Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tre grandi autori hanno saputo indicare una strada di sperimentazione e di riflessione [...] in Mouchette (1967) e persino dalla smania di ricchezza e consumo, come nell’ultimo Il denaro (L’argent, 1983). Ma RobertBresson è soprattutto l’emblema del cineasta che ha saputo liberarsi dal peso di dover rendere un tributo al proprio pubblico e ...
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Straub, Jean-Marie
Serafino Murri
Regista, sceneggiatore, produttore e montatore cinematografico francese, nato a Metz l'8 gennaio 1933. Ha scritto, diretto e prodotto la quasi totalità dei suoi film [...] gli uomini) di Jean Renoir e Un condamné à mort s'est échappé (1956; Un condannato a morte è fuggito) di RobertBresson. Lo stesso anno fu assistente alla regia per il cortometraggio d'esordio dell'amico critico Jacques Rivette, Le coup du berger. In ...
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Holland, Agnieszka
Daniela Turco
Regista e sceneggiatrice cinematografica polacca, nata a Varsavia il 28 novembre 1948. Cineasta intimamente segnata dal cinema polacco e dalla scuola praghese che hanno [...] contribuito alla sua formazione culturale insieme alla Nouvelle vague francese (Jean-Luc Godard e RobertBresson), la H. possiede uno degli sguardi più liberi, acuti e apolidi, in grado di non sacrificare i propri aspetti più peculiarmente europei, ...
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KAURISMAKI, Aki
Alessandra Levantesi
Kaurismäki, Aki (propr. Aki Olavi)
Regista e produttore cinematografico finlandese, nato a Orimattilä (Uusimaa) il 4 aprile 1957. Fin dalle prime prove, si è caratterizzato [...] anni Cinquanta e tanghi finlandesi. Il regista rivendica volentieri la propria discendenza ideale dallo stile scarno e laconico di RobertBresson, ma ne traduce le ambiguità sul versante della commedia, animato da un pizzico di follia che lo avvicina ...
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Astruc, Alexandre
Giorgio De Vincenti
Regista, romanziere, critico cinematografico e letterario francese, nato a Parigi il 13 luglio 1923. Raffinato autore di film spesso di ispirazione letteraria, [...] Bazin: La règle du jeu (1939; La regola del gioco) di Jean Renoir, Les dames du Bois de Boulogne (1945; Perfidia) di RobertBresson, L'espoir ‒ Sierra de Teruel (1945) di André Malraux, i film di Orson Welles. La duttilità di questo linguaggio, ormai ...
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Assayas, Olivier
Catherine McGilvray
Regista e critico cinematografico francese, nato a Parigi il 25 gennaio 1955. Il suo lavoro di regista, indissolubilmente intrecciato con quello di critico, si è [...] ha svolto un'intensa attività di critico per i "Cahiers du cinéma", intrecciando la riflessione sull'opera di RobertBresson, Andrej Tarkovskij e Ingmar Bergman, con la scoperta del cinema asiatico; nel 1984 recatosi a Taipei, per conoscere ...
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Il cinema: ricezione, riflessione, rifiuto
Dario Edoardo Viganò
Il cinema, la modernità e la doppia pedagogia della Chiesa
L’atto solenne che sancisce il legame, complesso e mai del tutto al riparo [...] (il primo film, Il posto delle fragole del 1957, viene introdotto nel catalogo della società nel 1965), le opere di RobertBresson, di Ermanno Olmi, alcuni film di Jean-Luc Godard, di Federico Fellini, di François Truffaut o di Liliana Cavani. In ...
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La città del cinema
Gian Piero Brunetta
Il cinema arriva a Venezia
«Andémo, andémo alle vedute vive!»: come un gioioso grido di battaglia questa frase risuona nelle calli, rimbalza e guida la folla [...] e Vittorio Taviani, Marco Bellocchio, Milos Forman, Arthur Penn... Mentre Visconti verrà finalmente premiato e Michelangelo Antonioni, RobertBresson e Luis Buñuel esaltati, Carl Th. Dreyer riceve un giusto omaggio, molti autori vengono risarciti dei ...
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Attore e attrice
Ferdinando Taviani
Attori e attrici sono spesso personaggi di film ambientati fra i palcoscenici o sul set cinematografico. Le loro storie sono una buona guida, quando ci si deve orientare [...] (1948; Nodo alla gola) di Hitchcock, a Un condamné à mort s'est échappé (1956; Un condannato a morte è fuggito) di RobertBresson, a Twelve angry men (1957; La parola ai giurati) di Sidney Lumet, o a Film (1964), che Samuel Beckett girò con Buster ...
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Il paesaggio nel cinema: tre sguardi
Sandro Bernardi
Dal cinema al digitale, dal digitale al cinema
Negli ultimi anni del Novecento, l’affermazione del cinema digitale ha prodotto una svolta che quasi [...] di ricostruire la successione cronologica e la durata della storia, in una frettolosa e angosciata tensione che ricorda il RobertBresson (1907-1999) di Au hasard Balthazar (1966), o di Mouchette (1967), dove pure si trattava di descrivere l’ottusa ...
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