Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] eloquentia di ➔ Dante era da intendere come un atto di politica culturale-nazionale (pur nel senso che la parola nazionale aveva al tempo di chiamava il repertorio del lessico tecnico. La rivoluzione, o meglio la liberazione dai canoni cruscanti ...
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Il vocabolario è uno dei pochi prodotti culturali che si siano sviluppati in autonomia in epoca moderna (cfr. Auroux 1992: 33). È vero che dizionari e glossari esistevano già in epoca classica, simili [...] ha scritto che Alberti «rappresentò un’autentica rivoluzione nella tradizione lessicografica, legata ancora agli schemi della più moderne della tradizione secentesca e [...] l’attualità culturale settecentesca», tanto che egli «lascerà in eredità al ...
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Con francesismi si intendono i prestiti dal francese (i francesismi veri e propri, per la fase più antica della lingua detti anche, raramente, oitanismi dall’uso di designare il francese antico come lingua [...] le colonie galloitaliche dell’isola) e alla pressione culturale del modello d’Oltralpe, a meno che non soccorrano , con /u/ (blu); il dittongo oi, pronunciato /wɛ/ fino alla Rivoluzione e poi /wa/, adattato dapprima con /oɛ/, /wɛ/ (fr. toilette ...
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Analfabetismo indica la condizione di chi non conosce e non sa usare l’alfabeto né per leggere né per scrivere, e dunque dispone solo della lingua parlata. Alfabetismo indica, all’opposto, la conoscenza [...] è crollato, e con quali conseguenze economiche, sociali, culturali? Dove è crollato prima e dove dopo? Quali ceti Scuole e alfabetismo nello Stato di Milano da Carlo Borromeo alla Rivoluzione, Brescia, La Scuola.
Toscani, Xenio (1999), Alfabetismo ...
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Con la metafora dell’immagine di una lingua ci si riferisce ai giudizi e alle opinioni che su questa lingua sono prodotti da parlanti di altre lingue. Si tratta di giudizi intuitivi, non fondati su fatti [...] della lingua italiana è un fatto fonetico o un pregiudizio culturale (➔ cantata, voce). Uno dei pochi punti in dei viaggiatori sette-ottocenteschi, in Italia e Italie. Immagini tra Rivoluzione e Restaurazione. Atti del convegno di studio (Roma, 7-9 ...
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La corrispondenza epistolare comincia a diffondersi nella prima metà del Duecento, in concomitanza con la diffusione degli usi scritti del volgare, in seguito a due mutamenti di carattere materiale: l’inizio [...] lettere ufficiali è testimoniata dall’altissimo profilo culturale delle personalità chiamate a dirigere le cancellerie Lo sviluppo degli scambi epistolari nel periodo compreso tra la rivoluzione francese e il primo conflitto mondiale, a buon diritto ...
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Le lingue delle arti sono collocabili entro il confine delle lingue speciali o settoriali (cfr. Bellucci 1997 per l’architettura; ➔ linguaggi settoriali). Tradizionalmente, soprattutto in Italia, le arti [...] i mutamenti economici e produttivi, e la rivoluzione avvenuta nella riflessione teorica, hanno radicalmente cambiato il , «Bollettino d’informazioni del Centro di Ricerche Informatiche per i Beni Culturali» 5, 2, pp. 7-33 (poi in Id., Saggi e ...
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Il termine anglicismo («una voce o frase dell’idioma inglese; ovvero una maniera di parlare», così nell’enciclopedia di Chambers tradotta a Venezia nel 1747; in ingl. anglicism risaliva al secolo precedente) [...] le istituzioni parlamentari, l’impero coloniale, e poi il mito della rivoluzione americana e della giovane nazione indipendente, il crescente prestigio culturale e scientifico dei paesi anglosassoni, i loro successi economici e diplomatico-militari ...
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Baldassarre Castiglione nacque a Casatico, presso Mantova, il 6 dicembre 1478. Dal 1504 al 1513 visse a Urbino, uno dei maggiori centri della cultura rinascimentale, e svolse numerose missioni diplomatiche [...] si stabilì a Roma, dove partecipò attivamente alla vita culturale della città. Rientrato a Mantova, dopo la morte della diventa la grammatica fondamentale della società di corte sino alla Rivoluzione francese, e oltre» (Quondam 19872: XXXVII), ed ...
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L’espressione diritti linguistici si riferisce al diritto di singole persone o di collettività a usare la propria lingua nativa, anche nel caso di una lingua diversa da quella ufficiale o standard: per [...] adottata nel 1789 dall’Assemblea nazionale francese durante la Rivoluzione, attribuisce a ogni persona uno stato naturale di libertà l’effettiva possibilità di attuare uno specifico patrimonio culturale.
È in questo quadro che si inserisce la ...
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rivoluzione
rivoluzióne s. f. [dal lat. tardo revolutio -onis «rivolgimento, ritorno», der. di revolvĕre: v. rivolgere]. – 1. Nell’uso scient., per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il relativo...
culturale
agg. [der. di cultura]. – Di cultura, della cultura, che riguarda la cultura: la formazione c. di un individuo, lo sviluppo c. di un popolo; avere una buona preparazione c.; attività, manifestazioni, iniziative c.; un’associazione...