Formulazione di un assetto politico, sociale, religioso che non trova riscontro nella realtà ma che viene proposto come ideale e come modello; il termine è talvolta assunto con valore fortemente limitativo [...] della società e dell’organizzazione assolutistica dello stato inglese, con una denuncia delle gravi conseguenze economiche di in idee-forza del comunismo e dell’anarchismo: rivoluzione mondiale, dissoluzione ultima dello Stato, assoluto egualitarismo. ...
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Filosofo ed economista tedesco (Treviri 5 maggio 1818 - Londra 14 marzo 1883). Proveniente da una famiglia borghese di origine ebraica, studiò a Bonn e poi a Berlino, dove entrò in contatto con la sinistra [...] studio sistematico e l'approfondimento dell'economia politica classica inglese e, in particolare, dell'opera di Smith stasi nelle lotte sociali in Europa, sopravvenuta al fallimento della rivoluzione del 1848, consentì a M. di dedicare la parte ...
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Uno dei maggiori rappresentanti dell'Illuminismo francese (Langres 1713 - Parigi 1784). Figlio di un artigiano, fece i primi studî in un collegio gesuitico e fu per breve tempo avviato allo stato ecclesiastico; [...] studio legale, partecipò all'opera di divulgazione della cultura inglese traducendo libri di medicina e di storia. Con maître. Tutti questi scritti videro la luce soltanto dopo la rivoluzione; così pure il dialogo sull'arte dell'attore, Paradoxe sur ...
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Filosofo, giurista ed economista (Londra 1748 - ivi 1832). È stato uno dei maggiori esponenti dell’utilitarismo filosofico («la maggiore felicità del maggior numero di individui») ed un giurista fortemente [...] del D'Alembert, seguì con molta simpatia la Rivoluzione francese contribuendo ad essa con alcuni suoi scritti l'esigenza di una codificazione definitiva e unitaria della legislazione inglese. Postuma (1834) fu pubblicata la Deontology, or the science ...
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La produzione filosofica dopo il 1945 ha senza dubbio risentito fortemente della seconda guerra mondiale, del trauma che essa aveva rappresentato nella vita delle nazioni soprattutto europee. La sua conclusione [...] 'impero ottomano, l'impero absburgico, l'impero russo. Le rivoluzioni scuotevano il mondo. G. Simmel, scomparso nel 1918, in . Ryle (1900-1976), uno dei maggiori esponenti del pensiero inglese contemporaneo, ne presentò un panorama a più voci sotto il ...
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(XIV, p. 447)
La riflessione etica degli ultimi decenni del 20° sec. si presenta estremamente variegata e soggetta ad alcune importanti svolte che rispecchiano spesso mutamenti di sensibilità intervenuti [...] avuto larga eco non solo sulla filosofia di lingua inglese: anche la filosofia di lingua tedesca, sia con Apel 'etica, Padova 1994.
S. Bartolommei, Etica e natura. Una rivoluzione copernicana in etica?, Roma-Bari 1995.
V. Gessa-Kurotschka, Alasdair ...
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SCIENZA
Pietro Corsi
(XXXI, p. 154)
Storia della scienza. - La storia della s. è una disciplina che sta vivendo un momento di grande vitalità ed espansione. In Italia, come in altri paesi e in particolare [...] il prevalere di nuove interpretazioni di stampo sociologico della rivoluzione scientifica del 17° secolo, settore privilegiato delle sue degli artiglieri: come per Koyré, anche per lo storico inglese la s. era essenzialmente teoria. In un saggio del ...
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Se guardiamo al numero altissimo di trattati e saggi dedicati formalmente all'e. nel secolo scorso e nei primi decenni del Novecento, pubblicati appunto sotto l'etichetta ufficiale di "estetica", lo confrontiamo [...] la più nota "storia sociale dell'arte" pubbl. prima in inglese e poi nella versione orig. tedesca come Sozialgeschichte der Kunst , Scrittori e popolo, ivi 1965; Autori vari, Rivoluzione e letteratura, Il dibattito al primo congresso degli scrittori ...
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VOLTAIRE, François-Marie-Arouet, de
Lorenzo GIUSSO
Nacque a Parigi il 20 febbraio 1694. Egli ebbe in un collegio di gesuiti un'eccellente educazione umanistica, e a dodici anni già componeva versi che [...] anni del suo ritiro nel suo feudo di Ferney. Il soggiorno inglese determinò la sua carriera di filosofo, di esegeta e di polemista: e della libertà religiosa. Essa prepara altresì una rivoluzione negli spiriti. Con esse il sensismo di Locke ...
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VICO, Giambattista
Fausto Nicolini
Filosofo, storico, giureconsulto e critico letterario.
1. Primi anni (1668-1686). - Terzultimo degli otto figliuoli di Antonio, figlio d'un contadino maddalonese e [...] e finalmente il presentare, quella attribuita al primo Bruto, quale rivoluzione, non popolare, ma "signorile", e liberante, non la della Trivulzio Belgioioso (1844); una traduzione parziale inglese del Nelson Coleridge (1830); una, anche parziale ...
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rivoluzione
rivoluzióne s. f. [dal lat. tardo revolutio -onis «rivolgimento, ritorno», der. di revolvĕre: v. rivolgere]. – 1. Nell’uso scient., per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il relativo...
Englog
s. m. inv. L’inglese modificato e semplificato dal contatto con la lingua tagalog, molto diffusa nella Repubblica delle Filippine. ◆ Chi apprende a parlare in inglese non assorbe passivamente la lingua, ma la trasforma. Nuove forme...