MANCINI, Ortensia
Stefano Tabacchi
Nacque a Roma il 6 giugno 1646 da Lorenzo e da Geronima Mazzarino, sorella del cardinale Giulio. Crebbe a Roma, insieme con i suoi fratelli, fino al maggio del 1653, [...] prendere provvedimenti e cercò, con scarsa fortuna, di rendere permanente il soggiorno della M. in una casa religiosa.
Rimasta nei milieux di nobili emigrati, indebitandosi pesantemente.
La rivoluzione del 1688 inferse un grave colpo alle sorti della ...
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CEVA GRIMALDI PISANELLI, Giuseppe, marchese di Pietracatella, duca delle Pesche
Alfonso Scirocco
Nato a Napoli l'8 sett. 1777 da Francesco Maria e da Maria Spinelli dei principi di Cariati, dopo la [...] ancora carente nelle province. Egli denunziava i danni della Rivoluzione francese, che aveva sconvolto l'antica maniera di pensare: toccava ora alle autorità ridare permanente tranquillità alla nazione sorvegliando e dirigendo lo spirito pubblico ...
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PELLIZZA DA VOLPEDO, Giuseppe
Davide Lacagnina
PELLIZZA DA VOLPEDO, Giuseppe. – Nacque a Volpedo, in provincia di Alessandria, il 28 luglio 1868, da Pietro e da Maddalena Cantù, secondo di tre figli, [...] quindi, nel 1892, alla Promotrice di Torino, e, subito dopo, alla Permanente di Milano, dove espose Prime nebbie (cat. 673), e all’Esposizione scorta degli scritti di Jean Jaurès sulla Rivoluzione francese discussi con l’amico tortonese Aristide ...
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FABRIZI, Paolo
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Modena il 15 sett. 1805 da Ambrogio, avvocato, e da Barbara Piretti, di famiglia comitale ferrarese; dopo i primi studi nel locale collegio "S. Giovanni" [...] il ruolo nei moti del 1831 si vedano G. Sforza, La rivoluzione del 1831 nel Ducato di Modena. Studi e docc., Roma-Livorno 1831 nelle memorie di E. Misley, Bologna 1931, p. 60; sulla permanenza a Corfù, G. Sforza, Il dittatore di Modena B. Nardi e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Arnaldo Volpicelli
Carlotta Latini
Nel periodo tra le due guerre mondiali si realizza un ripensamento del rapporto tra Stato e società che era stato fino a quel momento dominato da un approccio di tipo [...] per definizione, pubblico. Lo Stato liberale, erede della Rivoluzione francese, ha una funzione negativa, quella di limitare gli regola i rapporti degli individui ma come organizzazione stabile e permanente di essi: il fine del diritto non è l’ ...
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FABBRI, Luigi
Giuseppe Sircana
Nacque a Fabriano, in provincia di Ancona, il 22 dic. 1877 da Curzio e da Angela Sbriccioli. Era studente delle scuole tecniche di Ancona quando la frequentazione dell'anarchico [...] del fascismo racchiudeva una lezione in più, confermando che ogni rivoluzione era opera di minoranze decise a tutto, mentre la maggioranza la Federación obrera regional argentina, erano in permanente contrasto. Sollecitato a intervenire, il F. ...
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DOMANICO, Giovanni
Giuseppe Masi
Nacque a Rogliano (Cosenza) il 17 ag. 1855 da Domenico e da Caterina Cardamone.
Il padre, cattolico di formazione giobertiana e amico di diversi uomini politici, era [...] temeva il pericolo del pangermanesimo come un ostacolo permanente allo sviluppo della democrazia. In tal senso si movimento socialista italiano, Prato 1910; Il concetto della rivoluzione socialista, ibid. 1911; L'Internazionale. Dalla sua fondazione ...
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Newton, Isaac
Paolo Casini
Il grande scienziato affascinato da luce e gravitazione
Un po’ fisico, un po’ filosofo, un po’ inventore: questo è Isaac Newton, lo scienziato che formulò la legge di gravitazione [...] sua opera si può considerare come il momento conclusivo della rivoluzione scientifica del Seicento. Pochi hanno lasciato, come lui, che regola la macchina cosmica in una sorta di miracolo permanente, e il suo celebre motto «non costruisco ipotesi».
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LONGO, Luigi
Giuseppe Sircana
Nacque a Fubine Monferrato, presso Alessandria, il 15 marzo 1900 da Giuseppe e da Lucia Gotta, in una famiglia di viticoltori che la crisi agricola e l'aumento dei prezzi [...] costitutiva del Cominform, presso cui divenne delegato permanente del PCI. Nel 1951, allorché Stalin La politica comunista, ibid. 1969 (con E. Berlinguer); Tra reazione e rivoluzione. Ricordi e riflessioni sui primi anni di vita del PCI, Milano 1972 ...
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CERUTTI, Luigi
Silvio Tramontin
Nacque il 14 marzo del 1865 a Mira (Venezia), da Giobatta, medico condotto del paese, e da Amelia Bontempelli. Entrato in seminario per compiervi gli studi classici, [...] pure importanti incarichi in sede nazionale: membro del Comitato permanente e poi del più ristretto Consiglio direttivo, del Comitato che considerasse preminente la difesa della Chiesa dalla "rivoluzione" e la "questione romana", e che subordinava ...
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rivoluzione
rivoluzióne s. f. [dal lat. tardo revolutio -onis «rivolgimento, ritorno», der. di revolvĕre: v. rivolgere]. – 1. Nell’uso scient., per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il relativo...
stalinismo
s. m. – 1. L’interpretazione del marxismo-leninismo propria di Stalin (v. la voce prec.), che, in contrapp. alla teoria della rivoluzione permanente, affermò il principio dell’autosufficienza della rivoluzione russa, e la corrispondente...