Paese e stato dell'Europa settentrionale, che fa parte della regione morfologica detta Fennoscandia. Il nome è germanico (Finnland, cioè "paese dei Finni") e si ritrova per la prima volta in documenti [...] .
Forze armate. - Esercito. - Dopo la rivoluzione russa la Finlandia costituì formazioni volontarie clandestine, che, nuovo le tendenze russificatrici. Il governatore generale Gerard, di tendenze liberali, fu sostituito dal gen. F. Seyn, che era stato ...
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TRASPORTO
Epicarmo CORBINO
Alfredo DE GREGORIO
Antonio BRUNETTI
. I trasporti dal punto di vista economico. - Il trasporto dal punto di vista economico rappresenta uno degli elementi del costo di [...] relativo degli oneri fissi. Rispetto al terzo punto una vera rivoluzione è stata determinata dalla diffusione dell'autoveicolo e dal crescente impiego l'odierna fase di transizione dall'economia liberale a quella corporativa sarà stata sorpassata, i ...
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U. R. S. S. (XXXIV, p. 816)
Alberto BALDINI
Carlo DE ANGELIS
Ugo FISCHETTI
Anna Maria RATTI
Pino FORTINI
Tomaso NAPOLITANO
. La divisione politico-amministrativa ha subito alcune nuove modificazioni, [...] nelle repubbliche socialistiche. Alla concezione economica liberale del lavoro-merce si contrappone la art. 87-a).
La forma più generalizzata di economia rurale - che le rivoluzioni del 1905 e del 1917 rimisero gradualmente in onore, fino al 1928 - ...
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La repubblica democratica di Baden è uno degli stati della Repubblica federale tedesca, tra i quali, in ordine di grandezza, tiene il quarto posto (kmq. 15.070,87). Le coordinate geografiche dei suoi punti [...] per tenere in vita la costituzione e per darle un indirizzo liberale, dall'altro per soffocarla.
Già sotto il granduca Ludovico (1819 creazione del quale lo zio aveva tanto contribuito. La rivoluzione di novembre del 1918 si estese anche al Baden: ...
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. Questo termine è usato, sia per designare l'organizzazione corporativa dello stato, qual è attuata in Italia e si viene attuando, sull'esempio italiano, in altri paesi, sia il complesso di quelle correnti [...] giuridica e politica dello stato, che, fino alla riforma corporativa fascista, è quella liberale-democratica, conforme ai principî affermati dalla rivoluzione francese, si propone, tuttavia, di lasciare la massima possibile sfera all'azione del ...
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di Sergio Marullo di Condojanni
Le origini del termine si rinvengono negli studi sul linguaggio, ove se ne scorge una duplicità di usi: in linguistica, indica l'attività di interpretazione di messaggi [...] dello Stato. Il c.c., traducendo in ordinate sequenze di articoli i valori del liberalismo ottocentesco, fissa canoni e direttive della rivoluzione borghese. Principi generali, che percorrono la disciplina di singoli istituti, fino a ergersi a ...
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Lavoro
Jean Fourastié
Gino Giugni
di Jean Fourastié e Gino Giugni
LAVORO
Lavoro di Jean Fourastié
sommario: 1. Introduzione generale. a) Il ‛fatto' del lavoro è millenario, il termine ‛lavoro' è recente. [...] e l'utilizzazione del vapore, comincia un'era di rivoluzione industriale; nello stesso tempo, la divisione del lavoro entra antisocialiste.
Già in questo periodo si delineano un modello liberale d'intervento, di cui è antesignana l'Inghilterra, ...
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Terrorismo
Robert H. Kupperman
di Robert H. Kupperman
Terrorismo
sommario: 1. Introduzione: a) il terrorismo come spettacolo; b) chi sono i terroristi?; c) il fenomeno in evoluzione; d) le basi della [...] una nuova minaccia. I governi - specialmente quelli più liberali - trovano difficile affrontare il fenomeno terrorista.
La più un esercito di contadini e di ladri avrebbe fatto la rivoluzione, la quale avrebbe preso la forma di distruzione spietata ...
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Giustizia
MMauro Cappelletti
di Mauro Cappelletti
Giustizia
sommario: 1. Introduzione. 2. La ‛giustizia costituzionale' e il superamento dei tradizionali conflitti fra equità e legge, fra diritto naturale [...] parti ma dallo Stato. Ma se in tal modo la Rivoluzione sradicò il costume secolare della venalité de la justice, non di fare ingiustizia.
È vero che lo ‛Stato di diritto' liberale-individualistico tentò di attenuare, o per lo meno di nascondere, ...
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Guerra
MMarco Cesa
di Marco Cesa
Guerra
sommario: 1. Le armi di distruzione di massa. 2. Le guerre convenzionali. 3. Le guerre civili e l'intervento umanitario. 4. L'obsolescenza della guerra? 5. Le [...] guerra del Golfo ha ufficializzato l'inizio di quella 'rivoluzione negli affari militari' di cui parleremo successivamente. A massiccio. Inoltre, riprendendo un'idea tipica del pensiero liberale classico, più volte ribadita negli ultimi due secoli, ...
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socialismo
s. m. [der. di sociale, sul modello dell’ingl. socialism e del fr. socialisme]. – 1. a. In senso generale, concezione della società che propugna la soppressione di ogni privilegio e mira a instaurare la piena uguaglianza dei suoi...
intelligencija
〈int’il’iġi̯ènziië〉 s. f., russo [dal lat. intelligentia «intelligenza»]. – Categoria politico-sociale, tipica della Russia dai primi del sec. 19° sino alla rivoluzione d’ottobre (1917), formata da elementi colti, da letterati...