My Man Godfrey
Michele Fadda
(USA 1936, L'impareggiabile Godfrey, bianco e nero, 95m); regia: Gregory La Cava; produzione: Gregory La Cava, Charles S. Rogers per Universal; soggetto: Eric Hatch, dal [...] Patrick (Cornelia Bullock), Alan Mowbray (Tommy Gray), Jean Dixon (Molly), Mischa Auer (Carlo), Robert Light (George), Pat Flaherty (Mike), Robert Perry (Bob), Franklin Pangborn (maestro di cerimonie), Selmer Jackson (Blake), Ernie Adams (vagabondo ...
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Levy, Louis
Ermanno Comuzio
Compositore e direttore d'orchestra inglese, nato a Londra il 30 novembre 1893 e morto il 18 agosto 1957. Autentico pioniere della musica per film, creò per primo le basi [...] ricorda in particolare quello per il documentario Nanook of the North (1922; Nanouk o Nanuk l'eschimese) di Robert J. Flaherty. Scherzosamente ma affettuosamente soprannominato, a causa della statura modesta, The little maestro, nel 1925 L. fondò la ...
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Hanák, Dušan
Eusebio Ciccotti
Regista, fotografo e poeta slovacco, nato a Bratislava il 27 aprile 1938. È il più noto e premiato regista slovacco insieme a Jurai Jakubisko e con il suo lungometraggio [...] (1972, Immagini di un vecchio mondo) è un poetico e severo documentario in bianco e nero, (con echi da Robert J. Flaherty a S.I. Witkiewicz), sugli sfortunati della società. Alternando fotografia fissa e riprese, con il ricorso al grandangolo per ...
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Crosby, Floyd
Stefano Masi
Direttore della fotografia statunitense, nato a New York il 12 dicembre 1899 e morto a Ojai (California) il 30 settembre 1985. Portò lo stile fotografico del primo documentarismo [...] nel cinema di finzione, sperimentando questo modello negli esotici scenari di Tabu (1931; Tabù) di Robert J. Flaherty e Friedrich W. Murnau, che gli fece vincere un Oscar. Negli anni Cinquanta trasferì questo approccio nella produzione hollywoodiana ...
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Korda, Vincent
Sabina Tommasi Ferroni
Nome d'arte di Vince Kellner, scenografo cinematografico ungherese, naturalizzato britannico, nato a Turpásztó il 22 giugno 1897 e morto a Londra il 5 gennaio 1979. [...] esotiche (Sanders of the river, 1935, Bozambo; Elephant boy, 1937, La danza degli elefanti, diretto insieme a Robert J. Flaherty; The drum, 1938, Il principe Azim; The four feathers, 1939, Le quattro piume), ottenne infatti un'altra nomination ...
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Korda, Zoltan
Eva Cerquetelli
Nome d'arte di Zoltán Kellner, regista cinematografico ungherese, naturalizzato britannico, nato il 3 maggio 1895 a Turpásztó e morto a Hollywood il 13 ottobre 1961. Si [...] Film Productions del fratello Alexander. Alla Mostra del cinema di Venezia vinse nel 1937 il premio per la regia, insieme a Robert J. Flaherty, con Elephant boy (La danza degli elefan-ti), e nel 1939 la Coppa della Biennale per The four feath-ers (Le ...
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Shamroy, Leon
Stefano Masi
Direttore della fotografia statunitense, di origine russa, nato a New York il 16 luglio 1901 e morto a Los Angeles il 7 luglio 1974. Nel bianco e nero contese a Lee Garmes [...] last moment di Paul Fejos, autoprodotto, privo di didascalie e girato tutto in soggettiva; Acoma, the sky city di Robert J. Flaherty, un documentario sugli indiani del New Mexico che non venne mai terminato perché il materiale girato fu distrutto in ...
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