Palance, Jack
Alessandro Loppi
Nome d'arte di Vladimir Palahniuk, attore cinematografico e teatrale statunitense, di origine ucraina, nato a Lattimer Mines (Pennsylvania) il 18 febbraio 1919. I tratti [...] Stevens. In seguito impersonò con grande efficacia anche uomini deboli e incerti o eroici e altruisti, come nei film di RobertAldrich The big knife (1955; Il grande coltello) e Attack! (1956; Prima linea), tra le prove migliori della sua carriera ...
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Steiger, Rod (propr. Rodney Stephen)
Giovanni Grazzini
Attore cinematografico e teatrale statunitense, nato a Westhampton (New York) il 14 aprile 1925 e morto a Los Angeles il 9 luglio 2002. Dotato di [...] traguardi espressivi nei ruoli più diversi: spietato produttore in The big knife (1955; Il grande coltello) di RobertAldrich, inesorabile giudice in The court-martial of Billy Mitchell (1955; Corte marziale) di Otto Preminger, manager sportivo ...
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Borgnine, Ernest (propr. Borgnino, Ermes Effron)
Simonetta Paoluzzi
Attore cinematografico statunitense di origine italiana, nato a Hamden (Connecticut) il 24 gennaio 1917. Ha esordito nel cinema in [...] nella caratterizzazione di uomini rozzi e violenti, contrapponendosi prima a Gary Cooper nel western Vera Cruz (1954) di RobertAldrich, e poi a Spencer Tracy nel drammatico Violent saturday (1955; Giorno maledetto) di John Sturges. Nel 1956 ha ...
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Nome d'arte di Edward Albert Heimberger, attore cinematografico statunitense, nato a Rock Island (Illinois) il 22 aprile 1906. Un talento versatile e un fisico massiccio gli hanno permesso di alternare [...] con cui A. strinse un significativo sodalizio, RobertAldrich, a cogliere nei modi brillanti e nella corporatura The longest yard (1974; Quella sporca ultima meta), sempre di Aldrich, ebbe la parte del direttore del carcere disposto a usare ogni ...
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Bianco e nero
Vieri Razzini
Percezione e convenzione
Il b. e n., che è stato per circa quattro decenni una semplice mancanza dovuta a una tecnologia imperfetta, rientra in quella "deviazione dalla concezione [...] stile. Di una violenza inedita sono le luci bianche e nere di Kiss me deadly (1955; Un bacio e una pistola) di RobertAldrich e di Killer's kiss (1955; Il bacio dell'assassino), noir di esordio di Stanley Kubrick che ne firma anche la fotografia; e ...
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Cinema nel cinema
Pietro Piemontese
Il metacinema
Al cinema, gli avvenimenti sembrano raccontarsi autonomamente tanto assomigliano al modo in cui si vedono nella quotidianità. Il cinema intrattiene [...] town (1962; Due settimane in un'altra città) sempre di Minnelli, The big knife (1955; Il grande coltello) di RobertAldrich. Quest'ultimo film fu il capostipite di una piccola serie dello stesso regista, che comprende Whatever happened to Baby Jane ...
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Nouvelle vague
Michel Marie
*La voce enciclopedica Nouvelle vague è stata ripubblicata da Treccani Libri, arricchita e aggiornata da un contributo di Goffredo Fofi.
L'espressione Nouvelle vague, che [...] con Leopoldo Torre Nilsson, in URSS con Grigorij N. Čuchraj, in Italia con Francesco Maselli, negli Stati Uniti con RobertAldrich, in Brasile con Nelson Pereira dos Santos, in Giappone con Ōshima Nagisa.Tuttavia, il successo internazionale dei primi ...
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Guerra, film di
Mino Argentieri
Il f. di g. si configura come la messa in scena di un conflitto drammatico, storicamente identificato nei suoi riferimenti, in cui l'evento bellico non si limita a fare [...] Joseph Sargent), la spavalda temerarietà delle canaglie in armi (The dirty dozen, 1967, Quella sporca dozzina, di RobertAldrich), e la reviviscenza antimilitarista (Paths of Glory, 1957, Orizzonti di gloria, di Stanley Kubrick). Successivamente sia ...
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Costumi
Mario Verdone
Nello spettacolo i c. sono per loro natura drammaturgicamente 'espressivi'. Nell'atto primo di Amleto, Polonio afferma che "una delle prime qualità del vestimento è la sua espressività". [...] italiani in film diretti da autori stranieri, come quello di Giancarlo Bartolini Salimbeni (offerto a Jean Delannoy, RobertAldrich, Victor Tourjansky), Enzo Bulga-relli (per Raoul Walsh, Joseph L. Mankiewicz, Carol Reed), D. Cecchi, costumista in ...
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Poliziesco, genere
Mario Sesti
Per la sua complessità, per la vasta articolazione, per la fortuna stessa delle opere a esso ascrivibili, e in ragione della sua evoluzione che ha implicato contaminazioni [...] I diabolici, di Henri-Georges Clouzot; Whatever happened to Baby Jane?, 1962, Che fine ha fatto Baby Jane?, di RobertAldrich; Chinatown, 1974, di Roman Polanski; The conversation, 1974, La conversazione, di Francis Ford Coppola ‒ la sua applicazione ...
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