ITALIA
Adalberto Vallega
Alberto Belloni
Olga Donati
Carmelo Formica
Giuseppe De Rita
Giuseppe Roma
Vittorio Vidotto
Aldo Lo Schiavo
Giuliano Manacorda
Enrico Zanini
Rosalba Zuccaro
Sandro [...] componenti del mondo scolastico e della loro evoluzione quantitativa e qualitativa ha continuato a provvedere il ministero di C. Bernari (Un foro nel parabrezza, 1971; Tanto la rivoluzione non scoppierà, 1976; Il giorno degli assassinii, 1980); di P. ...
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URBANISTICA (XXXIV, p. 768; App. III, 11, p. 1037)
Sergio Rinaldi Tufi
Gabriele Scimemi
Urbanistica antica. - I primi insediamenti stabili di una certa consistenza si costituiscono durante il periodo [...] l'aspetto più rilevante della politica cinese, dalla rivoluzione culturale in poi, consiste nello sforzo costante di i consumi idrici industriali). In generale la carenza quantitativa d'acqua costituisce un problema drammatico per le città ...
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(XII, p. 599; App. III, I, p. 475; IV, I, p. 585)
Demografia storica. - Gli obiettivi della d. storica, che possono essere sintetizzati nella descrizione e nella spiegazione delle grandi tendenze demografiche [...] coppia era pari a 4,5. Ma in soli 18 anni una piccola rivoluzione si è consumata: attualmente gli abitanti sono arrivati a 5 miliardi e 290 (perché si possano incontrare sotto il profilo quantitativo e qualitativo domanda e offerta di lavoro), una ...
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PARIGI
Anna Bordoni
Donatella Calabi
Rosa Tamborrino
(XXVI, p. 331; App. II, II, p. 506; III, II, p. 365; IV, II, p. 736)
La città di P. rappresenta, da sempre, una delle principali regioni urbanizzate [...] Repubblica F. Mitterrand per la celebrazione del bicentenario della Rivoluzione del 1789. Eletto nel maggio 1981, Mitterrand pose di un'ultima ondata di mostre basate più sull'offerta quantitativa dei pezzi o sulla sponsorizzazione che non su un nuovo ...
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Reddito
Paolo Piacentini
(XXVIII, p. 969; App. IV, iii, p. 172; V, iv, p. 430)
La nozione di reddito costituisce la base del calcolo economico, e come tale entra con un ruolo principale, se non 'monocratico', [...] rappresentare un semplice, e talvolta semplicistico, criterio quantitativo per la valutazione dei livelli relativi di sviluppo e forte potenzialità di risparmio di lavoro (la 'rivoluzione microelettronica') e l'intensificazione dalla competizione a ...
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Economia
Sergio Ricossa
di Sergio Ricossa
Economia
sommario: 1. Tra scienza e politica: contenuti e metodi. 2. Dalla contabilità aziendale alla contabilità nazionale. 3. Lo sviluppo economico. 4. Le [...] La macchina a vapore di Watt aveva sospinto la rivoluzione industriale, sebbene sciupasse il 99% dell'energia contenuta quel punto in poi tornava a valere una sorta di teoria quantitativa della moneta. Ma prima ancora era possibile che la spinta della ...
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Marxismo
LLucio Colletti
di Lucio Colletti
Marxismo
sommario: 1. Il materialismo dialettico. 2. La gnoseologia del materialismo dialettico. 3. L'influenza di Engels. 4. Il marxismo come scienza. 5. [...] primo ha inizio verso il 1843 e si conclude con la rivoluzione del 1848, nella storia delle idee con il Manifesto del si mostra in tal modo incline a considerare esclusivamente i rapporti quantitativi' in base a cui le merci si scambiano tra loro, ...
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Politica economica e finanziaria
Siro Lombardini
di Siro Lombardini
Politica economica e finanziaria
1. Il sistema produttivo e le concezioni liberiste della politica economica.
La concezione liberista [...] della politica economica. Il problema dell'occupazione
La rivoluzione keynesiana e la politica economica
Per i neoclassici al immettere sostanze inquinanti in un fiume oltre un certo quantitativo, determinato in modo che, tenendo conto del numero ...
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Capitale
Giorgio Lunghini
Introduzione
'Capitale' è un termine tratto dal linguaggio comune, con cui si indica normalmente qualsiasi forma di ricchezza accumulata e accantonata, che consenta di ottenere [...] lavoro è diventato lavoro salariato.
La rivoluzione del 1789 e la rivoluzione industriale sono ancora lontane; tuttavia i fisiocratici allora si deve trovare una base per un confronto quantitativo fra i nuovi beni capitali prodotti nel periodo e ...
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Finanza pubblica
Giannino Parravicini
Domenicantonio Fausto
sommario: 1. Introduzione. 2. La teoria della finanza pubblica agli inizi del Novecento. a) L'eredità degli economisti classici. b) Il contributo [...] nome del suo autore, è divenuto d'uso corrente parlare di rivoluzione keynesiana (v. Keynes, 1936).
Keynes contesta il punto di offerta pubblica di beni e servizi crescente sul piano quantitativo e qualitativo rispetto all'offerta di beni privati. ...
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storia
stòria (ant. o letter. istòria) s. f. [dal lat. historia, gr. ἱστορία, propr. «ricerca, indagine, cognizione» da una radice indoeur. da cui il gr. οἶδα «sapere» (e ἴστωρ «colui che sa») e il lat. vid- da cui vĭdēre «vedere»]. – 1. Esposizione...
tecnologico
tecnològico agg. [der. di tecnologia] (pl. m. -ci). – Di tecnologia, attinente alla tecnologia o fondato su di essa: studî t., ricerche t.; il livello t. di un paese, di una regione, di un settore; la rivoluzione t. conseguente...