Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Corporativismo
Daniela Parisi
In linea generale, corporazione sta a indicare qualsiasi ‘società parziale’, detta anche ‘corpo intermedio’, che si costituisce attorno a interessi particolari, contrastando [...] dubbio affermare che nel 1925 gli economisti di impronta liberale si staccarono definitivamente tanto dalle linee quanto dai metodi teorizzazioni nel senso proprio del termine.
Durante la Rivoluzione francese le corporazioni, in nome dell’égalité, ...
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CARLI, Filippo
Silvio Lanaro
Nacque a Comacchio (Ferrara), l'8 marzo 1876, da Lorenzo e da Aventina Gentili. Laureatosi in giurisprudenza, fu nominato giovanissimo segretario della Camera di commercio [...] che dà la divina forza del numero" (L'evoluzione delle rivoluzioni, Milano 1920, p. 51) - si rischiava di travolgere a loro volta accusavano gli ex nazionalisti di essere dei liberali in ritardo, ancora affezionati a un'idea trascendente dello Stato ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Meridionalismo
Adriano Giannola
All’origine del dualismo
Vi è ampio dibattito su quale fosse il divario Nord-Sud al momento dell’Unità. Certamente per molti aspetti le due aree erano significativamente [...] 97).
Rispetto al meridionalismo classico di stampo liberale il «nuovo meridionalismo» sostiene che non è campagne (1860 - 1900), Torino 1947.
G. Dorso, La rivoluzione meridionale, Torino 1950.
A. Lewis, Economic development with unlimited supplies ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Solidarietà e sussidiarietà
Ivo Colozzi
Una definizione dei concetti
La parola solidarietà ha alla base l’espressione del latino giuridico in solidum, che indicava l’obbligo da parte di un individuo [...] guarda con attenzione e crescente preoccupazione alla rivoluzione industriale che si sta realizzando in Inghilterra e al nesso tra economia, morale e istituzioni. Pur essendo liberale in politica e liberista in economia, Einaudi arriva a condividere ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Conflitto sociale
Antonio Cardini
L’argomento del conflitto sociale venne affrontato in termini di ‘italianità’ da un orientamento, una ‘scuola’, poi dimenticata, ma che ebbe a metà dell’Ottocento un [...] dell’Ottocento, De Viti De Marco elaborò un concetto pienamente liberale nell’indicare il modo di affrontare i conflitti che nella inevitabile la conclusione che:
disgraziatamente questa vera rivoluzione che deve portare agli uomini una felicità senza ...
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Economia-mondo
Michele Rostan
Il termine e la sua origine
Il termine 'economia-mondo' è la traduzione del termine inglese world-economy e di quello francese économie-monde. Quest'ultimo è tratto, a [...] che può fare da modello agli altri. Nella versione liberale un paese passa dall'arretratezza alla modernità attraverso un di questi sistemi sociali sono collegati alle due grandi rivoluzioni che hanno segnato la storia dell'umanità. Le piccole ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Giustizia
Roberto Artoni
Il pensiero economico italiano ha dato notevoli contributi all’elaborazione del concetto di giustizia soprattutto a partire dalla seconda metà dell’Ottocento. Mentre in epoche [...] degli interventi necessari a creare una società giusta, pur rimanendo nel contesto di un’economia liberale. Gli effetti sociali della prima rivoluzione industriale dimostrano, nella sua analisi, che l’individuo non è sempre il miglior giudice dei ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Stato nazionale
Vera Negri Zamagni
Stato e nazione non sono concetti coestensivi, il primo facendo riferimento a uno spazio di legislazione e di politica comuni senza nulla implicare riguardo alle caratteristiche [...] incominciò ad assumere un’espressione politica con la rivoluzione olandese (anni Ottanta) e con i rivolgimenti in una prospettiva storica: dalla ragion di stato al fallimento del liberalismo, «Il pensiero economico moderno», 2008, 1-2, pp. 19 ...
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CINI, Bartolomeo
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a San Marcello Pistoiese il 18 marzo 1809 da Giovanni e, da Anna Rosa Cartoli. Iniziò privatamente i suoi studi sotto la guida dell'abate Piermei, rivelando [...] di ritenere che egli facesse parte di quel gruppo di liberali, soprattutto di origine livornese, più aperti e duttili che, 1960, Firenze s.d.; C. Ronchi, I democratici fiorentini nella rivoluzione del '48-'49, Firenze 1962, ad Indicem;A. Salvestrini, ...
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PECCHIO, Giuseppe
Elena Riva
PECCHIO, Giuseppe. – Nacque a Milano il 15 novembre 1785 da una famiglia ammessa al patriziato cittadino già dal 1543. Terzogenito di Antonio e di Francesca Goffredo, ebbe [...] P. (1785-1835), in Archivio storico lombardo, CXXXVII (2011), pp. 25-44; Id., Risorgimento in esilio. L’internazionale liberale e l’età delle rivoluzioni, Roma-Bari 2011, ad ind.; Id., G. P., in Il contributo italiano alla storia del pensiero. Ottava ...
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socialismo
s. m. [der. di sociale, sul modello dell’ingl. socialism e del fr. socialisme]. – 1. a. In senso generale, concezione della società che propugna la soppressione di ogni privilegio e mira a instaurare la piena uguaglianza dei suoi...
intelligencija
〈int’il’iġi̯ènziië〉 s. f., russo [dal lat. intelligentia «intelligenza»]. – Categoria politico-sociale, tipica della Russia dai primi del sec. 19° sino alla rivoluzione d’ottobre (1917), formata da elementi colti, da letterati...