Montalembert, Charles Forbes conte di
Politico e pubblicista francese (Londra 1810-Parigi 1870). Entrato (1830) nella redazione de L’Avenir, si unì a Lamennais e a Lacordaire nel sostenere la necessità [...] cattolica, cui rispondesse un ammodernamento della Chiesa in senso liberale. Nel 1831, entrato a far parte della Camera ragioni di politica ecclesiastica e per timore di una rivoluzione socialista. Non rieletto nel 1857, rimase una figura eminente ...
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Francesco I di Borbone
Re delle Due Sicilie (Napoli 1777-ivi 1830). Figlio di Ferdinando I e di Maria Carolina d’Austria, quando Napoli fu occupata dai francesi si rifugiò con la famiglia in Sicilia [...] re al potere (1814), ma rimase luogotenente in Sicilia fino alla vigilia della rivoluzione del 1820. Gli fu allora affidato il vicariato del regno durante i nove mesi del governo liberale (1820-21). Salito al trono nel 1825, lasciò che continuasse a ...
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Gomez Castro, Laureano Eleuterio
Gómez Castro, Laureano Eleuterio
Diplomatico, giornalista e politico colombiano (Bogotà 1889-ivi 1965). Capo del Partito conservatore (1932), fu più volte deputato e [...] 1934. In seguito alla rivoluzione di Bogotà (1948) fu costretto a rifugiarsi all’estero. Eletto presidente della Repubblica (1950), governò con sistemi dittatoriali ma fu deposto (1953) dai militari appoggiati dai liberali. Firmò con l’ex presidente ...
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Ongania, Juan Carlos
Onganía, Juan Carlos
Militare e politico argentino (Marcos Paz 1914-Buenos Aires 1995). Capo di stato maggiore dell’esercito, nel 1966 depose Arturo Umberto Illia e si instaurò [...] progetto, la «rivoluzione argentina», si propose di compattare le forze armate per conferire loro un ruolo centrale nella trasformazione socioeconomica del Paese alla ricerca di una terza via tra comunismo e democrazia liberale. Responsabile di dure ...
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Mallet du Pan, Jacques
Pubblicista svizzero (Céligny 1719-Richmond 1800). Partecipò alla redazione degli Annales politiques, civiles et littéraires di S.-N.-H. Linguet, e in seguito divenne direttore [...] del Mercure de France a Parigi (1788); durante la Rivoluzione francese fu uno dei principali fautori della tendenza monarchico-liberale. Lasciata la Francia nel 1792, organizzò in Svizzera un servizio d’informazioni dalla Francia; nel 1798 si ...
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Goncz, Arpard
Göncz, Árpárd
Politico ungherese (n. Budapest 1922). Dopo aver partecipato alla Rivoluzione ungherese del 1956, nel 1958 fu condannato all’ergastolo. Liberato a seguito di un’amnistia [...] Settanta fece parte del movimento dissidente ungherese e nel 1988 partecipò alla fondazione dell’Alleanza dei liberi democratici (partito liberale). Membro e presidente del Parlamento, nel 1990 e poi nel 1995 fu eletto presidente della Repubblica. ...
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Bazargan, Mehdi
Politico iraniano (n. Bazargan 1907-m. 1995). Già capo della Compagnia nazionale iraniana del petrolio, prese parte alla fondazione del Movimento di liberazione iraniano. Dopo la Rivoluzione [...] iraniana, nel febbraio del 1979 fu incaricato della guida del governo provvisorio del Paese, ma per le sue idee di ispirazione democratica e liberale entrò subito in contrasto con il clero. Nel novembre dello stesso anno rassegnò le dimissioni. ...
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socialismo
s. m. [der. di sociale, sul modello dell’ingl. socialism e del fr. socialisme]. – 1. a. In senso generale, concezione della società che propugna la soppressione di ogni privilegio e mira a instaurare la piena uguaglianza dei suoi...
intelligencija
〈int’il’iġi̯ènziië〉 s. f., russo [dal lat. intelligentia «intelligenza»]. – Categoria politico-sociale, tipica della Russia dai primi del sec. 19° sino alla rivoluzione d’ottobre (1917), formata da elementi colti, da letterati...