stratigrafia Lo studio della natura e delle caratteristiche del terreno attraverso l’esame degli strati susseguentisi in profondità.
Archeologia
Negli scavi archeologici lo studio stratigrafico del terreno [...] dello spessore e della giacitura degli strati, attarverso l’applicazione dei reticoli stereografici.
Generalità
Lo studio delle roccesedimentarie e dei fossili in esse contenuti hanno sempre costituito il più accessibile campo di osservazioni e di ...
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Sistema montuoso dell’Europa occidentale, che si sviluppa per circa 430 km in direzione O-E tra Cap de Creus (Mediterraneo) e Cabo Higuer (Oceano Atlantico) separando la Penisola Iberica dal resto dell’Europa. [...] eurasiatica. I P. sono costituiti da un substrato cristallino (granitico) sul quale poggiano metamorfiti (gneiss) e roccesedimentarie depositatesi in mari poco profondi nel corso del Paleozoico e del Mesozoico. Durante il Cretaceo inferiore ebbe ...
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(cinese Holin) Catena montuosa dell’Asia centrale, divisa tra Pakistan, Cina e India. Si sviluppa in direzione NO-SE per circa 400 km e ha una larghezza media di 150-200 km; è limitata a S e a SO dall’Himalaya [...] . Formatosi nel quadro dell’orogenesi himalaiana, è costituito da rocce intrusive e metamorfiche (in prevalenza graniti e gneiss), sulle quali poggiano roccesedimentarie (calcari), a volte fortemente deformate, che contribuiscono alla formazione ...
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Minerale costituito da solfato di calcio (CaSO4) con durezza 2 nella scala di Mohs, densità relativa 2,3, cristallizzato nel sistema monoclino.
Caratteristiche
Ha lucentezza vitrea o madreperlacea, è [...] in aggregati lamellari o granulari saccaroidi; esso è il più comune dei solfati naturali. Si dicono gessose le roccesedimentarie costituite prevalentemente di g. (alabastro, ballatino) o di anidrite (volpinite o bardiglio di Bergamo).
Materiale da ...
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Nome italianizzato (dalla latinizz. Nicolaus Steno) del medico e geologo danese Niels Steensen (Copenaghen 1638 - Schwerin 1686). Dopo un periodo trascorso a Copenaghen per studiare medicina con [...] di tettonica; tra l'altro S. ipotizza lunghe fasi di inondazioni all'origine della formazione delle roccesedimentarie. A questo periodo risalgono anche importanti osservazioni di cristallografia e mineralogia come pure la formulazione della ...
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Botanica
Fessura e spaccatura presente negli organi di alcune piante. Le f. possono essere determinate da eventi traumatici, che provocano la rottura di fibre sclerenchimatiche (lacerazioni e schianti) [...] radiali; in questo caso si hanno la f. cipollare e i pillows (➔ lava), comuni nelle rocce effusive sottomarine o subglaciali.
Nelle roccesedimentarie e nei sedimenti sciolti, è tipica la f. per disseccamento, legata a fenomeni di disidratazione ...
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In geologia, l’era alla quale vengono riferite tutte le più antiche formazioni della crosta terrestre, costituite prevalentemente da rocce metamorfiche (gneiss, micascisti, filladi) ed eruttive (essenzialmente [...] graniti). Il nome, spesso sostituito con quello di Precambriano, deriva dal fatto che nelle roccesedimentarie si trovano i più antichi indizi di vita: per questo fu preferito ad altri (eozoico, arcaico, azoico) precedentemente in uso.
La serie ha ...
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Processo petrogenetico che comporta la parziale o totale trasformazione chimica delle rocce, con sostituzione e rimpiazzamento di alcuni composti. La m. è imputabile alle attività che soluzioni fortemente [...] alle sostanze che entrano in gioco durante le reazioni e nella mobilità delle soluzioni ioniche circolanti. Nelle roccesedimentarie la m. è particolarmente attiva durante la diagenesi, soprattutto in presenza di acque circolanti; a queste azioni ...
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In geologia, il primo dei due periodi in cui viene divisa l’era archeozoica, il più antico periodo del quale si abbia conoscenza. Non ha limiti ben determinati: quello inferiore è ignoto, quello superiore [...] di questo periodo sono quasi esclusivamente metamorfiche ed eruttive; del tutto eccezionali sono le roccesedimentarie, quali, per es., le intercalazioni calcaree che affiorano presso il fiume S. Lorenzo nell’America Settentrionale. I terreni dell ...
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vacuolo Nel linguaggio scientifico e tecnico, ciascuna delle piccole cavità che si trovano nell’interno di un materiale (naturale o artificiale) a costituzione porosa o spugnosa. biologia In citologia, [...] non comunicanti tra loro. Si possono formare in alcune rocce eruttive, a seguito dello sviluppo di gas dal magma durante la sua consolidazione o, nelle roccesedimentarie di origine chimica, a seguito di fenomeni di dissoluzione o di irregolarità ...
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roccia
ròccia s. f. [dal fr. roche, che ha lo stesso etimo dell’ital. ròcca] (pl. -ce). – 1. In geologia: a. Aggregato formato da una (r. omogenea) o più specie (r. eterogenea) di minerali che, in masse più o meno potenti, costituiscono parte...
sedimentario
sedimentàrio agg. [der. di sedimento]. – In geologia, formatosi per sedimentazione, o che dà luogo a sedimentazione. Processo s., l’insieme dei fenomeni esogeni, di natura chimica, meccanica, organogena, che conduce al deposito...