Diplomatico (Pietroburgo 1790 - Portici 1870), figlio di Antonino; collaborò col padre a Pietroburgo e a Vienna (1815). Incaricato (1820) di tornare in Russia per ottenervi il riconoscimento della rivoluzione [...] carbonara, fu coinvolto nella disgrazia del padre. Tornato alla vita politica, fu ambasciatore a Parigi (1839-47). Presiedette a Napoli (1848) i primi due gabinetti costituzionali; dimessosi, fu vicepresidente della Consulta del Regno fino al 1860. ...
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Generale (Parigi 1772 - ivi 1852), figlio di Claude; sottoluogotenente allo scoppio della Rivoluzione, emigrò (1791) e servì negli eserciti dei principi. Ritornato in Francia sotto il consolato, fu ciambellano [...] di Napoleone (1804). Ministro plenipotenziario a Baden (1805), negoziò un trattato d'alleanza; fece le campagne del 1805 e del 1807. Membro della Camera dei deputati durante i Cento giorni, deputato liberale (1820-48), fu poi ambasciatore della ...
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Patriota (Reggio nell'Emilia 1803 - ivi 1851). Esule in Toscana (dal 1823) per le sue idee politiche, ritornato nella città nativa (1831) si pose al seguito del gen. C. Zucchi. Fallita la rivoluzione riparò [...] prima a Corfù, poi a Marsiglia, dove conobbe Giuseppe Mazzini e divenne uno dei capi della Giovine Italia. Tornato in Italia (1848), non poté accettare la carica di ministro della Guerra della Repubblica romana per motivi di salute. ...
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Patriota (Moriano S. Stefano, Lucca, 1808 - Parigi 1858). Emigrato giovanissimo in Francia, si arruolò nella Legione straniera e (1842) si affiliò alla sezione operaia della Giovine Italia; partecipò (1848) [...] alla rivoluzione parigina e alla prima guerra d'indipendenza in Italia; dopo il colpo di stato del 2 dic. 1851 dovette trasferirsi a Londra, ove conobbe F. Orsini, con il quale organizzò l'attentato (1858) contro Napoleone III. Condannato a morte, fu ...
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Patriota (S. Angelo Limosano, Campobasso, 1774 - Civitavecchia 1850). Abbracciati i principî della Rivoluzione francese, sostenne con l'azione politica e con le armi la Repubblica Cisalpina, l'Impero napoleonico, [...] la rivoluzione napoletana del 1820, la Spagna costituzionale. Si adoperò poi per l'indipendenza del Messico, e nel 1848 fece ritorno in Italia, offrendo il suo appoggio alla Repubblica romana. ...
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Pubblicista e diplomatico belga (Cambrai 1791 - Bruxelles 1875), fratello di Charles Latour. Fu uno dei redattori (dal 1824) del Mathieu Laensbergh (poi La Politique); prese parte alla rivoluzione belga [...] del 1830; entrato in diplomazia, fu ministro plenipotenziario a Parigi (1848-64), ove si adoperò per instaurare stretti vincoli tra la Francia e il Belgio. ...
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Storico (Berlino 1812 - Jena 1887), deputato all'Assemblea nazionale di Francoforte (1848), prof. di storia nell'univ. di Zurigo (1851-60), poi (1860) di Jena, membro del Reichstag per i nazionali-liberali [...] (1874-76). Si occupò di cronologia greca, di storia del cristianesimo, della Rivoluzione francese, e della questione tedesca nel sec. 19º. ...
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Peruzzi, Ubaldino
Uomo politico (Firenze 1822 - Antella, Firenze, 1891). Discendente da un’illustre famiglia fiorentina, si laureò in giurisprudenza a Siena e, dopo un lungo soggiorno in Francia, conseguì [...] di Firenze nel 1848, si impegnò per favorire il ritorno nella capitale del granduca, rifugiatosi a del ruolo di capitale. Nel 1876 fu a capo dei dissidenti toscani che contribuirono alla caduta del governo della Destra e alla cosiddetta rivoluzione ...
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Sessualità
Vincenzo Cappelletti
1. Citogenetica
Dalla memoria di Karl Ernst von Baer De ovi mammalium et hominis genesi, del 1827, con le prime osservazioni sull'uovo nei follicoli ovarici di un mammifero [...] Sexualleben unserer Zeit di Iwan Bloch.Nato nel 1848 (morirà nel 1931), Forel intuisce la propria del Novecento, vol. V, Roma 1980, pp. 719-734.
Rowbotham, S., Women, resistance and revolution, London 1973 (tr. it.: Donne, resistenza e rivoluzione ...
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Paolo VI
Giovanni Maria Vian
Il secondo figlio di Giorgio Montini e di Giuditta Alghisi nacque a Concesio, un piccolo paese a otto chilometri a nord di Brescia, il 26 settembre 1897 e il 30 successivo [...] che nel 1848 s'arruolò tra i volontari bresciani insorti contro l'esercito austriaco e fu poi pioniere del locale movimento pauroso; è la propaganda del sospetto; è la smania d'individuare avversari; è la logica della rivoluzione. Il fascismo morirà d ...
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primavera dei popoli
loc. s.le f. 1. Denominazione, nata in ambienti mazziniani, dell’insieme dei moti rivoluzionari scoppiati in Europa tra il gennaio del 1848 e la primavera del 1849. 2. Per estensione, ogni moto di ribellione popolare contro...
Biedermeier
‹bìidërmaiër› s. neutro, ted. [dal nome di un personaggio fittizio inventato dai poeti A. Kussmaul e L. Eichrodt tra il 1815 e il 1848, per indicare un bravo Tizio qualsiasi (bieder significa infatti «onesto, dabbene», ma anche...