La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Francis Bacon
Marta Fattori
Francis Bacon
Francis Bacon nacque a Londra il 22 gennaio 1561 da Sir Nicholas e Lady Ann Cook, due alti rappresentanti, per rango [...] alla rivoluzione astronomica e matematica, spesso assunta a unico parametro della Rivoluzione scientifica. l'istruzione, nel 1662, della più importante accademia scientifica non solo inglese, ma europea, la Royal Society, fu compiuta nel nome di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Paolo Sarpi
Adriano Prosperi
L’opera di Paolo Sarpi come storico e come politico rappresentò il più alto contributo intellettuale italiano dell’età della Controriforma offerto alla riflessione europea [...] appare precocemente interessato ai temi che caratterizzeranno la rivoluzione scientifica del Seicento. Gli incontri con personalità venne stampato alla macchia nel 1638 e comparve in traduzione inglese a Londra nel 1639 e latina a Rotterdam nel 1651. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Luigi Galvani
Marco Bresadola
Luigi Galvani fu uno dei massimi esponenti della filosofia sperimentale del Settecento, autore di ricerche fondamentali nel campo delle scienze della vita e in particolare [...] impatto delle sue ricerche fu paragonato ai mutamenti prodotti dalla Rivoluzione francese in campo politico, e la sua opera è , in onore del suo iniziatore, galvanismo (galvanism in inglese, galvanisme in francese, Galvanismus in tedesco). Grazie all’ ...
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LAMA, Bernardo Andrea
Andrea Merlotti
Nacque probabilmente a Napoli, intorno al 1685. Le notizie sulla famiglia e sui suoi primi anni sono pressoché nulle. C. Denina lo dice calabrese, ma il L. nelle [...] Inoltre il L. strinse amicizia con l'incaricato d'affari inglese Edmund Allen, con il quale discusse a lungo di matematica ". Rappresentazione e realtà nello spazio sabaudo tra Ancien Régime e Rivoluzione, Torino 1994, pp. 19-56; L. Braida, Il ...
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Rinascimento, cultura del
Massimo L. Salvadori
La riscoperta del mondo classico e l’affermazione degli intellettuali
Con questo termine è indicato il periodo di ‘rinascita’ conosciuto dall’Italia e [...] Battista Alberti, l’olandese Erasmo da Rotterdam e l’inglese Tommaso Moro.
I nuovi orizzonti
Non si può comprendere e pianeti, ed elaborò quella che è stata definita la «rivoluzione copernicana», affermando che il Sole occupa il centro dell’universo ...
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LONGANO, Francesco
Antonio Trampus
Nacque a Ripalimosani, nel Molise, da Vito e da Dorotea Gentile, di povera famiglia. Secondo Borgna (p. 23, che cita l'atto di battesimo conservato nell'Archivio parrocchiale [...] 1768 (e nel 1770 in quello della loggia Armonie, di rito inglese) mentre a quello stesso periodo risale anche l'amicizia con Isidoro Bianchi, che per il L. serviva a studiare le "periodiche rivoluzioni" nella storia dell'uomo e i loro effetti nei ...
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proprietà
Stefano De Luca
Maria Grazia Galimberti
Un diritto di possesso esclusivo
Tutte le società umane in ogni epoca storica hanno riconosciuto l’importanza della proprietà sui beni e sulle risorse [...]
Con la nascita dello Stato si è verificata una rivoluzione anche nel concetto di proprietà. La società non era prima volta fonda la proprietà sul lavoro. È vero, osserva il pensatore inglese, che Dio ha dato originariamente la terra e i suoi beni a ...
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FACCHINEI (Fachinei), Ferdinando (al secolo Marco)
Paolo Preto
Di antica famiglia forlivese, nacque a Forlì nel 1725 da Francesco Facchinei Mercuriali. Entrò ancora adolescente nel convento vallombrosano [...] su una straordinaria conoscenza della lingua e della letteratura inglese: ne ricavò, come scrisse irritato e sorpreso, "l Beccaria, Opere, Firenze 1958, I, p. LXXIX; G. Bonicelli, Rivoluzione e restaurazione a Bergamo, Bergamo 1961, pp. 96 s., 124; A ...
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La borghesia
Luciano Cafagna
La borghesia è il gruppo sociale che compare nel basso Medioevo con la rinascita e la diffusione, nei Paesi dell’Europa continentale, di agglomerati urbani, generalmente [...] assai più estesa, che ne era priva.
Prima e durante la Rivoluzione francese il «terzo stato» tendeva a presentarsi come la sostanza una chiara derivazione dall’inglese middle class, espressione entrata in uso nella lingua inglese, pare agli inizi ...
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Locke, John
Stefano De Luca
Il padre dell’empirismo e del liberalismo moderni
L’inglese John Locke è uno dei più grandi pensatori del Seicento. La sua filosofia empiristica, tesa a individuare i limiti [...] del sovrano e persino di deporlo: è il famoso diritto di resistenza, che gli Inglesi avrebbero applicato nel 1688 e gli Americani nella rivoluzione del 1776. Locke teorizza inoltre la divisione dei poteri tra legislativo (affidato al parlamento ...
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rivoluzione
rivoluzióne s. f. [dal lat. tardo revolutio -onis «rivolgimento, ritorno», der. di revolvĕre: v. rivolgere]. – 1. Nell’uso scient., per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il relativo...
Englog
s. m. inv. L’inglese modificato e semplificato dal contatto con la lingua tagalog, molto diffusa nella Repubblica delle Filippine. ◆ Chi apprende a parlare in inglese non assorbe passivamente la lingua, ma la trasforma. Nuove forme...