Nascimbene, Mario
Paolo Patrizi
Compositore, nato a Milano il 28 novembre 1913 e morto a Roma il 6 gennaio 2002. Accostatosi al cinema con una formazione 'tecnica', N. appartiene alla generazione successiva [...] di quiete (1972), caratterizzato dall'atmosfera orchestrale alla Duke Ellington. Importante fu anche l'incontro con RobertoRossellini, circoscritto però alle opere televisive: Atti degli apostoli (1968), Blaise Pascal (1971), Cartesius (1974), Il ...
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Tonti, Aldo
Stefano Masi
Direttore della fotografia, nato a Roma il 2 marzo 1910 e morto a Marino (Roma) il 7 luglio 1988. Fu uno dei principali rappresentanti della cultura figurativa del Neorealismo, [...] e l'interprete dello sguardo verso la realtà di registi come RobertoRossellini, Alberto Lattuada, Luigi Zampa, Federico Fellini. Ottenne tuttavia solo due premi, al Festival di Punta del Este per Il brigante Musolino (1950) di Mario Camerini e un ...
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Il fronte interno sulle lagune: Venezia in guerra
Emilio Franzina
Il "fronte interno" sulle lagune: Venezia in guerra (1938-1943)
Luci e ombre della "grande Venezia"
Venezia sembra poter figurare [...] ricompensa: Vincere!"), emblematizza al meglio la figura reale de L'uomo con la croce portato sugli schermi in quei mesi da RobertoRossellini, ma non esaurisce certo in sé il senso dell'appoggio fornito, sino al 1943 e sia pur con le eccezioni ...
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Storia
GGiovanni Pugliese Carratelli
Giuseppe Galasso
di Giovanni Pugliese Carratelli, Giuseppe Galasso
STORIA
Storia di Giovanni Pugliese Carratelli
sommario: 1. Res gestae e historia rerum gestarum. [...] in storiografia - ne offre una qualche concreta possibilità. Un film come La presa del potere di Luigi XIV di RobertoRossellini sperimenta, ad esempio, da un lato la ricostruibilità di ambienti e situazioni del passato in modo dinamico e animato ...
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Guerra, catastrofi e memorie del territorio
Gabriella Gribaudi
La memoria, le memorie
In questi anni memoria è parola diffusa, quasi abusata. Viene utilizzata per indicare fenomeni estremamente differenziati, [...] e nelle vicende legate all’occupazione alleata e immortalate da Eduardo De Filippo in Napoli milionaria (1945) e da RobertoRossellini in Paisà (1946). Come per il resto del Mezzogiorno, il periodo ‘americano’ ha oscurato tutta la storia precedente ...
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Il cinema: ricezione, riflessione, rifiuto
Dario Edoardo Viganò
Il cinema, la modernità e la doppia pedagogia della Chiesa
L’atto solenne che sancisce il legame, complesso e mai del tutto al riparo [...] dagli abbellimenti edificanti e sfrondandola dall’iconografia devozionistica168.
Al contrario, Il Messia (1975) di RobertoRossellini costruisce un film dichiaratamente didattico, che risente dello stile televisivo tipico dell’ultima fase della sua ...
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IL NOVECENTO. INTRODUZIONE
Mario Isnenghi
«Varda San Giorgio e vede la Salute!»*
Nei giorni in cui scrivo queste pagine i visitatori affollano le sale delle Procuratie Nuove, al Museo Correr, in piazza [...] salvacondotti incrociati, dei salvataggi in angolo, delle finzioni pubbliche e private. Ci vorrà un quindicennio perché RobertoRossellini, sulla scia di un racconto di Indro Montanelli, confessi la doppiezza delle identità e gli avvolgimenti della ...
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La memoria della Seconda guerra mondiale nel Mezzogiorno d'Italia
Tommaso Baris
La ‘liberazione avvolgente’
Nell’immaginario collettivo dell’Italia, la memoria della Seconda guerra mondiale combattuta [...] già nell’immediato dopoguerra. Il giovanissimo Pasquale, lo scugnizzo protagonista dell’episodio dedicato a Napoli e raccontato da RobertoRossellini nel film Paisà (1946), il quale ruba le scarpe a Joe, il soldato di colore della polizia americana ...
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Voci e immagini della fede: radio e tv
Federico Ruozzi
Nuove forme di comunicazione religiosa crescono
Media di massa per una società di massa: modernizzazione dell’antimodernismo
L’annuncio del messaggio [...] 1962) con Gino Cervi, Processo a Gesù (1962), Francesco d’Assisi (1966) di Liliana Cavani, Atti degli Apostoli (1969) di RobertoRossellini, Mosè (1974) di Gianfranco De Bosio, il fine e ricercato lavoro di Bettetini su Ambrogio da Milano (1976), per ...
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Percorsi introduttivi - La forma cinema nella sua evoluzione storica
Francesco Casetti
La forma cinema nella sua evoluzione storica
Una realtà al plurale
Il cinema va pensato al plurale. È infatti [...] moderno nasce da due esperienze assai distanti, e tuttavia leggibili in parallelo, e cioè da un lato il cinema neorealista (RobertoRossellini), con il suo bisogno di uscire dalla logica della messa in scena e di trovare un rapporto più stretto con ...
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