampa come fattore di mutamento, Bologna, il Mulino ...
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classe
s. f. [dal lat. classis, di origine incerta]. – 1. Ciascuna delle cinque categorie in cui fu divisa, in base al patrimonio fondiario, la cittadinanza di Roma, nell’ordinamento timocratico introdottovi, secondo la tradizione, da Servio...
fascio
fàscio s. m. [lat. fascis]. – 1. a. Quantità più o meno grande di oggetti della stessa natura, per lo più di forma allungata (come legna, spighe, erbe, ecc.), riuniti e spesso legati insieme, di peso tale da poter essere portati a braccia...