Nouvelle vague
Michel Marie
*La voce enciclopedica Nouvelle vague è stata ripubblicata da Treccani Libri, arricchita e aggiornata da un contributo di Goffredo Fofi.
L'espressione Nouvelle vague, che [...] con Leopoldo Torre Nilsson, in URSS con Grigorij N. Čuchraj, in Italia con Francesco Maselli, negli Stati Uniti con RobertAldrich, in Brasile con Nelson Pereira dos Santos, in Giappone con Ōshima Nagisa.Tuttavia, il successo internazionale dei primi ...
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Guerra, film di
Mino Argentieri
Il f. di g. si configura come la messa in scena di un conflitto drammatico, storicamente identificato nei suoi riferimenti, in cui l'evento bellico non si limita a fare [...] Joseph Sargent), la spavalda temerarietà delle canaglie in armi (The dirty dozen, 1967, Quella sporca dozzina, di RobertAldrich), e la reviviscenza antimilitarista (Paths of Glory, 1957, Orizzonti di gloria, di Stanley Kubrick). Successivamente sia ...
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Costumi
Mario Verdone
Nello spettacolo i c. sono per loro natura drammaturgicamente 'espressivi'. Nell'atto primo di Amleto, Polonio afferma che "una delle prime qualità del vestimento è la sua espressività". [...] italiani in film diretti da autori stranieri, come quello di Giancarlo Bartolini Salimbeni (offerto a Jean Delannoy, RobertAldrich, Victor Tourjansky), Enzo Bulga-relli (per Raoul Walsh, Joseph L. Mankiewicz, Carol Reed), D. Cecchi, costumista in ...
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Poliziesco, genere
Mario Sesti
Per la sua complessità, per la vasta articolazione, per la fortuna stessa delle opere a esso ascrivibili, e in ragione della sua evoluzione che ha implicato contaminazioni [...] I diabolici, di Henri-Georges Clouzot; Whatever happened to Baby Jane?, 1962, Che fine ha fatto Baby Jane?, di RobertAldrich; Chinatown, 1974, di Roman Polanski; The conversation, 1974, La conversazione, di Francis Ford Coppola ‒ la sua applicazione ...
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Actors Studio
Riccardo Martelli
Laboratorio statunitense di arte drammatica, fondato a New York nel 1947. È il più noto centro di perfezionamento per attori degli Stati Uniti, e forse del mondo. Trae [...] Da qui all'eternità) di Fred Zinnemann; Rod Steiger in On the waterfront, in The big knife (1955; Il grande coltello) di RobertAldrich, e in The harder they fall (1956; Il colosso di argilla) di Mark Robson; e subito dopo Paul Newman in Somebody up ...
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Azione
Jean-Loup Bourget
Cinema d'azione e film d'azione
I film d'a. costituiscono un insieme vasto e proteiforme, i confini e la definizione del quale sono più volte cambiati. Con 'cinema d'azione' [...] ; oppure, al contrario, avanzi di galera, come in The dirty dozen (1967; Quella sporca dozzina) di RobertAldrich. Nel film criminale, la stessa ingegnosità, gli stessi meticolosi preparativi, la stessa specializzazione dei compiti presiedono alla ...
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Western
Carlo Gaberscek
Le origini
Uno dei primi esempi di uso sostantivato del termine western per designare un film è databile intorno al 1910, ma tale denominazione divenne comune una decina d'anni [...] , Henry Hathaway, magnificamente aiutati da sceneggiatori e fotografi di talento, ma si affermarono anche molti altri registi (RobertAldrich, Samuel Fuller, Howard Hawks, Nicholas Ray, John Sturges, ma anche Richard Brooks ed Edward Dmytryk), alcuni ...
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Gangster film
Renato Venturelli
Genere cinematografico incentrato sulle imprese di criminali abituali, che svolgono attività illegali facendo ricorso a metodi violenti. Nel suo schema più tradizionale, [...] registi come Corman (da Bloody Mama, 1970, Il clan dei Barker, ai film che produsse per la New World), RobertAldrich (The Grissom gang, 1971, Grissom gang ‒ Niente orchidee per miss Blandish), Sam Peckinpah (The Getaway, 1972, Getaway!), Martin ...
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Noir
Fabio Giovannini
Il noir più che un vero e proprio genere costituisce una tendenza dell'immaginario, uno stile. Rispetto all'indeterminatezza della classificazione in letteratura, l'esistenza del [...] atomica e le paure suscitate dal maccartismo. Sono gli anni di Kiss me deadly (1955; Un bacio e una pistola) di RobertAldrich e Killer's kiss (1955; Il bacio dell'assassino) di Stanley Kubrick. Il n. classico giunse alla sua conclusione con Touch ...
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Horror
Federico Chiacchiari
Il film horror affonda le sue radici nella letteratura di fine Settecento e Ottocento, in particolare nel romanzo gotico (il cui capostipite è The castle of Otranto, 1764, [...] body snatcher (1945; La iena ‒ L'uomo di mezzanotte) diretto da Robert Wise, con Boris Karloff, The wolf man (1941; L'uomo lupo Baby Jane?, 1962, Che fine ha fatto Baby Jane, di RobertAldrich; The haunting, 1963, Gli invasati, di Wise), nello stesso ...
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