DE SANCTIS, Gaetano
Piero Treves
Terzogenito d'Ignazio e di Maria Orlandini, nacque a Roma il 15 ott. 1870, in una famiglia che aveva rifiutato di riconoscere, e fu costante nel non volere mai riconoscere, [...] un'esplorazione preventiva del territorio ai fini d'una permanente occupazione italiana (la quale in effetti seguì fra Pareti, i due suoi scritti più memorabili, Dopoguerra antico e Rivoluzione e reazione nell'età dei Gracchi (Scritti minori, IV, pp ...
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DOLFI, Giuseppe
Marcello Ralli
Nato a Firenze il 3 maggio 1818, ultimo di tre fratelli, da Valentino e da Annunziata Galvani, subì dapprima l'influsso della madre religiosissima, che avrebbe voluto [...] un incontrastato prestigio. Il D., che ne fu permanentemente anima e tutore, vide così consolidata attorno a X (1964), pp. 201-217; A. Silvestrini, G. D.: un capopopolo nella rivoluzione dei signori, ibid., XV (1967), 21, pp. 221-232; G. Spadolini, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Cesare Beccaria
Philippe Audegean
A Cesare Beccaria si devono i concetti fondamentali del diritto penale moderno. La filosofia, nelle sue mani, fu uno straordinario strumento di lotta politica, che [...]
In secondo luogo, lo stesso principio prescrive uno sforzo permanente per mitigare le pene. Il dolore del reo è vol., L’Italia dei lumi (1764-1790), t. 1, La rivoluzione di Corsica. Le grandi carestie degli anni sessanta. La Lombardia delle riforme ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Coluccio Salutati e Leonardo Bruni
James Hankins
Coluccio Salutati e Leonardo Bruni non furono filosofi di formazione universitaria bensì pubblici funzionari al servizio della città-Stato di Firenze [...] spirale delle guerre civili. Un tirannicidio che porta alla rivoluzione non potrà mai essere considerato un’azione prudente, visto spese, una cospicua guarnigione che ne rendesse più sicura la permanenza fra le mura pisane.
Anche in virtù del fatto ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Benedetto Croce
Claudio Cesa
Nella storia culturale italiana del Novecento, Benedetto Croce non ha nessuno che gli stia accanto, perché nessuno, e per un così lungo periodo, ha coltivato contemporaneamente [...] coscienza Croce vedeva, anche, la confluenza delle principali «rivoluzioni» dell’età moderna, Rinascimento, Illuminismo, Romanticismo; e mettere insieme un buon numero di passi comprovanti la permanenza, in lui, di quasi tutti i suoi convincimenti ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Leonardo da Vinci
Fabio Frosini
Carlo Vecce
Leonardo da Vinci è sicuramente una delle figure più rappresentative del Rinascimento, di cui incarna l’aspirazione di conoscenza del reale per mezzo della [...] al naturale processo del tempo, bloccando e così rendendo «permanente» la sua bellezza. Analogamente, nel caso del paragone con allo sviluppo del progresso tecnologico moderno tra rivoluzione industriale e positivismo, favorendo quindi l’avvento ...
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CARACCIOLO, Domenico
Antonello Scibilia
Nacque il 2 ott. 1715 a Malpartida de la Serena, in Spagna, dove suo padre Tommaso, marchese di Villamarina e Capriglia, era tenente colonnello in un reggimento [...] e soprattutto perché obiettivamente lo stato di crisi permanente dell'economia siciliana non permetteva di edificare su sottrasse alle dure prove che, con lo scoppio della Rivoluzione, attendevano riformatori più giovani di lui, come il Caramanico ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Vincenzo Gioberti
Marcello Mustè
Fin dall’inizio l’opera di Gioberti appare indirizzata alla ricerca del punto di intersezione tra una metafisica concreta e un pensiero politico capace di guidare il [...] il confronto con la filosofia di Rosmini rimase un tema permanente nella meditazione giobertiana, che conobbe, per altro, momenti atto di una rivoluzione incominciata quattro o cinque secoli addietro e non ancora compiuta; rivoluzione che io chiamerei ...
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BON COMPAGNI (Bon-Compagni, Boncompagni) di Mombello, Carlo
Francesco Traniello
Nacque a Torino il 25 luglio 1804. Il padre, Ludovico, fu dal 1809 al 1814 procuratore generale per il dipartimento dell'Arno, [...] si attirò l'inimicizia dei futuri membri della Permanente che l'accusarono di aver tenuto a scuola pedagogica nazionale, Torino 1885, pp. 54-74; B. Manzone, Cavour e B.nella rivoluzione toscana del 1859, in Il Risorg. ital., II (1909), pp. 199-231; A ...
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CAMBRAY DIGNY, Luigi Guglielmo de
Raffaele Romanelli
Nacque a Firenze il 7 apr. 1820, unico figlio del conte Luigi e di Marianna Nencini. Avviato dal padre architetto agli studi tecnici, e condotto [...] si ricercava l'appoggio, il Terzo partito e la Permanente di G. Ponza di San Martino, notoriamente favorevoli a moderati. Per il periodo risorgimentale cfr. A. Gori, Storia della rivoluzione ital. durante il periodo delle riforme (1846-14 marzo 1848), ...
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rivoluzione
rivoluzióne s. f. [dal lat. tardo revolutio -onis «rivolgimento, ritorno», der. di revolvĕre: v. rivolgere]. – 1. Nell’uso scient., per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il relativo...
stalinismo
s. m. – 1. L’interpretazione del marxismo-leninismo propria di Stalin (v. la voce prec.), che, in contrapp. alla teoria della rivoluzione permanente, affermò il principio dell’autosufficienza della rivoluzione russa, e la corrispondente...