. Storia. - La storia delle macchine dattilografiche data da oltre due secoli, si confonde con quella delle macchine per ciechi e per stenografare, è intramezzata da invenzioni di pantografi e macchine [...] dalla Daugherty, ma fu soltanto il 1898 che segnò una rivoluzione nella costruzione, con la comparsa dell'Underwood, seguita da e di cui esiste ancora un solo esemplare, la Mignon tedesca. La prima macchina fabbricata in Germania, paese che diede ...
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PSICOLOGIA
Luciano Mecacci
(XXVIII, p. 457; App. III, II, p. 628; IV, III, p. 101)
Gli studi di storia della psicologia. - La ricerca storica sulla p. è stata avviata sistematicamente e secondo i metodi [...] passaggio dal comportamentismo al cognitivismo non sia stato una ''rivoluzione'' nel senso kuhniano, con la sostituzione di un paradigma sono stati in questa direzione gli studi sulla p. tedesca nel periodo nazista (Geuter 1992) e sul significato dell ...
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Jazz
Fabrizio Gianuario
L'opinione dominante fra i critici e i cultori della musica j. è che alla fine del 20° sec. sia "più che mai difficile individuare nel jazz una linea di tendenza fondamentale. [...] da calmiere rispetto alle ansie e all'urgenza di innovazione e rivoluzione che hanno gravato su molti jazzisti. Con esse si sono uscita dell'album Easy living pubblicato dall'etichetta tedesca ECM, a ulteriore conferma della crescente attenzione ...
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Uomo politico tedesco, nato il 29 novembre 1856 a Hohenfinow, nella marca di Brandeburgo. Compiuti gli studî giuridici, fu nel 1885 assessore di governo a Potsdam, poi consigliere (Landrath) a Ober-Barnim, [...] in cui le riforme interne potevano raggruppare visibilmente il popolo tedesco intorno al suo governo. Gli echi risvegliati fra i socialisti germanici dalle manifestazioni della rivoluzione russa facilitarono queste iniziative, che trovarono poi uno ...
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FRANCESCO GIUSEPPE I di Asburgo-Lorena, imperatore d'Austria, re d'Ungheria, ecc
Francesco Tommasini
Nato il 18 agosto 1830, nel castello di Schönbrunn presso Vienna dall'arciduca Francesco Carlo secondo [...] le lettere e per le arti. Le procellose vicende della rivoluzione avevano dato una precoce impronta di serietà al suo carattere costretto a rinunciarvi per la violenta reazione dei suoi sudditi tedeschi e della stessa Germania. Dopo di esso, si può ...
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Nato il 2 marzo 1817 a Nagyszalonta, oggi Salonta-Mare (Romenia), morto il 22 ottobre 1882 a Budapest. Insieme col romanziere Jókai e col Petöfi è il maggior poeta classico della letteratura ungherese. [...] l'assolutismo imperversante dopo il fallimento della rivoluzione. Sono generalmente brevi, concitate, rapide, 4 voll. (Budapest 1926).
Numerose le traduzioni in francese e in tedesco: Toldi fu tradotto dal Koldemeyer, con un'introduzione di F. Hebbel ...
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Critico e storico danese, nato a Copenaghen il 4 febbraio 1842, morto il 17 febbraio 1927. Spirito vivo, irruento, con vasti orizzonti e con cultura europea; pensatore non profondo, ma quadrato nel ragionare [...] una sua vitalità (v. l'ultima delle numerose ristampe tedesche: Die Hauptströmungen des europäischen Literatur im XIX. Jahrhundert, mêlée, con non celate simpatie verso la Russia della rivoluzione, in Tragediens anden Del (La seconda parte della ...
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1. - Uomo politico ungherese, nato a Kassa (Kaschau, oggi Košice) il 3 marzo 1823 dal conte Carlo A. e da Adelaide Szapáry. Fin da giovane ebbe simpatia per il movimento nazionale magiaro, contrario al [...] poté evitare l'alleanza dei tre imperatori, perché il cancelliere tedesco temeva che la Monarchia o la Russia, se il contrasto dell'armistizio conchiuso col maresciallo Diaz a Padova. Dopo la rivoluzione di ottobre, si ritirò a vita privata, e durante ...
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BUND Così è detta la confederazione degli stati tedeschi, costituita con l'atto fondamentale dell'8 giugno 1815. Il Deutscher Bund ha i suoi precedenti: 1. nel primo Rheinbund (confederazione del Reno) [...] proteste e di tentativi falliti, si giunse così alla rivoluzione del 1848, e alla convocazione del parlamento di Francoforte si sostituiva il Kaiser e Guglielmo I veniva proclamato imperatore tedesco il 18 gennaio 1871, a Versailles.
Bibl.: Oltre ...
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. Celebre dichiarazione, monument vide ct sonore - così il Metternich nel 1829- mélange d'idées religieuses et d'idées politiques libérales, firmata a Parigi, il 26 settembre 1815, da Alessandro I di Russia, [...] 'Ordine, ed ebbe un suo gran maestro, che fu il tedesco Böber. Nel 1818 le logge erano 32. ll libro prediletto 20 novembre 1815, dovessero reprimere con le armi un'eventuale rivoluzione in Francia. Era il principio dell'intervento che i congressi di ...
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minirivoluzione
(mini-rivoluzione, mini rivoluzione), s. f. Cambiamento apparentemente considerevole, ma dalle conseguenze limitate. ◆ Oggi Forza Italia rappresenta una bella fetta dei gruppi del Ppe nell’Europarlamento e ne è uno degli azionisti...
occidentale
agg. [dal lat. occidentalis]. – Di occidente, posto a occidente (contrapp. a orientale): le regioni o. della Francia; le province più o.; i confini o. dell’Impero romano; la Spagna o.; le Alpi O.; il Mediterraneo o.; venti o.,...