Figlio (Berlino 1795 - castello di Sans-Souci 1861) di Federico Guglielmo III e di Luisa Augusta di Meclemburgo-Strelitz, successe nel 1840 al padre. Né decisamente conservatore né liberale, favorì una [...] (1847) a Berlino la cosiddetta Dieta unita, che raccoglieva le rappresentanze di tutte le province prussiane. Scoppiata la rivoluzione nella capitale (1848), non vi si oppose (mentre l'ordine veniva stabilito dal fratello poi imperatore Guglielmo I ...
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Rivoluzionario russo (Mosca 1793 - Pietroburgo 1826), uno degli artefici dell'insurrezione dei decabristi. Combatté contro Napoleone (1812-14), rientrando in patria dall'Occidente con idee chiaramente [...] zarismo. Aderì (1817) alla società segreta, massonica e liberale, la Sojuz spasenija ("Unione della salvezza"), di cui avrebbe dovuto essere l'organizzazione dello stato russo dopo la rivoluzione: una repubblica con rigida divisione dei poteri, e ...
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Patriota (Migliarina, Carpi, 1798 - Modena 1831). Commerciante, di idee liberali, entrò, per il tramite di E. Misley, in contatto col duca Francesco IV di Modena e si adoperò perché questi si facesse capo [...] del movimento liberale nazionale, allacciando nello stesso tempo, tramite il fratello Celeste (v.), rapporti con l'emigrazione politica duca in fuga per il sopravvenuto scoppio della rivoluzione, fu processato sommariamente e giustiziato (26 maggio ...
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Letterato (Brivio 1810 - Monza 1877), fratello di Cesare. Cattolico liberale, oltre che di un romanzo storico (Il marchese Annibale Porrone, 1843) è autore di alcuni scritti legati agli avvenimenti milanesi [...] del 1848 (Gli ultimi cinque giorni degli Austriaci a Milano; Storia ragionata e documentata della rivoluzione lombarda) e di opere di divulgazione storica e letteraria destinate alla scuola. Fondò un Istituto di mutuo soccorso fra gl'istruttori e gli ...
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Industriale, scrittore e uomo politico tedesco (Berlino 1867 - ivi 1922), figlio di Emil. Di famiglia ebraica, dal 1915 fu presidente della società AEG. Intellettuale d'ispirazione liberale, pur contrario [...] . Su queste premesse si fonda Die neue Wirtschaft (1918), in cui R. propose una interpretazione della guerra come rivoluzione sociale, formulò l'idea di un'economia regolata, al di là del capitalismo e del socialismo tradizionali (organizzazione dell ...
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Uomo di stato e generale cileno (Santiago 1787 - ivi 1851). Servì nell'esercito creolo dal 1811; fu poi intendente di Concepción, e nel 1820 sconfisse il guerrigliero realista V. Benavides. Capo del partito [...] liberale, si sollevò contro B. O'Higgins fin dal nov. 1822, e alla sua caduta lo sostituì (marzo 1823). Eletto dittatore, si si dimise. Ritornò per breve tempo alla presidenza dopo la rivoluzione del genn. 1827, e si impadronì ancora una volta ...
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Uomo di stato e storico spagnolo (Málaga 1828 - Santa Águeda 1897). Governatore di Cadice nel 1857, ministro dell'Interno nel 1864, poi ministro delle Colonie e delle Finanze. Esiliato dal governo reazionario [...] del Narváez, fu deputato nel 1869 dopo la rivoluzione che abbatté il trono di Isabella II. Liberale e monarchico, dopo l'abdicazione di Amedeo di Savoia (1873) preparò il terreno alla restaurazione borbonica e fu, sotto Alfonso XII, più volte primo ...
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Uomo politico e diplomatico francese (Montpellier 1753 - Barnes Terrace, Londra, 1812). Alle prime avvisaglie della Rivoluzione si fece sostenitore delle idee più spinte (Mémoire sur les États généraux, [...] leurs droits et la manière de les convoquer, 1788), ciò che non gl'impedì di accettare di rappresentare la nobiltà liberale agli Stati generali del 1789. Ma il suo atteggiamento incoerente lo costrinse nel 1790 a emigrare in Svizzera, poi a Venezia, ...
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Patriota e uomo politico (Palermo 1778 - Malta 1863); ufficiale della marina borbonica, ricoprì posizioni di comando nella flotta di Ferdinando IV di Borbone. Ritiratosi dal servizio (1811), fu tra i maggiori [...] esponenti del partito liberale siciliano e appoggiò l'ala capeggiata dal principe di Castelnuovo. Ministro della Marina (1812-13 l'attività politica nel 1848, quando, scoppiata la rivoluzione di Palermo, divenne capo del governo provvisorio che ...
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Uomo politico cileno (Santiago del Cile 1850 - ivi 1901). Figlio di F. Errázuriz Zañartu, fu deputato nel 1885, ministro della Guerra e Marina (1890), attivo avversario di Balmaceda nella rivoluzione del [...] di Giustizia con J. Montt, e presidente della Repubblica dal 1896 al 1901. Il suo governo, di impronta liberale, fu caratterizzato da controversie internazionali: oltre alla questione di Tacna e Arica col Perù, dovette discutere con la Bolivia ...
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socialismo
s. m. [der. di sociale, sul modello dell’ingl. socialism e del fr. socialisme]. – 1. a. In senso generale, concezione della società che propugna la soppressione di ogni privilegio e mira a instaurare la piena uguaglianza dei suoi...
intelligencija
〈int’il’iġi̯ènziië〉 s. f., russo [dal lat. intelligentia «intelligenza»]. – Categoria politico-sociale, tipica della Russia dai primi del sec. 19° sino alla rivoluzione d’ottobre (1917), formata da elementi colti, da letterati...