Storico e uomo politico inglese (Rothley Temple, Leicestershire, 1838 - Wallington, Northumberland, 1928). Trascorsa parte della giovinezza nelle Indie, tornato in patria entrò alla camera dei Comuni (1868-97); [...] and letters of lord Macaulay (1876); scrisse anche su Fox: The early history of Ch. J. Fox (1880). Importante è l'opera sulla rivoluzioneamericana: The American revolution (4 voll., 1899-1907), conclusa con George III and Ch. Fox (2 voll., 1912-14). ...
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Diritto
Potere originario e indipendente da ogni altro potere.
S. dello Stato
Intesa come qualità giuridica esclusivamente pertinente all’imperium dello Stato, la s. è concetto moderno e che solo allo [...] esse si fondarono poi i principi della Dichiarazione dei diritti e della Costituzione degli Stati Uniti d’America. La rivoluzioneamericana ebbe grande ripercussione in Francia, dove la filosofia politica del 18° sec. si era ispirata a questi stessi ...
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Uomo politico britannico (Hayes, Kent, 1759 - Putney, Londra, 1806). Secondogenito del grande statista, continuò le tradizioni del padre come parlamentare e statista di prim'ordine e come campione della [...] quand'era appena ventiquattrenne. Avviò riforme economiche e finanziarie per controbilanciare le perdite causate dalla Rivoluzioneamericana e promuovere l'incipiente sviluppo industriale. Fu l'artefice della coalizione europea contro la Francia ...
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Polemista politico (Thetford, Norfolk, 1737 - New York 1809). Raggiunta Filadelfia grazie all'interessamento di B. Franklin, dopo un avventuroso passato nella nativa Inghilterra, partecipò alla Rivoluzione [...] , e la successiva pubblicazione di The American crisis (1776-85), una serie di opuscoli sul ruolo internazionale degli Stati Uniti, ne fecero una delle figure più in vista del periodo della rivoluzione. Delle sue radicate convinzioni illuministe e ...
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Uomo politico nordamericano (Stratford, Virginia, 1732 - Chantilly, Virginia, 1794), ebbe parte eminente nella Rivoluzioneamericana. Membro della Camera bassa della Virginia (1758-75), sostenne principî [...] liberali e antischiavisti e fu contrario alla legge sul bollo (1765). Nel marzo 1773, con P. Henry e T. Jefferson, propose che si istituissero comitati di corrispondenza tra le varie colonie inglesi. Delegato ...
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Tennessee Stato federato degli USA (109.152 km2 con 6.296.254 ab. nel 2009); capitale Nashville. Il territorio, compreso interamente nel bacino del Mississippi, presenta notevole varietà morfologica. Procedendo [...] Corona britannica i loro diritti. Qualche anno dopo cominciò una costante corrente d’immigrazione. Allo scoppio della rivoluzioneamericana gli abitanti ottennero l’annessione del territorio alla Carolina del Nord, con il nome di Washington District ...
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Storico scozzese (Borthwick, Midlothian, 1721 - Edimburgo 1793). R. è, con Hume e Gibbon, uno dei tre grandi storici inglesi del sec. 18º. Discepolo di Voltaire, ne mutuò la visione cosmopolita, abbandonando [...] Nel 1777 pubblicò il primo volume della History of America. Erano gli anni difficili che precedettero lo scoppio della rivoluzioneamericana, e R. non volle pubblicare la seconda parte del lavoro relativa a questioni allora agitatamente discusse (fu ...
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Nobile famiglia inglese la cui fortuna ha inizio con George Calvert (Kipling, Yorkshire, 1580 circa - Londra 1632), che nel 1619 divenne segretario di stato. Egli assistette Giacomo I nei suoi scritti [...] (6º) e Frederick (1731-1771), 7º lord, che non lasciò eredi legittimi. I diritti di proprietà sul Maryland, trasferiti da Frederick a un fanciullo, Henry Harford, quattro anni più tardi vennero annullati dallo scoppio della Rivoluzioneamericana. ...
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Uomo politico (Talbot, Maryland, 1732 - Wilmington, Delaware, 1808). Autore di alcuni fra i più importanti documenti della Rivoluzioneamericana (la dichiarazione dei diritti approvata al Congresso dello [...] Stamp Act, le petizioni del Congresso continentale al re, ecc.), fu contro Samuel Adams il capo della tendenza moderata e conservatrice. Nelle note Letters from a Pennsylvanian farmer (1767-68), D. sostenne ...
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Poeta e uomo politico statunitense (Redding, Connecticut, 1754 - Zarnowiec, Polonia, 1812). Compose un lungo e ambizioso poema, The vision of Columbus (1787), che trasformò e ripubblicò (1807) col titolo [...] The Columbiad. Combatté nella rivoluzioneamericana. Fu in Europa, in Inghilterra e in Francia (1788-1805); amico di T. Paine, riuscì a far pubblicare The age of reason. Le qualità poetiche di B. sono mediocri: l'unico suo poema leggibile è Hasty ...
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rivoluzione
rivoluzióne s. f. [dal lat. tardo revolutio -onis «rivolgimento, ritorno», der. di revolvĕre: v. rivolgere]. – 1. Nell’uso scient., per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il relativo...
primavera dei popoli
loc. s.le f. 1. Denominazione, nata in ambienti mazziniani, dell’insieme dei moti rivoluzionari scoppiati in Europa tra il gennaio del 1848 e la primavera del 1849. 2. Per estensione, ogni moto di ribellione popolare contro...