BENTIVEGNA, Francesco
Francesco Brancato
Nato a Corleone (Palermo) il 4 marzo 1820, da Giliberto e da Teresa de Cordova dei marchesi della Giostra, appartenne a cospicua famiglia e, avviato dapprima [...] che consigliarono la resistenza contro la marcia del Filangieri.
Caduta la rivoluzione, il B. fu tra quei pochi che, rimasti in Sicilia, in attesa di uno sbarco di emigrati e dell'aiuto inglese. Dal bosco della Lacca, dove radunò i suoi uomini, ...
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ARMAROLI, Leopoldo
Umberto Coldagelli
Nato a Macerata il 4 maggio 1766 da Gaetano e Maddalena Muzi, originari di Bologna e di modeste condizioni, si laureò nel 1786 in diritto civile e canonico nell'università [...] , che volevano eliminare la influenza francese e speravano, con l'aiuto inglese, di evitare il dominio austriaco. Questo atteggiamento si riflette chiarissimo nello scritto Sulla Rivoluzione di Milano seguita nel giorno 20 aprile 1814, sul primo suo ...
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cooperazione
Azione svolta in comune per raggiungere un fine collettivo; insieme alle organizzazioni che operano in tal senso, in particolare sul terreno economico. In questo campo, la c., eliminando [...] reazione alle terribili condizioni di vita imposte al proletariato dalla Rivoluzione industriale e dal rapido inurbamento delle plebi rurali. Ai Paesi di scambiare le loro esperienze risale all’inglese Owen e fu sostenuta in particolare dai ...
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carestia
Silvia Moretti
Morire per mancanza di cibo
Una carestia si verifica quando, in un'area geografica più o meno vasta, viene a mancare l'elemento principale dell'alimentazione per la popolazione: [...] grandi progressi nella coltivazione e nella produzione agricola, la rivoluzione dei trasporti e gli sviluppi nel campo dell'igiene di immigrati (soprattutto negli Stati Uniti). I politici inglesi di allora intervennero poco e in ritardo in aiuto ...
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assolutismo
Massimo L. Salvadori
Un potere privo di vincoli e di controlli
Assolutismo è il potere esercitato da un sovrano libero di fare leggi senza vincoli che lo limitino, quindi legibus solutus [...] assolutismo furono il francese Jean Bodin nel Cinquecento e l'inglese Thomas Hobbes nel Seicento: quest'ultimo criticò in maniera L'età dell'assolutismo ebbe fine con lo scoppio della Rivoluzione francese nel 1789, evento che mise in luce come ...
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Wilson, Woodrow
Massimo L. Salvadori
Uno studioso prestato alla politica
Insigne studioso e professore universitario, Woodrow Wilson mise la sua cultura al servizio della politica e, eletto presidente [...] ripetuti interventi militari nel Messico sconvolto dalla rivoluzione.
L’intervento americano nella Prima guerra mondiale si piegò agli obiettivi del francese Georges Clemenceau e dell’inglese Lloyd George, giungendo a dare il proprio avallo a un ...
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Spaventa, Silvio
Patriota e uomo politico (Bomba, Chieti, 1822 - Roma 1893). Avviato allo studio del diritto a Napoli (1843), si dedicò principalmente alla filosofia e seguì le lezioni di Pasquale Galluppi. [...] dell’indipendenza italiana presso i maggiori esponenti del liberalismo inglese. Tornato in Italia nel 1859 scrisse per il «Risorgimento sabaudo. Recatosi a Napoli, si adoperò perché la rivoluzione si compisse nel nome di Vittorio Emanuele prima dell ...
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antisemitismo
Francesco Tuccari
Le forme dell'odio verso il popolo ebraico
L'antisemitismo ha costituito e costituisce tuttora una delle più significative espressioni del razzismo nella storia dell'umanità. [...] resto del contesto cittadino.
Dalla Rivoluzione francese al Novecento
La Rivoluzione francese segnò una battuta d' secolo di Houston Stewart Chamberlain, scrittore tedesco di origine inglese, che apparve nel 1899. Entrambi i testi esaltavano il ...
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napoleoniche, guerre
L’insieme delle guerre combattute nel periodo in cui Napoleone governò la Francia, definite anche «guerre di coalizione». La prima delle guerre può essere considerata quella combattuta [...] trionfante, proclamò il blocco continentale per colpire il commercio inglese. Una nuova coalizione, la quinta, tra Inghilterra e fine dell’impero napoleonico. Conseguenza diretta della Rivoluzione francese, le guerre n. portarono a ridisegnare ...
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cartismo
Movimento politico-sociale inglese, che prese nome dalla People’s charter, la carta programmatica compilata (1838) da W. Lovett, forse con la collaborazione di F. Place; vi si chiedevano il [...] del censo. Le richieste avevano dei precedenti già nel sec. 18°, ma erano state sommerse dalla reazione alla Rivoluzione francese. La crisi economica dei primi decenni del secolo riproponeva quelle richieste in termini più urgenti: la charter era ...
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rivoluzione
rivoluzióne s. f. [dal lat. tardo revolutio -onis «rivolgimento, ritorno», der. di revolvĕre: v. rivolgere]. – 1. Nell’uso scient., per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il relativo...
Englog
s. m. inv. L’inglese modificato e semplificato dal contatto con la lingua tagalog, molto diffusa nella Repubblica delle Filippine. ◆ Chi apprende a parlare in inglese non assorbe passivamente la lingua, ma la trasforma. Nuove forme...