Violenta sollevazione popolare contro comunità ebraiche, in particolare nella Russia zarista, ma anche in altre regioni dell’Europa orientale.
In Russia i p. («distruzione, devastazione»), iniziati a partire [...] religiosi. Il ministro V. von Pleve organizzò p. a Chişinău nel 1903; durante la guerra civile seguita alla rivoluzionebolscevica, grandi p. furono organizzati dagli eserciti ‘bianchi’ del generale A. Denikin nella Russia meridionale, e il fenomeno ...
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Figlia (n. Darmstadt 1872 - fucilata a Ekaterinenburg, notte 16-17 luglio 1918) del granduca d'Assia Luigi IV, sposò il 14 nov. 1894 il futuro zar Nicola II, convertendosi all'ortodossia e mutando il proprio [...] imponendogli i consigli di irresponsabili intriganti (celebre tra tutti Rasputin) e, nella prima guerra mondiale, favorendo indirettamente la Germania (congedo del Sazonov). Scoppiata la rivoluzionebolscevica, seguì le sorti di tutta la famiglia. ...
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Sistema convenzionale di divisione del tempo: l’intervallo base di tale divisione è di solito l’anno (c. annuale), la cui durata è fissata in modo che si discosti il meno possibile dalla durata media astronomica [...] soltanto nel 1752 (si passò dal 2 al 14 settembre) e la Russia soltanto nel 1918, subito dopo la vittoria della Rivoluzionebolscevica (si passò dal 31 gennaio al 14 febbraio). La Chiesa ortodossa usa tuttora in gran parte il calendario giuliano.
C ...
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Poeta, narratore e filosofo russo (Pietroburgo 1866 - Parigi 1941). Assieme alla moglie, la poetessa Zinaida Gippus, raccolse intorno a sé, nella sua casa di Pietroburgo, i seguaci delle nuove correnti [...] in principio all'autocrazia (lo zar era per lui l'unto del Signore), M. passò all'opposizione dopo la rivoluzione del 1905, ma, allarmato dalle correnti progressiste, piegò a destra e accolse la rivoluzionebolscevica come "regno dell'Anticristo". ...
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(lett. Rīga) Città capitale della Lettonia (637.089 ab. nel 2018), situata sulle rive della Dvina Occidentale (Daugava), presso la sua foce nel Golfo di Riga. Sulla sponda destra della Dvina si trova [...] polacco che durò fino al 1621, poi a quello svedese fino al 1710, quando passò alla Russia, sotto la quale rimase fino alla rivoluzionebolscevica e alla formazione della Lettonia indipendente (novembre 1918), di cui divenne capitale. Occupata dai ...
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Storico e pubblicista inglese (Londra 1892 - Cambridge 1982); delegato inglese alla conferenza della pace nel 1919, primo segretario al Foreign Office (1933-36), è stato docente di politica internazionale [...] cui primi 3 voll. sono apparsi tra il 1950 e il 1953 col titolo The bolshevik revolution, 1917-1923 (trad. it. La rivoluzionebolscevica, 1964); nel 1954 è apparso il vol. 4º, The interregnum, 1923-1924 (trad. it. La morte di Lenin, 1965); i voll. 5 ...
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Scrittore francese (Parigi 1881 - Sanary-sur-Mer, Var, 1969). Figlio di un pittore, visse per alcuni anni in Russia; tornato a Parigi nel 1903, frequentò i simbolisti, legandosi poi a G. Apollinaire, M. [...] personale gli stimoli delle avanguardie novecentesche (Poèmes, 1905; Les féeries, 1907; Le calumet, 1910; Prikaz, 1919, dedicato alla rivoluzionebolscevica; Le livre et la bouteille, 1920; Peindre, 1921; Le jour et la nuit, 1937; Les étoiles dans l ...
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Generale russo (Mosca 1862 - Cannes 1933); durante la prima guerra mondiale comandò le truppe russe contro i Turchi nel Caucaso. Rifugiatosi in Finlandia, dopo la rivoluzionebolscevica passò in Estonia, [...] dove organizzò le forze controrivoluzionarie, con l'aiuto inglese e francese, e realizzò un'offensiva che lo portò nei dintorni di Pietrogrado; fu però battuto dai bolscevichi ed emigrò in Francia (ott.-dic. 1919). ...
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Esponente e ideologo della socialdemocrazia tedesca (Praga 1854 - Amsterdam 1938). Fondò la rivista Neue Zeit (1883) e redasse il programma di Erfurt (1891), piattaforma ufficiale del Partito socialdemocratico [...] al revisionismo di E. Bernstein sia al radicalismo di R. Luxemburg, divenne esponente del centro del partito. Oppostosi alla rivoluzionebolscevica in Russia (1917) e sempre più isolato dalla vita politica, si ritirò a Vienna (1923), dove si dedicò ...
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Dottrina teorico-politica, consistente nell'interpretazione del marxismo elaborata da V.I. Lenin, il padre della Rivoluzionebolscevica (1917). Per Lenin la classe operaia era in grado di sviluppare una [...] coscienza soltanto sindacale, che la portava a battersi per obiettivi limitati e concreti che ne miglioravano la condizione sociale e ne spegnevano la spinta rivoluzionaria: la coscienza politica rivoluzionaria ...
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guardia1
guàrdia1 (ant. guarda) s. f. [der. di guardare]. – 1. a. L’atto del guardare, per custodia, vigilanza, protezione, conservazione di qualche cosa, come compito temporaneo o anche abituale: fare la g., fare buona g.; fare la g. ai campi,...
ottobre
ottóbre s. m. [lat. octōber -bris, agg., der. di octo «otto»]. – Decimo mese dell’anno nel calendario giuliano o gregoriano (l’ottavo nell’antico calendario romano, donde il nome): i primi, gli ultimi giorni d’o.; frutti che maturano...