Nacque il 24 ottobre 1798 a Torino dal marchese Cesare Taparelli d'Azeglio e da Cristina Morozzo di Bianzé, dopo i fratelli Roberto (v.), Prospero poi Luigi nella Compagnia di Gesù (v. taparelli), ed Enrico [...] guidarlo sulla buona via. Era il momento buono per l'idea liberale, moderata, legalitaria, e il d'A. la concretò nella di Torino, e vinse così una battaglia che parve una specie di rivoluzione. Egli vinse con l'appoggio e l'aiuto del Cavour, da ...
Leggi Tutto
Con questa espressione s'indica un'economia il cui principio unitario non consista nell'incontro naturale delle iniziative dei singoli, bensì nel coordinamento delle iniziative singole secondo un piano [...] porsi in piena evidenza sotto lo stimolo della rivoluzione. Furono dapprima norme e direttive dettate dal bisogno 1922 al 1925 rimase caratterizzata pressoché esclusivamente dai principî liberali. Soltanto nel 1926 con la prima organica soluzione del ...
Leggi Tutto
SOCIETA DELL'INFORMAZIONE
Ilvo Diamanti
SOCIETÀ DELL’INFORMAZIONE. – Gli italiani e l’informazione. Dalla televisione alla rete: dalla ‘democrazia del pubblico’ alla ‘controdemocrazia’. La società ibrida. [...] , non è, necessariamente, un ‘vizio’. Nella tradizione liberale, al contrario, costituisce una virtù ‘pubblica’, democratica. a loro volta, combinano l’uso dei diversi media.
La rivoluzione digitale, come abbiamo detto, non ha cancellato l’era degli ...
Leggi Tutto
HUME, David
Guido Calogero
Filosofo, storico ed economista inglese, nato a Edimburgo il 26 aprile 1711, ivi morto il 25 agosto 1776. Dopo avere trascorso i primi anni della sua vita nella proprietà [...] teorico, contribuì (specialmente quanto al periodo della rivoluzione inglese) all'approfondimento della conoscenza della più insieme con W. Robertson, la tradizione della storiografia liberale.
Edizioni e traduzioni: La migliore edizione delle opere ...
Leggi Tutto
LUCERNA (A. T., 20-21)
Laura MANNONI BIASOTTI
Paul GANZ
Giulio CAPODAGLIO
Laura MANNONI BIASOTTI
Giulio CAPODAGLIO
Città della Svizzera, capoluogo del cantone omonimo, situata sulla riva nord-occidentale [...] .
Le agitazioni che avvennero come contraccolpo della rivoluzione francese provocarono nel 1798 la caduta del regime nuovo regime, si levò contro la città governata dalla borghesia liberale. Con l'atto di mediazione del 1803 riebbe l'antica autonomia ...
Leggi Tutto
WIELAND, Christoph Martin
Vittorio Santoli
Letterato, nato ad Oberholzheim nei dintorni di Biberach (Svevia) il 5 settembre 1733, morto a Weimar il 20 gennaio 1813. Natura sensibile, trascorse la sua [...] . Le riviste letterarie che il W. diresse con molta liberalità, il Teutscher Merkur (1773 segg.), fondato sul modello del . Sul giudizio tranquillo e intelligente, del W. rispetto alla rivoluzione francese: A. Stern, W. u. die französische Revolution, ...
Leggi Tutto
Uomo politico tedesco, nato il 29 novembre 1856 a Hohenfinow, nella marca di Brandeburgo. Compiuti gli studî giuridici, fu nel 1885 assessore di governo a Potsdam, poi consigliere (Landrath) a Ober-Barnim, [...] temuto blocco con mezzi pacifici, accettò di trattare col liberale inglese lord Haldane per tentare di concludere un patto d al B., dileguavano irrimediabilmente. Con lo scoppio della rivoluzione russa e l'abdicazione dello zar Nicola II, avvenuta ...
Leggi Tutto
FRANCESCO GIUSEPPE I di Asburgo-Lorena, imperatore d'Austria, re d'Ungheria, ecc
Francesco Tommasini
Nato il 18 agosto 1830, nel castello di Schönbrunn presso Vienna dall'arciduca Francesco Carlo secondo [...] lettere e per le arti. Le procellose vicende della rivoluzione avevano dato una precoce impronta di serietà al suo carattere rimaste sotto il suo dominio, e seguiva una politica prettamente liberale. Nel 1875 andò a Venezia, ceduta da soli nove anni ...
Leggi Tutto
(XX, p. 318; App. III, I, p. 957; IV, II, p. 293)
Il 2 agosto 1990 il K. è stato invaso dall'esercito dell'῾Irāq e, sette mesi più tardi, nel febbraio 1991, una forza internazionale organizzata sotto l'egida [...] petrolifere straniere) e specialmente le ripercussioni della rivoluzione islamica di Teherān e del conflitto tra Iran della Tribuna democratica (sinistra) e del Raggruppamento nazionale (liberale). Toccherà a queste forze, al di là dei danni ...
Leggi Tutto
Filosofo, nato a Parigi il 28 novembre 1792, morto a Cannes il 14 gennaio 1867. Nel 1810 entrò nella Scuola normale, che s'apriva allora per la prima volta. Ivi ebbe professore di retorica il Villemain, [...] ad altra fase: sorti i partiti d'opposizione alla monarchia, si venne alla rivoluzione del 1848, e da questa al colpo di stato del 2 dicembre 1851. Il C., liberale costituzionale, si trovò disorientato con la Repubblica prima, poi con l'Impero. Già ...
Leggi Tutto
socialismo
s. m. [der. di sociale, sul modello dell’ingl. socialism e del fr. socialisme]. – 1. a. In senso generale, concezione della società che propugna la soppressione di ogni privilegio e mira a instaurare la piena uguaglianza dei suoi...
intelligencija
〈int’il’iġi̯ènziië〉 s. f., russo [dal lat. intelligentia «intelligenza»]. – Categoria politico-sociale, tipica della Russia dai primi del sec. 19° sino alla rivoluzione d’ottobre (1917), formata da elementi colti, da letterati...