SMALTO
Carlo CECCHELLI
Filippo ROSSI
Giovanni VACCA
. Antichità. - Nel senso in cui noi l'intendiamo, la parola smalto non appare che nell'avanzato Medioevo, derivando dal tedesco schmelzen ("fondere"; [...] nel disegno delicato dei particolari e splendente nei colori, e la pala d'oro di S. Marco a Venezia, in cui agli smalti bizantini nel 1331 è attivo Andrea Arditi; a Napoli nel 1337 Robertod'Angiò fa eseguire il reliquiario a braccio di S. Lodovico di ...
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MALATESTA
Giovanni Soranzo
. Vecchi narratori fecero credere che la famiglia Malatesta fosse di antica stirpe romana, emigrata tra Romagna e Toscana ai confini della Massa Trabaria, dove possedette [...] avite; si accentuò il contrasto con i M. di Sogliano, alleati con la parte ghibellina. Tuttavia, avuti aiuti da Robertod'Angiò, re di Napoli, capo di parte guelfa in Italia, Malatestino poté nel 1312 espugnare e distruggere il castello di Sogliano ...
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GUELFI e GHIBELLINI
Raffaello Morghen
La tradizione narra che i nomi di guelfo e ghibellino (Hye Welff! Hye Waiblingen!) risuonarono per la prima volta, come gridi di battaglia, sotto le mura di Weinsberg, [...] riguarda la lotta politica in Toscana, l'opera di R. Davidsohn, Geschichte von Stadt Florenz, Berlino 1896-1925; R. Caggese, Robertod'Angiò e i suoi tempi, Firenze 1922; F. Schneider, Kaiser Heinrich VII., Greiz i. V. e Lipsia 1926; F. Ercole, Dal ...
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GUIDI
Antonio Falce
. Conti palatini di Toscana. Ebbero un vasto stato patrimoniale, e dominarono su gran parte della Romagna, Toscana ed Emilia. I castelli principali, da cui presero nome varî rami [...] e romagnole. Il conte Simone I, ghibellino fiorentino a Montaperti, passò poi alle milizie guelfe del papa e di Carlo d'Angiò. Guido VIII fu vicario di Robertod'Angiò a Firenze. Simone II e Guido IX presero parte alla cacciata da Firenze del duca ...
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SAVELLI
Raffaello Morghen
. Nobile famiglia che dominò in Roma e nei vicini castelli, insieme ai Colonna, agli Orsini, agli Annibaldi, ai Caetani, dal sec. XIII in poi. Capostipite si può considerare [...] Bonifacio VIII, ma nel periodo avignonese, con Giacomo, senatore e vicario di Robertod'Angiò (1305-1375) e Giovanni suo figlio, anch'esso vicario di re Roberto e maresciallo della Chiesa nel 1352, la famiglia appare ormai definitivamente legata alla ...
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SANSEVERINO
Alessandro Cutolo
. Una delle più illustri case del regno di Napoli, e tra le più nobili d'Italia. Quasi distrutta ai tempi degli Svevi, per aver parteggiato per il pontefice, e ai tempi [...] , e combatté valorosamente, a fianco dell'Angioino, nella battaglia di Benevento; Margherita, figlia di Roberto, ciambellano di re Robertod'Angiò, sposò Luigi d'Angiò-Durazzo e fu madre di re Carlo III; Bernabò fu accanito e valoroso sostenitore dei ...
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TORNIELLI
Armando Tallone
. Famiglia. Illustratasi ben presto nelle armi e nella vita civile del Novarese, pare debba la sua più lontana origine a un Aimone, conte di Vercelli, per mezzo di un ultrogenito [...] imperiali i fratelli Robaldone e Calcino. Due anni dopo diventava vescovo di Novara Giovanni Visconti, che, forte dell'alleanza con Robertod'Angiò, cacciava a sua volta i T. dalla città. Non giovò a essi che nel 1356 venisse tolta al Visconti la ...
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MONDINO o Raimondino dei Liucci o Liuzzi
Pietro Capparoni
Medico, di famiglia oriunda fiorentina, nato in Bologna circa il 1270, ivi morto nel 1326. Nulla si sa della sua giovinezza, ma con probabilità [...] degli Alderotti. Conseguì a Bologna la laurea nel 1290. Fece parte (1316) di un'ambasceria bolognese a Giovanni, figlio di Robertod'Angiò, re di Napoli. Ascritto ai collegi di medicina e di filosofia, lo troviamo fra i lettori dello Studio nel 1321 ...
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STEFANESCHI
Nikolai Rubinstein
. Famiglia romana le cui origini risalgono al sec. X. Fu imparentata con i Crescenzî e con gli Alberici, conti di Tuscolo. Ebbe la sua sede vicino alla basilica di S. [...] Figlio di Stefano fu Iacopo Gaetano (v.). Giovanni, figlio di Pietro, fu senatore romano nel 1309 e regio vicario di Robertod'Angiò nel 1324. Una figlia di Pietro si sposò con un membro della casa Tebaldeschi. Fu madre di Francesco, creato cardinale ...
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PIETRO II d'Aragona, re di Sicilia
Ernesto Pontieri
Successe al padre Federico II, da cui era stato già associato al trono nel settembre 1337. Dieci anni prima aveva comandato, riportando qualche sterile [...] di Ludovico IV il Bavaro, ch'era disceso in Italia con intenzioni bellicose contro i guelfi e il loro capo, Robertod'Angiò. Ma, abulico, debole e inetto, P. fu inferiore ai tempi burrascosi in cui regnò: "mentecatto" lo giudicò severamente Giovanni ...
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