McGuire, Dorothy
Francesco Costa
Attrice cinematografica statunitense, nata a Omaha (Nebraska) il 14 giugno 1918 e morta a Santa Monica il 13 settembre 2001. Presenza discreta, gentile e misurata, è [...] la giovane muta presa di mira da un feroce assassino in The spiral staircase (1946; La scala a chiocciola) di RobertSiodmak. Ottima attrice teatrale, dagli anni Cinquanta si vide affidare per lo più ruoli di caratterista o comunque di secondo piano ...
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JURGENS, Curd
Guglielmo Siniscalchi
Jürgens, Curd (propr. Gustav Andreas Gottlieb Franz)
Attore e regista cinematografico tedesco, nato a Monaco il 13 dicembre 1915 e morto a Vienna il 18 giugno 1982. [...] J. tornò a un'intensa attività artistica partecipando ad alcune produzioni europee fra le quali Die Ratten (1955; I topi) di RobertSiodmak, Et Dieu créa la femme (1956; Piace a troppi) di Roger Vadim, dove recita la parte di un uomo maturo che ...
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Dalio, Marcel (propr. Israel Moshe Blau-schild)
Serafino Murri
Attore cinematografico francese, di famiglia ebrea romena, nato a Parigi il 17 luglio 1900 e morto ivi il 20 novembre 1983. Di formazione [...] de Beethoven (1936; Un grande amore di Beethoven), girò nel 1937 il torbido dramma di malavita Cargaison blanche di RobertSiodmak. Di lì a poco fu lanciato come caratterista di notevole spessore, grazie al ruolo del meticcio L'Arbi nell'esotico ...
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Wiene, Robert
Karel Thein
Regista cinematografico e sceneggiatore tedesco, di famiglia ebrea, nato a Breslavia nel 1873 e morto a Parigi il 16 luglio 1938. Il suo nome resta legato a Das Cabinet des [...] a trovare lavoro e non riuscì a portare a termine la sua ultima regia, Ultimatum (1938), affidata poi a RobertSiodmak.
Bibliografia
S. Kracauer, From Caligari to Hitler: a psychological history of the German film, Princeton (NJ) 1947 (trad. it ...
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Koscina, Sylva
Roy Menarini
Attrice cinematografica, nata a Zagabria il 22 agosto 1933, da padre greco e madre polacca, e morta a Roma il 26 dicembre 1994. Brillante promessa del cinema italiano degli [...] che essere favorita per il proprio cosmopolitismo. Nemmeno i film di Yves Robert (Monnaie de singe, 1966, I sette falsari), Yves Allégret (Johnny Banco, 1967) e RobertSiodmak (Kampf um Rom, 1968, La calata dei barbari) o del montenegrino Veliko ...
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Musuraca, Nicholas (propr. Nicola)
Stefano Masi
Direttore della fotografia, naturalizzato statunitense, nato a Ria-ce (Reggio Calabria) il 25 ottobre 1892 e morto a Los Angeles il 3 settembre 1975. Maestro [...] Mitchum-Jane Greer; e soprattutto il gotico The spiral staircase (1946; La scala a chiocciola) di RobertSiodmak, film psicanalitico basato sulla trasfigurazione chiaroscurale della realtà e su un bianco e nero manierista. M. tentò di portare il ...
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Pressburger, Emeric (propr. Imre)
Emanuela Martini
Sceneggiatore, produttore e regista cinematografico, e scrittore ungherese, naturalizzato britannico, nato a Miskolc il 5 dicembre 1902 e morto ad Aspall [...] dalla UFA, intorno alla quale gravitavano i maggiori talenti cinematografici dell'epoca. Tra il 1930 e il 1932 scrisse per RobertSiodmak la sceneggiatura di Abschied (1930), per Max Ophuls quella di Dann schon lieber Lebertran (1931) e tre commedie ...
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Gish, Dorothy (propr. Dorothy Elizabeth)
Giulia Carluccio
Attrice teatrale e cinematografica statunitense, nata a Dayton (Ohio) l'11 marzo 1898 e morta a Rapallo il 4 giugno 1968. Sorella minore di Lillian, [...] rivali) e The cardinal (1963; Il cardinale), entrambi diretti da Otto Preminger, e Whistle at Eaton Falls (1951) di RobertSiodmak.
Bibliografia
L. Gish, Dorothy and Lillian Gish, New York 1973; A. Slide, The Griffith actresses, South Brunswick (NJ ...
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Rittau, Günther
Stefano Masi
Direttore della fotografia e regista cinematografico tedesco, nato a Königshütte (od. Chorzów, in Polonia) il 6 agosto 1893 e morto a Monaco di Baviera il 7 agosto 1971. [...] Baecker, per i quali illuminò in numerosi film tra il 1928 e il 1936.
Tra i registi lavorò in particolare con Schwarz, RobertSiodmak e Karl Hartl. La sua posizione si rafforzò con l'avvento al potere di A. Hitler: rimasto in patria dopo la partenza ...
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Kettelhut, Erich
Alessandro Cappabianca
Scenografo tedesco, nato a Berlino il 1° novembre 1893 e morto ad Amburgo il 13 marzo 1979. Faceva parte della triade di grandi scenografi di formazione espressionista [...] La carriera di K., da quell'abile professionista che era, continuò negli anni Trenta con le scenografie per film di RobertSiodmak, Paul Martin, André Beucler, Johannes Meyer, Karl Hartl, ma ormai il cinema tedesco non offriva più grandi opportunità ...
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