Diritto
In un rapporto giuridico, chi è estraneo o privo di interessi in comune con una delle due o più parti in causa.
Terzietà del giudice
Elementi essenziali del «giusto processo», costituzionalmente [...] liberali, socialdemocratiche e repubblicane) per presentare al paese un’alternativa progressiva e liberale parte dell’assemblea degli Stati Generali (➔), fu protagonista della Rivoluzione francese.
Scienze sociali
T. settore (o settore non-profit ...
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Uomo politico austriaco (Coblenza 1773 - Vienna 1859). Frequentò dal 1788 l'università di Strasburgo e, dal 1790 al 1792, quella di Magonza. Gli anni successivi li trascorse a Bruxelles; quindi, dopo un [...] alla Quadruplice Alleanza anche la Francia). Approfittando dell'agitazione liberale universitaria e dell'assassinio di A. Fr. Kotzebue alleanza austriaca, ammaestrata allora dalla lezione offerta dalla rivoluzione polacca, e a M. riuscì anche di ...
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asbùrgico, Impèro Con la denominazione I.a. si fa riferimento al complesso e articolato dominio imperiale che la dinastia degli Asburgo esercitò per secoli in Europa, dapprima alla guida del Sacro romano [...] Asburgo si mostrarono refrattari a qualsiasi riforma in senso liberale e costituzionale e a ogni prospettiva di emancipazione alla vigilia della sua dissoluzione. Le forze della rivoluzione furono sconfitte e spietatamente represse. Minato in modo ...
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(ted. Basel; fr. Bâle) Città della Svizzera settentrionale (163.081 ab. nel 2007); capitale del cantone Basilea Città (Basel Stadt), il più piccolo del paese, per estensione, ma il più densamente popolato [...] (1848-75) che portò a instaurare una costituzione liberale.
Arte
La città di B. conserva ancora l’ di Basilea. Dal 1528 capitale del principato fu Porrentruy. Soppresso durante la Rivoluzione francese, nel 1815 fu diviso tra i cantoni di B. e Berna. ...
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Denominazione generica, usata soprattutto in passato, di due grandi regioni, assolutamente distinte l’una dall’altra e accomunate nell’unico nome in conseguenza di un equivoco di navigatori e di geografi: [...] indiani agli Inglesi fu soppressa durante la Rivoluzione francese (1794).
Compagnia olandese delle Indie Occidentali delle isole di Timor e Nuova Guinea. Con la Costituzione liberale del 1848, il governo di questi possedimenti, prima sotto il ...
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Generale e uomo politico (Saint-Roch de Chavagnac, Alvernia, 1757 - Parigi 1834). Deputato della nobiltà agli Stati generali (1789), cercò un accordo con il Terzo Stato. Scoppiata la rivoluzione, ebbe [...] politici. Dopo la Restaurazione fu a capo dell'opposizione liberale e appoggiò l'ascesa di Luigi Filippo d'Orléans azione europea che La F. andava svolgendo (solidarietà con la rivoluzione italiana del 1831 e con quella polacca, tentata spedizione in ...
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Uomo di stato e storico (Nîmes 1787 - Val-Richer, Calvados, 1874). Deputato conservatore, sostenne la monarchia liberale di Luigi Filippo pur opponendosi a ogni sviluppo in senso democratico del costituzionalismo [...] 1830, prese posto al centro-sinistra; sostenitore del duca di Orléans, ottenne per breve tempo, subito dopo la rivoluzione, il ministero degli Interni (agosto-nov. 1830). Rappresentante del partito della "resistenza", oppositore di ogni sviluppo in ...
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Insieme delle dottrine e dei movimenti che attribuiscono un ruolo centrale all'idea di nazione e alle identità nazionali. Il n. si è storicamente manifestato in due forme: come ideologia di liberazione [...] altre.
Le origini
Il concetto nacque con la Rivoluzione francese, in stretta connessione con le idee democratiche cd. 'n. dell'autodeterminazione', nel contesto della tradizione liberale e democratica.
L'età del nazionalismo
Dopo l'unificazione ...
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Statista inglese (Londra 1749 - Chiswick 1806). Liberale, fu segretario di Stato per gli Affari esteri (1782-83) e riconobbe l'indipendenza delle colonie americane. Promosse l'abolizione della schiavitù [...] all'opposizione. Il suo temperamento e le sue vedute liberali lo portarono a contrastare, con eloquenza irruente, la Negli anni successivi, assunse atteggiamento favorevole verso la Rivoluzione francese, in polemica con la politica estera di ...
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Uomo politico e pubblicista francese (Londra 1810 - Parigi 1870). Entrato (1830) nella redazione de L'Avenir, si unì a Lamennais e a Lacordaire nel sostenere la necessità e l'attualità di un nuovo assetto [...] cattolica, cui rispondesse un ammodernamento della Chiesa in senso liberale. Condannato da Roma L'Avenir (1832), M., pur per ragioni di politica ecclesiastica e per timore di una rivoluzione socialista. Solo quando si convinse che il regime non ...
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socialismo
s. m. [der. di sociale, sul modello dell’ingl. socialism e del fr. socialisme]. – 1. a. In senso generale, concezione della società che propugna la soppressione di ogni privilegio e mira a instaurare la piena uguaglianza dei suoi...
intelligencija
〈int’il’iġi̯ènziië〉 s. f., russo [dal lat. intelligentia «intelligenza»]. – Categoria politico-sociale, tipica della Russia dai primi del sec. 19° sino alla rivoluzione d’ottobre (1917), formata da elementi colti, da letterati...