BELLERIO, Giuditta
Arianna Scolari Sellerio
Nacque a Milano il 6 genn. 1804, dal barone Andrea, ex funzionario napoleonico, e da Maria de' Sopransi. Nel 1815 entrava nell'I.R. Collegio delle fanciulle [...] e Nicola Fabrizi, G. Lamberti, e durante la rivoluzione del 1831 prese parte a pubbliche manifestazioni, cosicché al e ripete ancora, tale affermazione nel vol. 1 de L'Empire libéral (Paris 1895, p. 258). Sono stati ritrovati a Marsiglia gli ...
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AZEGLIO, Vittorio Emanuele Taparelli marchese d'
Giuseppe Locorotondo
Nacque a Torino il 17 sett. 1816 da Roberto e Costanza Alfieri di Sostegno. A 5 anni seguì il padre, coinvolto nei moti piemontesi [...] commercio, seguiva con simpatia il progressivo sviluppo del regime liberale. L'intesa raggiunse la sua punta massima nel 1854-1856 del fatto compiuto e del non-intervento, il trionfo della rivoluzione unitaria italiana. E l'A. fu il primo diplomatico ...
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Paolo Armaroli
Paralisi Costituente
Piero Calamandrei sosteneva che il presidenzialismo condiziona il sistema dei partiti, mentre il parlamentarismo ne è condizionato. Oggi la nostra Repubblica è di [...] uomo solo al comando fa paura. Non a caso il liberale Aldo Bozzi osservò che i lavori della Costituente furono dominati dal era già espresso Vincenzo Cuoco nel suo Saggio storico sulla rivoluzione napoletana del 1799.
Nel 1953 non scatta di un soffio ...
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FRATTI, Antonio
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Forlì il 15 maggio 1845 da Luigi e da Domenica Ravajoli. Di famiglia agiata - il padre, ingegnere e progettista con qualche precedente di tipo patriottico, [...] sui fogli della sua regione: fu direttore della Rivoluzione di Forlì (1871-72), redattore dell'Alleanza di 1895: presentato a Ravenna I, il F. venne però battuto dal liberale Rava, e dovette attendere altri due anni per sconfiggere a sua volta ...
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ANELLI, Luigi
Franco Della Peruta
Nacque a Lodi il 7 genn. 1813, da Giuseppe ed Anna Maria dei conti Barni di Lodi. Entrato in seminario nel 1825, vi compì studi teologici, filosofici e letterari sotto [...] all'Italia e agli Austriaci - vale come prima testimonianza del suo orientamento in senso liberale e patriottico.
Negli anni precedenti la rivoluzione del '48 l'A. andò compiendo la sua maturazione politica, in direzione di un repubblicanesimo ...
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CANUTI, Filippo Maria
Giorgio Boccolari
Nato a Bologna il 2 apr. 1802 da Pietro e da Matilde Faggioli, vi si laureò in utroque iure nel 1822 e dal 1824 si dedicò alla libera professione di avvocato. [...] dalla propaganda patriottica ed entrò in contatto con Ciro Menotti e con altri liberali delle vicine regioni, prendendo poi parte attiva alla preparazione della rivoluzione del 1831 per propagare il moto insurrezionale nelle città della Romagna e ...
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PIETRAMELLARA VASSE, Pietro
Eva Cecchinato
PIETRAMELLARA VASSÉ, Pietro. – Nacque a Bologna il 9 settembre 1804 dal marchese Lorenzo e dalla nobile Carlotta Teodora Sampieri Scappi.
La famiglia aveva [...] 1833, che avrebbero dovuto portare la rivoluzione nel Regno di Sardegna. Pietramellara diede un Pio IX (1846) e i provvedimenti che fecero inneggiare al ‘papa liberale’ aprirono a Pietramellara la prospettiva del ritorno in patria: rientrò a Bologna ...
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BARTOLOMMEI, Ferdinando
Sergio Camerani
Nacque a Firenze il 10 marzo 1821 dal marchese Girolamo e dalla marchesa Teresa Niccolini. Rimasto presto orfano di padre, fu affidato dalla madre alle cure dell'abate [...] Toscana riprese, ma cautamente, i contatti con l'opposizione liberale. Era ormai convinto che la politica seguita dal governo nazionale. Fu dunque uno dei principali esponenti della famosa rivoluzione fiorentina del 27 apr. 1859, promossa da lui e ...
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AMORE, Nicola
Gaspare De Caro
Nacque a Roccamonfina (Caserta) il 18 apr. 1828. Nel 1848-49 assisté alle sedute del parlamento napoletano come stenografo. Laureatosi in giurisprudenza nel 1850, l'A. [...] e "guappi" erano stati ampiamente immessi dal ministro liberale di Francesco II, Liborio Romano, e poi dallo seguendo il destino di altri uomini della Destra dopo la "rivoluzione parlamentare" del 1876, in una formazione clerico-moderata. Con ...
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DE DEO, Emanuele
Maria Aurora Tallarico
Nato a Minervino Murge (Bari) l'11 giugno 1772 da Vincenzo. dottore in legge e letterato lucerino, di cospicua famiglia originaria della Spagna, e da Vincenza [...] . In queste scuole, che erano anche palestre di propaganda liberale, il D. alimentò il suo amore per la libertà e l'odio alla tirannidé leggendo le gazzette francesi, discorrendo di rivoluzione e di costituzione con i più fidati amici, tra cui ...
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socialismo
s. m. [der. di sociale, sul modello dell’ingl. socialism e del fr. socialisme]. – 1. a. In senso generale, concezione della società che propugna la soppressione di ogni privilegio e mira a instaurare la piena uguaglianza dei suoi...
intelligencija
〈int’il’iġi̯ènziië〉 s. f., russo [dal lat. intelligentia «intelligenza»]. – Categoria politico-sociale, tipica della Russia dai primi del sec. 19° sino alla rivoluzione d’ottobre (1917), formata da elementi colti, da letterati...