BRAICO, Cesare
Mario Themelly
Nato a Brindisi il 24 ott. 1816 da Bartolomeo e da Carolina Carasco, dopo aver compiuto gli studi secondari nella città natale, si laureò in medicina a Napoli nel 1845. [...] con le quali gli esuli meridionali, nella imminenza della rivoluzione di Sicilia, dichiararono di appoggiare la politica della di Manduria, rivolgendo un generico invito all'unità delle forze liberali, ma non fu eletto. Con decreto del 10 dic. ...
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asburgico, impero
Francesco Tuccari
Il dominio di una famiglia protagonista di cinque secoli di storia
Con la formula impero asburgico si fa riferimento al complesso e articolato dominio imperiale che [...] Impero (dal 15° al 19° secolo) e poi, dopo l'età della Rivoluzione francese e di Napoleone, dell'Impero d'Austria (dal 19° al 20° secolo si mostrarono refrattari a qualsiasi riforma in senso liberale e costituzionale e a ogni prospettiva di ...
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borghesia
Massimo L. Salvadori
La classe che ha guidato la modernizzazione economica
Il termine borghesia ha origini medievali. Fu infatti nell'Alto Medioevo che si iniziò a parlare di borghesi ‒ dalla [...] provocò l'irrobustirsi degli strati della burocrazia alle dipendenze degli organi di governo.
L'età del liberalismo e della Rivoluzione industriale come 'età della borghesia'
I fattori dell'ascesa della borghesia. Nella storia del mondo occidentale ...
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Jefferson, Thomas
Politico statunitense (Shadwell, Virginia, 1743-Monticello, Virginia, 1826). Di famiglia di proprietari terrieri, compiuti gli studi fece pratica legale presso G. White, avvocato famoso [...] Dichiarazione d’indipendenza: il pensiero di J. è che la rivoluzione non sia solo una reazione agli abusi del governo inglese, sono fondamentali per comprendere l’influenza che il movimento liberale francese esercitò sulle sue idee e per rendersi ...
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cooperazione
Azione svolta in comune per raggiungere un fine collettivo; insieme alle organizzazioni che operano in tal senso, in particolare sul terreno economico. In questo campo, la c., eliminando [...] alle terribili condizioni di vita imposte al proletariato dalla Rivoluzione industriale e dal rapido inurbamento delle plebi rurali. che ispirarono la c. in Italia, quella liberale-repubblicana, quella socialista riformista e quella del cattolicesimo ...
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De Sanctis, Francesco
Critico letterario e uomo politico (Morra Irpina, odierna Morra De Sanctis, Avellino, 1817 - Napoli 1883). Di famiglia borghese, studiò prima a Napoli presso uno zio prete e poi, [...] maggiori letterature europee. Nel 1848 partecipò attivamente alla rivoluzione napoletana a fianco dei suoi allievi sulle barricate tenne quattro corsi annuali su Manzoni, la scuola cattolica liberale, la scuola democratica e Leopardi procedendo a una ...
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trasformismo
Termine entrato nel linguaggio politico italiano tra la fine del 1882 e l’inizio del 1883 per definire, con chiara connotazione polemica, la politica inaugurata in quel periodo dall’allora [...] del carattere irreversibile della sconfitta subita con la cd. rivoluzione parlamentare del marzo 1876 e con le elezioni dell’ del quadro politico e sociale non solo dell’Italia liberale della seconda metà dell’Ottocento. Il più importante precedente ...
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Austria, storia della
Francesco Tuccari
La sede del potere imperiale degli Asburgo
Per molti secoli, in età romana e medievale, i territori che formano l'odierna Austria non costituirono un'unità statale [...] riformatore e delle più significative esperienze di dispotismo illuminato. Dopo la Rivoluzione francese e l'età napoleonica (che posero fine nel 1806 al Europa. Refrattaria a qualsiasi riforma in senso liberale e costituzionale, essa si oppose a ogni ...
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duma
Antica istituzione russa. La d. dei fu il consiglio del principe di Moldova che esprimeva soprattutto l’influenza della maggiore nobiltà. L’affermazione degli zar, con Ivan IV il Terribile, portò [...] fu recuperato da Nicola II, in forma nuova, dopo la rivoluzione del 1905. La concessione del Parlamento fu una conseguenza della Il 17 ott., a fronte dell’insoddisfazione del movimento liberale e sotto la pressione popolare, lo zar concesse tutte le ...
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storiografia Scienza e pratica dello scrivere opere relative a eventi storici del passato, in quanto si possano riconoscere in essa un’indagine critica e dei principi metodologici.
Il complesso delle opere [...] classici della s. europea.
Gran Bretagna. Il maggiore storico liberale dell’Inghilterra fu T.B. Macaulay, che nella sua History la strada a nuovi studi sulla retorica e la simbologia della rivoluzione (allo stesso si dovrà, a chiusura del secolo, Le ...
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socialismo
s. m. [der. di sociale, sul modello dell’ingl. socialism e del fr. socialisme]. – 1. a. In senso generale, concezione della società che propugna la soppressione di ogni privilegio e mira a instaurare la piena uguaglianza dei suoi...
intelligencija
〈int’il’iġi̯ènziië〉 s. f., russo [dal lat. intelligentia «intelligenza»]. – Categoria politico-sociale, tipica della Russia dai primi del sec. 19° sino alla rivoluzione d’ottobre (1917), formata da elementi colti, da letterati...