RIVOLUZIONE
Luciano Gallino
(XXIX, p. 498)
Nel senso politico-sociale il termine r. indica una trasformazione radicale dei rapporti sociali che formano la base di una determinata società o di uno dei [...] . Al centro di essi v'è la nozione di tempo delle rivoluzioni. I tentativi di assegnare un tempo limite, con un punto d propri satelliti dopo il 1945: Polonia e Repubblica Democratica Tedesca, Cecoslovacchia e Ungheria, Bulgaria e Romania.
A seconda ...
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Stato dell’Europa centro-occidentale; abbraccia quasi interamente la regione geografica francese, compresa fra i Pirenei a S, la parte più accidentata ed elevata della catena alpina a SE, la valle del [...] paese, dove si congiungono alla rete fluviale belga e tedesca.
I trasporti marittimi si avvalgono di una flotta di suo umanesimo sono per la F. il punto di partenza di una rivoluzione culturale. Le guerre d’Italia, cominciate da Carlo VIII nel 1494, ...
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URSS Sigla dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (russo SSSR, Sojuz Sovetskich Socialističeskich Respublik), Stato federale esteso in territori di solito attribuiti in parte all’Europa orientale [...] di Stalingrado (gennaio 1943), nella quale l’enorme esercito tedesco venne distrutto. Nel successivo anno e mezzo l’esercito presidente dell’URSS.
Letteratura
La letteratura della rivoluzione
La rivoluzione del 1917 segna un momento di rottura ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] La spaccatura verificatasi in seno all’episcopato italiano (e anche tedesco) si concretizza in uno scisma tra Gregorio VII e Urbano II di un’élite: la maggior parte del paese resta ostile alla Rivoluzione.
1796-97: la guerra, che già nel 1792 la ...
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Stati Uniti d’America Stato federale dell’America Settentrionale, il cui territorio è suddiviso tra 50 Stati membri e il Distretto di Colombia, nel quale sorge la capitale Washington. La continuità territoriale [...] 4 milioni di persone. Gli Irlandesi erano cattolici e tra i Tedeschi numerosi erano sia i cattolici sia gli ebrei, ma la diverso avviso era una élite di uomini nuovi, formatisi nella rivoluzione, nazionalisti e attenti al ruolo degli USA in un mondo ...
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Stato federale dell’Europa centrale; si estende nella parte NE del sistema alpino e confina con Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Slovenia, Italia, Svizzera, Liechtenstein e Germania.
Il territorio [...] indipendenti il 13 dicembre 1789.
Divampava intanto la Rivoluzione francese e, sebbene nel 1795 l’Austria con -Berlino la situazione precipitò fino a che nel 1938 l’esercito tedesco procedette con la forza all’annessione (➔ Anschluss). Fino al 1945 ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] , consolidò tuttavia l’unità nazionale.
Nel 1924, una rivoluzione promossa dalle sfere militari abbatté la monarchia e instaurò, numerica, fino all’invasione tedesca. Dopo l’armistizio (23 aprile 1941), i Tedeschi entrarono in Atene, istituendo ...
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L’insieme delle cognizioni intellettuali che, acquisite attraverso lo studio, la lettura, l’esperienza, l’influenza dell’ambiente e rielaborate in modo soggettivo e autonomo diventano elemento costitutivo [...] .
Da Herder, per il tramite della scienza etnologica tedesca della prima metà dell’Ottocento, il nuovo concetto di il posto delle tecniche di caccia, pesca e raccolta, e la rivoluzione urbana, che ha segnato il trapasso dalla vita di villaggio alla ...
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Stato dell’Europa centro-orientale, che si affaccia per circa 500 km sul Mar Baltico. I confini terrestri corrono a S lungo la linea spartiacque delle catene montuose dei Sudeti e dei Beschidi, che separano [...] vita una ‘questione’ polacca. Dopo l’infelice rivoluzione del 1863, verso la fine del secolo una vivace si sviluppò lo stile gotico, d’influsso francese a S e a Cracovia, tedesco a N; esso influì anche sulle chiese di rito greco, di regola in stile ...
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Stato dell’Europa orientale; confina a NE con Ucraina e Moldavia, a NO con l’Ungheria, a S con la Bulgaria e a SO con la Serbia; si affaccia per quasi 250 km sul Mar Nero.
Il territorio della Romania [...] minoranze di Magiari (6,6%), Rom (2,4%), Tedeschi (f0,3%). Estremamente ridotte rispetto al passato risultano le minoranze del generale P.D. Kiselëv.
Nel 1848-49, la rivoluzione nei Principati e in Transilvania, punto più avanzato verso oriente ...
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minirivoluzione
(mini-rivoluzione, mini rivoluzione), s. f. Cambiamento apparentemente considerevole, ma dalle conseguenze limitate. ◆ Oggi Forza Italia rappresenta una bella fetta dei gruppi del Ppe nell’Europarlamento e ne è uno degli azionisti...
occidentale
agg. [dal lat. occidentalis]. – Di occidente, posto a occidente (contrapp. a orientale): le regioni o. della Francia; le province più o.; i confini o. dell’Impero romano; la Spagna o.; le Alpi O.; il Mediterraneo o.; venti o.,...