(tibetano Bod) Regione storico-geografica (1,5 milioni di km2 ca.) dell’Asia centrale, politicamente appartenente per la quasi totalità alla Cina e in piccola parte, nella sezione sud-occidentale, all’India [...] 1965 dotato di uno statuto di autonomia), sottoponendo il paese a un processo di omologazione culturale particolarmente intenso negli anni della rivoluzioneculturale (1966-69).
Nel 1987 il Dalai-lama abbandonò l’opzione indipendentista e si dichiarò ...
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Uno dei colori dello spettro della luce visibile, precisamente quello corrispondente alla regione di lunghezze d’onda maggiori, approssimativamente comprese tra 7500 e 6450 Å; è anche uno dei tre colori [...] rivoluzione e dell’Unione Sovietica. Guardia r. Forze operaie bolsceviche della rivoluzione d’ottobre del 1917. Guardie r. Milizia civile formata da giovani lavoratori e studenti, creata in Cina da Mao Zedong negli anni della rivoluzioneculturale ...
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Uomo politico cinese (Jiaonan 1898 - Pechino 1975), noto con lo pseudonimo di Kang Sheng. Impegnato politicamente già durante gli studî universitari, fu tra gli organizzatori della fallita insurrezione [...] coinvolto nelle purghe del Movimento per la rettificazione (Zheng Feng, 1942), del Movimento antidestra (1957) e della Rivoluzioneculturale (1966-76). Il suo potere rimase intatto fino alla morte, dopo la quale il partito riconobbe i suoi ...
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Scrittore e uomo politico cinese (Leshan Xian, Sichuan, 1892 - Pechino 1978). Studiò medicina in Giappone prima di dedicarsi alla letteratura e all'archeologia. La sua prima raccolta di versi, Nüshen (1921; [...] ebbe, tra gli altri incarichi, la presidenza dell'Accademia cinese delle scienze (che mantenne a vita) e la vicepresidenza della Conferenza consultiva del popolo cinese (1954-65), rimanendo figura di rilievo anche durante la rivoluzioneculturale. ...
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Uomo politico cinese (n. 1924 - m. 2005). Giornalista e critico letterario a Shanghai, fu tra i promotori della rivoluzioneculturale (scrivendo nel 1965 un violento articolo contro un'opera teatrale) [...] e tra i suoi dirigenti (membro del Gruppo centrale della rivoluzioneculturale). Nel 1969 entrò nell'Ufficio politico del PCC e negli anni Settanta fu tra i principali esponenti dell'ala sinistra del partito. Arrestato nell'ott. 1976, come membro ...
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Uomo politico cinese (n. 1937 - m. Pechino 1992); operaio tessile, fu tra i protagonisti, a Shangai, della rivoluzioneculturale (1965-69). Vice presidente del Partito comunista cinese dal 1973 al 1976, [...] dopo la morte di Mao Zedong fu coinvolto nel processo a carico della vedova di Mao, Jiang Qing e condannato all'ergastolo (1981) ...
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Età intermedia tra l’antica e la moderna. Secondo l’accezione più diffusa è il periodo compreso fra la caduta dell’Impero Romano d’Occidente (476) e la scoperta dell’America (1492).
Il giudizio sul Medioevo
La [...] letterariamente mediolatino, intesi come prefigurazione dell’unità politica e culturale europea. Ma in tal modo, ancora una volta, in rilievo la persistenza, almeno fino alla Rivoluzione industriale, di caratteri evidenziatisi in particolare dopo ...
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comunismo
Massimo L. Salvadori
La costruzione di una società di eguali
Il comunismo è la dottrina che teorizza la necessità di porre fine alla proprietà privata dei mezzi di produzione e di introdurre [...] nel 1949, iniziò la modernizzazione del paese attraverso periodiche ondate di violenza, l'ultima delle quali fu la 'rivoluzioneculturale' (1966-73), volta a sradicare le influenze della vecchia mentalità. Morto Mao, salì al potere nel 1978 Deng ...
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borghesia
Massimo L. Salvadori
La classe che ha guidato la modernizzazione economica
Il termine borghesia ha origini medievali. Fu infatti nell'Alto Medioevo che si iniziò a parlare di borghesi ‒ dalla [...] organi di governo.
L'età del liberalismo e della Rivoluzione industriale come 'età della borghesia'
I fattori dell'ascesa crescita dell'importanza economica, sociale, politica e culturale della borghesia, consolidatasi nell'Ottocento come la classe ...
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Autoritarismo
Juan J. Linz
Definizione
Definiamo autoritari diversi sistemi politici non democratici e non totalitari, se sono: "sistemi a pluralismo politico limitato, la cui classe politica non rende [...] , anche alla stessa classe dirigente, il modello totalitario, specie in termini di instabilità (le purghe, la rivoluzioneculturale, ecc.), e da valutazioni delle proprie capacità economiche, tecnologiche e militari in un sistema mondiale competitivo ...
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rivoluzione
rivoluzióne s. f. [dal lat. tardo revolutio -onis «rivolgimento, ritorno», der. di revolvĕre: v. rivolgere]. – 1. Nell’uso scient., per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il relativo...
culturale
agg. [der. di cultura]. – Di cultura, della cultura, che riguarda la cultura: la formazione c. di un individuo, lo sviluppo c. di un popolo; avere una buona preparazione c.; attività, manifestazioni, iniziative c.; un’associazione...