GIACOBINISMO
Mona Ozouf e Massimo L. Salvadori
Giacobinismo
di Mona Ozouf
Introduzione
Il termine 'giacobino' è stato coniato nel corso della Rivoluzione francese, insieme a una gran quantità di vocaboli [...] , un'analisi comparativa tra il percorso della dittatura giacobina e quello della dittatura bolscevica, dettati entrambi dalla logica interna propria delle rivoluzioni popolari. Un vero e proprio controcanto rispetto al saggio di Mathiez fu il ...
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Stalinismo
Giuseppe Boffa
Definizione
Col termine 'stalinismo' si indica in genere quel particolare sviluppo della Rivoluzione russa e del movimento comunista, che da quella rivoluzione prese le mosse, [...] suoi sostenitori, lo stalinismo era solo lo sviluppo coerente, logico, persino ineluttabile dell'indirizzo che i bolscevichi avevano impresso alla Rivoluzione russa, e quindi dell'operato e del pensiero politico di Lenin. Si ammetteva che vi fossero ...
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movimento operaio e sindacale
L’espressione indica l’insieme delle forme di organizzazione, rappresentanza e tutela assunte dalla classe operaia a difesa delle proprie condizioni di lavoro e di vita [...] nella terza Internazionale fondata a Mosca nel 1919, a creare nel Paese un clima di panico per una rivoluzione di tipo bolscevico che sembrava imminente. La ricomposizione non avvenne con il semplice esaurimento dell’ondata delle occupazioni e col ...
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GAYDA, Virginio
Mauro Canali
Nacque a Roma, il 12 ag. 1885, da Stefano e Clotilde Stratta. Si laureò a Torino in scienze economiche e in seguito frequentò il laboratorio di economia politica Cognetti [...] Lenin al potere. Particolarmente apprezzabili risultano gli articoli relativi al periodo intercorso tra la rivoluzione del marzo 1917 e la svolta bolscevica del novembre successivo, nei quali, a differenza di altri suoi colleghi, riuscì a valutare ...
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rivoluzioni russe
Massimo L. Salvadori
Le giornate che sconvolsero la storia del Novecento
La rivoluzione del 1905 e le due rivoluzioni del 1917, l’una di febbraio che provocò la caduta dello zarismo [...] , tentò un colpo di Stato reazionario, il governo, diretto dal socialrivoluzionario Aleksandr F. Kerenskij, si unì ai bolscevichi per respingerlo.
I bolscevichi e la Rivoluzione di ottobre
La sconfitta di Kornilov allargò enormemente l’influenza dei ...
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GRAVINA, Manfredi
Luca Micheletta
Nacque a Palermo il 14 giugno 1883 da Biagio e Blandine von Bülow. Nazionalista militante fin da ragazzo il G., nell'agosto 1900 entrò alla R. Accademia navale di Livorno [...] e ai tentativi espansionistici del movimento rivoluzionario bolscevico. Con un piccolo nucleo di collaboratori (1922-1933), Firenze 1983, ad ind.; P. Melograni, Fascismo, comunismo e rivoluzione industriale, Bari 1984, pp. 98 s.; E. Deodato, M. G. ...
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I campi di concentramento
Francesco Tuccari
Con l’espressione «campo di concentramento» si indica in senso lato un’ampia tipologia di luoghi di reclusione e di internamento finalizzati alla deportazione, [...] di concentramento finalizzati al «terrore» e soprattutto al «lavoro schiavo» furono istituiti nella Russia bolscevica (dal 1922 Unione Sovietica) all’indomani della Rivoluzione d’ottobre (1917) e della fine della Prima guerra mondiale (1914-18). A ...
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Rivolte e rivoluzioni
Francesco Benigno
Gettando uno sguardo verso il passato si scorgono, nel panorama degli avvenimenti trascorsi, alcuni eventi prominenti che si stagliano sugli altri per la loro [...] francese, segue – con uno script assai simile – una rivoluzione proletaria, producendo quello che è stato chiamato un effetto telescopico sorprendente, originato dalla perfetta consapevolezza bolscevica di situarsi nel solco giacobino. Va da sé che ...
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PERRONE COMPAGNI, Dino
Marco Palla
PERRONE COMPAGNI, Dino. – Nacque a Firenze il 22 ottobre 1879 da Cesare Ranieri e da Augusta Giovanna Compagni, di famiglia nobile decaduta.
Nel certificato di nascita [...] che era capoluogo della «turbolentissima» e «bolscevica» Toscana (secondo una definizione di pochi ’un fascista: 1919-1923, Firenze 1923; G.A. Chiurco, Storia della rivoluzione fascista, Firenze 1929; A. Tasca, Nascita e avvento del fascismo, Bari ...
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panslavismo
Termine che denota un complesso eterogeneo di posizioni ideologiche e politiche il cui fulcro unificante consiste nell’affermazione dell’esistenza di una comune identità nazionale dei popoli [...] ideologica del p. accompagnò lo scoppio della Prima guerra mondiale, ma dopo la Rivoluzione di ottobre (1917) la nuova classe politica bolscevica – paladina dell’internazionalismo socialista – screditò le posizioni dei panslavisti come reazionarie e ...
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guardia1
guàrdia1 (ant. guarda) s. f. [der. di guardare]. – 1. a. L’atto del guardare, per custodia, vigilanza, protezione, conservazione di qualche cosa, come compito temporaneo o anche abituale: fare la g., fare buona g.; fare la g. ai campi,...
ottobre
ottóbre s. m. [lat. octōber -bris, agg., der. di octo «otto»]. – Decimo mese dell’anno nel calendario giuliano o gregoriano (l’ottavo nell’antico calendario romano, donde il nome): i primi, gli ultimi giorni d’o.; frutti che maturano...