Uomo politico rivoluzionario (Pisa 1761 - Parigi 1837); esule volontario in Corsica poco dopo lo scoppio della Rivoluzionefrancese, cittadino francese dal 1793, dopo essere stato agente nazionale a Oneglia [...] dietro lo schermo della massoneria e della carboneria - tese a realizzare una rivoluzione europea a carattere repubblicano e con presupposti comunisteggianti. Rientrò in Francia dopo la rivoluzione del 1830; l'azione politica del B. cessò solo con la ...
Leggi Tutto
Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] Leopoldo con il nome di Leopoldo II (1790-92), si assiste tutt’al più a una prassi più cauta.
La Rivoluzionefrancese non si limita a modificare, con il successivo periodo napoleonico, l’assetto territoriale della penisola, ma ha anche un effetto ...
Leggi Tutto
Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] nazionale, ma solo al desiderio di egemonia sullo spazio germanico, in antagonismo all’Austria. L’eco della Rivoluzionefrancese in G. incoraggiò moti giacobini e separatismi locali filofrancesi, ma non favorì le correnti liberali, escluse da ...
Leggi Tutto
(ted. Zürich) Città della Svizzera (365.132 ab. nel 2009), capoluogo del cantone omonimo, principale centro della Svizzera per popolazione, all’incrocio di importanti vie di comunicazione stradali e ferroviarie. [...] della maggior parte dei mestieri, del commercio e dell’industria, nonché l’accesso alle cariche ufficiali. Con la Rivoluzionefrancese, il malcontento andò aumentando: un tentativo di ribellione fu brutalmente soffocato nel 1795 a Stäfa. Invaso il ...
Leggi Tutto
Storico e uomo politico (Molfetta 1873 - Sorrento 1957). Iscritto al PSI, approfondì le sue riflessioni sul nesso tra socialismo e questione meridionale, criticando la tendenza al protezionismo operaio [...] saggi di impostazione positivista sulla figura di Giuseppe Mazzini (La formazione del pensiero mazziniano, 1910; Mazzini, 1915); infine La rivoluzionefrancese (1788-1792), del 1905, di cui curò 7 edizioni fino al 1954: in quest'opera, ispirandosi a ...
Leggi Tutto
Uomo politico (Arras 1758 - Parigi 1794). Fu tra le maggiori personalità della Rivoluzionefrancese. Divenuto capo del club dei giacobini, si oppose con intransigenza alle forze rivoluzionarie moderate. [...] Riuscì a prevalere, ma inevitabilmente finì per assumere un potere dittatoriale. Figura al centro di giudizi radicali, prima condannata come emblema dell'estremismo rivoluzionario, poi rivalutata da pensatori ...
Leggi Tutto
Figlio (Napoli 1751 - ivi 1825) di re Carlo, salì al trono nel 1759, quando il padre andò a regnare in Spagna, con un Consiglio di reggenza nel quale predominavano D. Cattaneo principe di San Nicandro, [...] La sua politica politica interna ed estera fu spregiudicata (riforme ecclesiastiche, feudali, scolastiche, ecc.), fino alla Rivoluzionefrancese. Perdette Napoli nel 1799 e successivamente nel 1806 con Napoleone. Dopo il congresso di Vienna, creò il ...
Leggi Tutto
Storico francese (Lilla 1874 - Parigi 1959), professore (dal 1935) alla facoltà di lettere di Parigi. Nel 1924 L. sosteneva la sua celebre tesi di dottorato su Les paysans du Nord pendant la Révolution [...] trad. it. 1958), frutto di decennî di ricerche. Muovendo dall'ispirazione di J. Jaurès, L. considerava la Rivoluzionefrancese dal basso, dall'angolo visuale delle masse contadine, studiate nelle loro aspirazioni e nella loro forza rivoluzionaria, la ...
Leggi Tutto
Marinaio e uomo di stato (Besançon 1736 - Palermo 1811); dopo aver prestato servizio nella Marina francese e in quella toscana, fu nel 1778 chiamato a Napoli per riorganizzare quella napoletana. Fu ministro [...] spagnola, divenne a poco a poco onnipotente (1789, ministro degli Esteri, di fatto presidente del Consiglio). Avverso alla Rivoluzionefrancese, pose il regno nella scia della politica inglese, talché Napoleone ne impose nel 1804 il licenziamento. ...
Leggi Tutto
moderna (o evo), età Uno dei grandi periodi in cui si suole convenzionalmente dividere, per lo più a scopi didattici e manualistici, la storia dell’umanità: viene talvolta fatta cominciare con la caduta [...] di Costantinopoli (1453), talaltra con la scoperta dell’America (1492) e fatta concludere con la Rivoluzionefrancese o con il Congresso di Vienna (1815); è caratterizzata soprattutto dalla nascita degli Stati moderni in Europa e dalla colonizzazione ...
Leggi Tutto
rivoluzione
rivoluzióne s. f. [dal lat. tardo revolutio -onis «rivolgimento, ritorno», der. di revolvĕre: v. rivolgere]. – 1. Nell’uso scient., per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il relativo...
reazione
reazióne s. f. [der. di reagire, secondo il modello del rapporto agire-azione]. – Azione che si oppone ad altra azione. Da questo sign. centrale e generale si articolano i varî sign. che la parola assume nell’uso comune e come termine...